Sorelle

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Un cuore, formato da cento rose bianche, adornava la bara di legno chiaro poggiata sul tappeto persiano di fronte all'altare maggiore. Dimitrij aveva voluto fare un ultimo regalo alla sua sposa visto che Sonya, nel giorno più bello della sua vita, aveva tenuto tra le mani un bouquet di rose bianche.

Seduta accanto a Dimitrij, Leda, la piccola di casa, fissava incredula il feretro dell'amata sorella. Con gli occhi gonfi per le lacrime versate negli ultimi giorni, la giovane donna sperava solo di svegliarsi da quel brutto incubo dentro cui si era trovata improvvisamente, da un giorno all'altro. Nello stesso spaventoso, angoscioso sogno, erano stati trascinati anche Dimitij, suo marito Andrey, i suoi due figli Boris e Fjodor e i figli di sua sorella. Nove anime sconvolte per quella perdita, tanto crudele, quanto inattesa.

– Siamo qui riuniti per ricordare la nostra cara Sonya, madre esemplare, sorella affettuosa, moglie integerrima. Il Signore ha voluto al suo fianco una creatura dolcissima, una donna al culmine della propria esistenza, una giovane mamma piena di gioia per la vita e per i suoi figli. Nulla possiamo fare di fronte al volere di Dio; possiamo solo pregare e ringraziarlo per averci concesso il grande privilegio di conoscere, e amare, la bella anima di questa donna. Al suo sposo spetterà un compito gravoso e impegnativo, a cui, ne siamo certi, saprà far fronte con grande spirito di adattamento nella consapevolezza che, un giorno, verrà gratificato dalle sue quattro dolcissime creature. 

Don Adriano rivolse lo sguardo direttamente all'uomo seduto sul primo banco.

– Caro Dimitrij, sarai sempre accolto a braccia aperte nella casa di nostro Signore, questa sarà sempre anche la tua casa. Ci saranno giorni in cui penserai di non farcela ma, per qualsiasi cosa, mi troverai qui per darti conforto e infonderti coraggio. Ti esorto a non abbatterti, a non cedere allo strazio del dolore e alla debolezza; dovrai essere forte per te, per le tue figlie e per il piccolo Sergey. Abbi cura di te. E che Dio misericordioso vi protegga. 

Con le braccia innalzate, verso la volta affrescata della chiesa, il sacerdote prese a invocare con voce greve.

– Preghiamo noi tutti per l'anima di Sonya ascesa in cielo, a lei chiediamo umilmente di mostrarci la strada verso l'accettazione del dolore, di confortare e sostenere le persone che l'hanno amata su questa terra. Preghiamo Dio affinché accolga la nostra cara Sonya verso la vita eterna. Amen.

Il sacerdote, a quel punto, si spostò verso i parenti della defunta. Il primo a entrare nell'abbraccio sincero dell'uomo di chiesa fu Dimitrij, poi arrivò il turno di Leda e di Andrey, infine, per terminare quel lungo saluto ai parenti, il prete accolse tra le sue braccia anche le bambine: dapprima Olga, la più grandicella seguita da Katerina e Alina quest'ultima in preda a un pianto irrefrenabile.

Leda, cercando di trattenere le ultime lacrime, si voltò verso il cognato al quale, a causa della differenza di statura, dovette quasi arrampicarsi per poter appoggiargli le mani sulle spalle.

– Caro Dimitrij, stai tranquillo, non ti devi preoccupare, penserò io ai bambini e alla casa, tu pensa a stare bene, il tuo lavoro è troppo importante e non puoi correre il rischio di perderlo... 

– Hai il cuore grande di tua sorella, mia cara Leda. Senza di te non saprei davvero dove sbattere la testa. Ancora non mi sembra possibile che Sonya non sia più tra noi. Come farai con il tuo lavoro, e con Boris e Fjodor...  Leda, sai quanto sia impegnativo e faticoso prendersi cura dei bambini.

– Con Andrey cercheremo una soluzione per aiutarti, ma tu non devi buttarti giù, cerca di farti forza e lotta con tutte le tue energie per infondere coraggio ai bambini, soprattutto Olga e Katerina mi sembrano molto provate; coraggio cognato mio, ce la farai. Ce la faremo, per amore di Sonya e con l'aiuto di nostro Signore.

Il bambino venuto dal freddo #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora