n o v e

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"Non sfidarmi, strega."

"Dimmi che sono allucinazioni..ti prego" dissi mettendo le mani davanti alla mia faccia, chiudendo gli occhi.

"Non sono allucinazioni, strega." disse Mattheo davanti a me. Odiavo quando mi chiamava strega.

Sbuffai "perché mi infastidiscono tutti, stasera?" sbattei un piede in mezzo alle foglie e appoggiai la testa dietro all'albero prima che potessi cadere.

Si fece più vicino a me e notai i suoi ricci che gli cadevano davanti al viso, la sua camicia bianca era leggermente sbottonata e aveva lo smoking grigio chiaro.. lo esaminai bene; era il ragazzo di prima che mi aveva spintonato.

Beh, non c'era tanto da capire, dato che era un tipo incazzato - come sempre.

"A dir la verità, tu mi hai infastidito." indicò con il mento un altro albero "stavo là per cazzi miei, poi ho sentito qualcuno che ansimava e predicava da sola."

"Scusami tanto se ti ho dato fastidio mentre eri in fase di depressione" dissi sarcasticamente, lui fece una risata e si avvicinò pericolosamente a me.

Alzò lo sguardo sui miei occhi, poi sulla scollatura, che rivelava abbastanza il mio seno fuori. "Stavo rollando la mia canna." ribattè e abbassò lo sguardo di nuovo sul mio seno, serrando la mascella.

"Dovresti aggiustartelo, se non vuoi fare la stessa fine dell'altra volta." disse facendo un sorriso divertito, poi si allontanò da me e si mise sull'albero dove lo avevo 'disturbato'. Fanculo.

Incrociai le mani al petto e lo seguii, si sedette per terra e cacciò la cartina, poi l'erba

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Incrociai le mani al petto e lo seguii, si sedette per terra e cacciò la cartina, poi l'erba.

Mise con delicatezza l'erba sopra ad essa, poi rollò leggermente la cartina e per chiuderla leccò la parte esteriore con la lingua, mentre mi guardava dritta negli occhi.

"Uhm.." cercai di parlare- ma ero in ansia. Mi vennero le farfalle allo stomaco alla vista di lui che leccava quella cartina, guardandomi negli occhi. Era attraente, e molto.

Strinse gli occhi e mi fissava "Vuoi restare ancora alzata così?" mi domandò con la canna ben rollata in bocca mentre cacciava l'accendino dalla tasca. "sei molto inquietante vista da qua, cazzo" disse mentre la canna penzolava sulle sue labbra.

"Devo andare alla festa, se non ti fossi dimenticato." ribattei facendo un sorriso finto.

Lui fece un risolino finto "che fottuta festa di merda." disse mormorando. Piegai leggermente la testa di lato, dovevo capire cosa c'era che non andava in lui.

Fix me | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora