"Chi ama, crede nell'impossibile."
MATTHEO
"Ariel." dissi a denti stretti dietro di loro mentre stavano pulendo i piatti sporchi. Solo a guardarli mi veniva da vomitare, cazzo.
Entrambe non mi risposero e non si girarono, il mio cervello stava partendo dal nervosismo e non so per quanto avrei resistito ancora. L'effetto della canna stava iniziando a salire di nuovo e lo stavo percependo.
Senza esitare presi da dietro il collo alla strega e la sbattei sul muro, provocando una leggera vibrazione.
"Mattheo!" urlò, i suoi occhi si sgranarono e anche la sua amichetta iniziò ad urlare."Stai zitta, cazzo!" urlai alla sua amica dietro di me mentre tenevo ben salda tra le mie mani il suo collo. Il me psicopatico stava uscendo, e non potevo controllarlo.
Serrai la mascella e tornai a guardare negli occhi alla rossa. "Quando ti parlo devi girarti e ascoltarmi, cazzo." ringhiai, ma prima che potesse rispondere, con la sua mano la avvicinò all'orecchio, e prese in mano le sue cuffie. Cazzo.
Non mi avevano sentito perché avevano entrambe le cuffie, in più senza filo.
Fanculo. Fanculo. Fanculo.
Sbuffai e gli levai la mano dal suo collo, e notai che c'erano ancora i miei succhiotti, ma leggermente coperti con il correttore. Ovviamente non ha funzionato.
Lei rimase ferma al suo posto, il suo petto fece su e giù dall'ansia. "Sei un pazzo, Mattheo!" urlò lei. Forse avevo esagerato. Oggi stavo esagerando troppo. Cazzo.
La fissai per un paio di secondi con lo sguardo trucidante, con la mascella serrata. Poi me ne andai a passi pesanti lontano da lei. Stavo uscendo pazzo veramente.
Forse era per la canna, forse ero proprio io, o forse era lei che provocava tutto ciò.
Draco e Goyle iniziarono a venire verso di me senza proferire una parola, ma poi li spinsi da un lato e cercai un modo per uscire. Appena cercai di toccare la porta, presi una scossa che partii dalla mano fino al braccio sinistro.
"Porca puttana!" urlai e iniziai a sbattere le mani sopra alla porta. Eravamo bloccati qui dentro.ARIEL
Stavo tremando. Non mi era mai capitato che qualcuno mi avesse messo le mani addosso così forte e così in modo rude e senza cuore. Era già capitato quella volta in corridoio, ma a questo episodio non ero mentalmente pronta.
Rimasi ancora appoggiata al muro dove mi aveva sbattuto lo psicopatico fissando un posto fisso mentre sentivo i rumori che provocava lui dall'altro lato della cucina.
Pensavo che mi trattava meglio dopo il nostro primo bacio, ma pensavo male.
"Tutto bene?" mi domandò Hermione. Io annuii leggermente e lei mi accarezzò la guancia. I rumori si placarono e sentii solo vociferare.
"Te l'ho detto che è pericoloso." mormorò vicino al mio orecchio, una scia di brividi mi sparse su tutto il corpo quando pronunciò la parola 'pericoloso'.
Forse avevo capito ora che veramente lo era. Un giorno era malizioso, l'altro giorno era simpatico e l'altro giorno era uno psicopatico di merda.
Ieri sera appena tornai in camera ero distrutta sia psicologicamente e sia fisicamente, stavo per piangere. Ma presi un bel respiro e mi calmai, mi misi a letto e cercai di non pensarci, Ma non ci riuscii, perché dopo pochi minuti scoppiai in lacrime.
Mi misi fuori al balcone per non far sentire i singhiozzi ad Hermione e per non farla preoccupare. Passai così la serata, per colpa di uno psicopatico.

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Fix me | Mattheo Riddle
Teen Fiction"Non siamo nelle favole, tesoro." continuò. "Non troverai il tuo principe azzurro che ti porterà in braccio fino al castello, sopra ad un fottuto cavallo." Rimasi interdetta dalle sue parole. "Io quello che posso fare è portare in braccio fino e so...