v e n t i c i n q u e

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Il sesso senza amore, non riempirà mai il baratro che divide due umane creature.

MATTHEO

Ed ecco che l'avevo fatta scappare di nuovo. La situazione stava diventando sempre più complicata e calda che forse non sarei riuscito a controllarmi, come sempre.

Sbuffai guardando per terra con ancora le braccia sulla ringhiera, stava iniziando lei a provocarmi e non capivo il perché lo stesse facendo dato che fino a mezz'ora fa si scansò da me, dicendo che dovevamo allontanarci.

Presi un bel respiro e mi sistemai in modo eretto, entrando in stanza. Mi sfilai i jeans e li posai sulla sedia, e quindi rimasi in boxer. Sapevo che quando usciva lei dal bagno di sicuro mi squadrava da capo a piedi.

Mi stesi subito sul letto con la testa sulla testiera, le gambe divaricate e tra le dita presi un' altra sigaretta. Contemplai il vuoto mentre pensavo a cosa stesse facendo lei in bagno. Solo a sentire il suo profumo, il suo respiro, la sua carne vicino a me, mi annebbiavano i sensi.

La porta del bagno si spalancò e feci un altro tiro di sigaretta. La guardai e ovviamente mi fissò da testa a piedi leggermente sorpresa.

"Copriti." disse lei schiettamente, io feci un sorrisetto mentre continuavo a fumare la mia sigaretta, senza risponderla.

Spostai lo sguardo sulle sue cosce e mi venne di istinto mordermi il labbro inferiore.

"Riddle." disse lei ancora ferma lí.

"Mhm." dissi mentre guardavo la mia sigaretta che man mano si bruciava; quella cartina che spariva mi rilassava.

"Ho detto, copriti." ripetè lei, e io ridacchiai.

"Perché?" le dissi infastidendola, lei sbuffò e man mano si spostava vicino a me.

"Perchè.. sei letteralmente nudo." sbuffò lei da bambina, mi trattenni un sorriso per come fosse cosi infantile.

"Niente di cui tu abbia già visto, tesoro." dissi spostando lo sguardo sui suoi occhi, e lei continuò a fissarmi furiosamente.

La sentii deglutire. "Senti, fai quello che vuoi." sbuffò con la mano e andò dritta fuori al balcone con i passi pesanti, la guardai in modo divertito e continuai a finirmi la sigaretta.

Dopo qualche minuto, rientrò di nuovo in stanza sempre in modo arrabbiato e si sedette sul letto, alla mia destra.

"Vedo che ti è passato." la presi in giro e lei alzò gli occhi al cielo. Ma non proferí parola.

Si stese accanto a me ma di qualche centimetro lontano e spense le luci, tutte tranne l'about jour che stava accanto a me, che creava un'atmosfera molto eccitante. Al solo pensiero i miei boxer si fecero leggermente stretti.

Si mise sotto le coperte anche con 40 gradi sempre sbuffando, per poi girandosi al lato opposto.

"Buonanotte." disse lei ancora infuriata, e io ridacchiai per la sua infantilità.

Spensi la mia sigaretta e man mano mi avvicinai a lei, cercando in qualche modo un contatto fisico. Ormai il mio pensiero fisso era fare sesso, non c'era nulla da fare.

Le misi una mano accanto al suo fianco e l'accarezzai, dal suo braccio che stava fuori dalla coperta notai che le venne la pelle d'oca. Mi avvicinai caldamente al suo orecchio, lei lo sentii perchè fece un piccolo movimento con la spalla sinistra.

"Non stare arrabbiata.." le sussurrai, e con mia sorpresa si girò al lato mio levandosi la coperta, quindi mi spostai leggermente, e la fissai negli occhi. Stranamente ero dolce e non me ne resi conto.

Fix me | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora