s e t t e

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"Sono il figlio di Tom Riddle, Ariel."


Scoppiai a piangere. Letteralmente.
Le mie lacrime rigarono il mio viso, le mie emozioni erano un miscuglio tra rabbia e paura, ansia e preoccupazione. Non sapevo più cosa fare.

La porta fece un rumore brusco quando Draco uscì dalla porta. Stavo male.

Mi appoggiai a uno dei banchi e continuai a piangere, i singhiozzi si fecero più forti e non riuscivo a fermarmi.

Non so chi ha la colpa, so solo che sono stata una stupida.

Non mi ha mai attratto Draco, ma ieri sera era diverso; lo vedevo così tanto attraente che gli sarei saltata addosso da quando avevo bevuto già il primo drink.

Non mi tornano le cose.

Mi asciugai le guance con la manica della veste e tirai su con il naso, prima di rimettermi in piedi e guardare dritto la porta. Guardai la manica ed era leggermente sporca di mascara, ma poco mi importava.

-

"Mi ascolti?" disse Hermione con il libro appoggiato sul tavolo. La mia testa era appoggiata a uno dei miei palmi della mano, stavo guardando il vuoto più totale.

"Ariel?" si sporse Hermione per guardarmi meglio, non avevo forze per parlare, e nemmeno per ascoltare.

Mi girai verso di lei lentamente "scusami, Hermione" deglutii "continua pure" conclusi con un sorriso forzato.

Lei annuii lentamente mentre mi guardava negli occhi, mi stava esaminando.

Il suo sguardo si posò di nuovo sui libri "Stavo dicendo.." continuò "i goblin sono esseri sazienti.." ma io ovviamente, non la ascoltavo; la mia testa era ancora appoggiata su uno dei miei palmi della mano mentre fissavo il vuoto.

Sentii sbattere il libro a mio fianco. Mi girai di scatto; Hermione era furiosa, le sue sopracciglia erano aggrottate e mi fissava negli occhi, la sua mano era appoggiata alla copertina del libro, coprendo la figura raffigurata.

C'era silenzio nella biblioteca, sentivo solo il fiatone di Hermione. Odia quando qualcuno non la ascolta, sopratutto se sta spiegando.

"Se ti scocci di studiare, parliamo di qualcos'altro, allora." disse alzando le mani in aria, appoggiandosi sul sedile della sedia. Incrociò le braccia al petto e aspettava una mia risposta.

La guardai "scusami..non è il momento migliore per cui io possa studiare." dissi appoggiandomi anch'io sul sedile della sedia.

Lei si inclinò leggermente "Cos'hai? È da prima che stai così" mi domandò.

Scossi con la testa e feci un segno di non pensarci. "ho solo mal di testa." mentii, stavo veramente male sia fisicamente e sia mentalmente.

L'ansia ormai mi perseguitava, pensando se all'improvviso Draco dicesse a tutta la scuola la nostra nottata di ieri.

Hermione annuii, "perché non vai a riposarti?" mi disse dolcemente appoggiando una mano sulla mia coscia.

Feci di no con la testa, abbassando lo sguardo per terra.

Il silenzio si fece più pesante nell'aria; incrociai i suoi occhi e cambiai discorso, "ieri sera come hai fatto pace con.. Ron?" domandai, le sue guance si fecero immediatamente rosse e le sue labbra si tirarono all'insù in un sorriso.

Appoggiò i gomiti sopra alla tavola e mi guardò "Lui era seduto su una delle sedie e io lo guardai mentre ballavo, sapevo che gli facevo quell'effetto. Lui pian piano si avvicinò a me e come se niente fosse abbiamo iniziato a ballare, come se i nostri problemi si volatizzassero." mentre stava raccontando, si fece sempre più rossa, e io sorrisi.

Fix me | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora