d i c i o t t o

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"Perché questi qui sotto al collo...te li ho fatti io."

ARIEL

"Hey bellezza, sei bellissima" mi guardò dalla testa ai piedi ed era visibilmente ubriaco, notai che aveva i capelli arruffati biondi e la camicia aperta, con qualche succhiotto sotto al collo. Senza pensarlo minimamente, uscii dal locale, e sentii uno sbuffo dietro di me. Fanculo, Malfoy. Te lo avevo detto che anche da ubriaca non mi facevo di nuovo manipolare da te.

Appena uscimmo dal locale, respirai l'aria di pulito, dato che là dentro faceva molto caldo e puzzava di qualsiasi cosa.

"Ma dove sono?" domandò Hermione mentre si guardava destra e sinistra. Io feci spallucce "Vabbè, andiamo" le presi la mano e iniziammo a fare lo stesso percorso che ci aveva fatto fare Mattheo. Appena pensai a lui mi si contorse lo stomaco e la mia adrenalina si sparse per tutto il corpo. Forse se non ci fossimo fermati saremmo andati oltre..

La città era vuota, soltanto qualche macchina che passava per di qua e di là. Si sentivano solo i rumori dei nostri tacchi, che mi facevano un male cane.
Mi fermai e decisi di togliermeli. "Ma che fai!" rise Hermione guardando me, poi fece la stessa identica cosa e scoppiammo a ridere mentre correvamo per andare dentro all'hotel.

"È stato così divertente!" continuammo a ridere entrambe fino e dentro all'ascensore; eravamo ancora di certo ubriache, infatti appena si chiusero le porte dell'ascensore mi ci appoggiai ad essa e contemplai nel vuoto. Che serata.

"Dovremmo farle più spesse queste serate" ridacchiò Hermione mentre mi parlava dal lato opposto al mio. Se qualcuno entrasse in questo ascensore ci prenderebbero per pazze, dato che avevamo i capelli scombinati, appoggiate sopra al muro dell'ascensore e i tacchi in mano.

Arrivammo finalmente al nostro piano e sentii la moquette morbida sotto ai miei piedi, che al contatto mi rilassai subito. Anche Hermione fece la mia stessa reazione e ridemmo di nuovo senza motivo. Appena arrivammo in stanza lei si buttò subito sul letto senza nemmeno levarsi il vestito da dosso, e io scoppiai in una risata, mentre lei faceva finta di russare.

"Dovresti levarti il vestito" ridacchiai e lei annuii, però rimase ferma. Quindi la aiutai e le sfilai il vestito, rimanendola in reggiseno e mutande. Le misi velocemente il lenzuolo addosso dato che comunque faceva abbastanza caldo e poi spensi la luce della stanza, lasciando l'about jour accesa.

Non avevo tanto sonno, ero soltanto ubriaca. Quindi con calma andai fuori al balcone e mi sedetti sopra a una delle sedie che stavano lì fuori, e fissai il mio fantastico panorama. Era tutto così rilassante che quasi quasi avrei dormito qui fuori, fino a quando non sentii dei tanfi provenire nella stanza affianco.

Mi appoggiai alla ringhiera e cercai di sporgermi per vedere cosa stesse succedendo in quella stanza, la stanza di Mattheo. Non che mi interessasse, però dava abbastanza fastidio.

Forse stava facendo sesso con una? Già mi aveva sostituito?

Il mio umore scese improvvisamente. Forse dovevo saperlo che non potevo essere l'unica ragazza attraente agli occhi suoi. Però i rumori continuavano ad essere più fastidiosi, allora improvvisamente mi trovai davanti alla sua porta della stanza.

In questo momento l'alcol mi stava aiutando molto, dato che se fossi stata sobria non avrei fatto niente di tutto ciò. Continuai a fissare la porta, e con un po' di timore, iniziai a bussare leggermente. La mia testa traballava ma ci feci poco caso.

La porta si aprii e non trovai la persona che desideravo vedere; era un ragazzo dei Tassorosso.

Lui fece una faccia stranita e mi guardò.

Fix me | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora