"I miei giorni più belli nel mondo li ho vissuti con te
Solo tu mi hai donato un sorriso che nasce anche quando un motivo non c’è..."
Francesco Renga - Il mio giorno più bello nel mondo.
Pov di Niall
La casa della famiglia Green non è troppo lontana dalla mia vecchia abitazione in centro.
Passare da queste parti mi fa sempre uno strano effetto, mi fa ricordare da dove sono partito e quanta strada ho fatto fin'ora, a soli vent'anni.
Svolto a sinistra e le domande che ho cercato di tenere chiuse in un cassetto vengono fuori prepotentemente dandomi del filo da torcere.
Com'è possibile che dopo anni di amicizia si sia comportata così? Perchè non dirmi niente della relazione con Luke?
Devo affrontare Amy ma la paura comincia a farsi sentire, accosto nei pressi dell'officina in cui lavora suo padre e dopo essermi accertato di avere la via libera scendo incamminandomi verso la sua casa.
L'aria è pungente così abbasso il cappello e mi stringo nella giacca, qualche minuto dopo mi trovo davanti ad una villetta di un bianco candido e lucente, le luci sono accese, segno che sono in casa e le macchine sul vialetto mi fanno pensare che non sono soli.
Maledizione, dovevo pensarci, è Natale.
Prendo un bel respiro e trovo il coraggio di bussare. La ghirlanda appesa sulla porta si smuove leggermente e poco dopo la figura della mia, come definirla... amica? Ex? Insomma, la figura di Amy si presenta davanti ai miei occhi con un maglioncino rosso, delle renne disegnate e un sorriso allegro.
Sorriso che si affievolisce quando mi vede, bel modo di accogliermi.
“Ciao” dico titubante.
Si guarda intorno e dopo aver afferrato una giacca e un cappello, si chiude la porta di casa dietro e mi spinge verso il retro, la seguo un po' titubante fino a fermarci nelle vicinanze del suo garadge.
“Potevi chiamarmi sarei uscita!” dice agitandosi.
“Perchè? Non potevo entrare?” chiedo incredulo.
Dovrei essere io quello arrabbiato con lei, non il contrario!
Prende un respiro e sfila il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans, la guardo armeggiare e poi la foto di me e Serena davanti casa di mio fratello appare davanti ai miei occhi.
“Sei venuto qui con lei e pretendi che ti faccia entrare in casa mia?” dice acida.
La guardo incredulo prima di sfilare i guanti neri dalle mie mani e buttarli a terra, non so perchè lo faccio ma sento le mani prudermi, se non fosse una ragazza l'avrei già presa a pugni.
“Tu vieni a dire a me che non posso entrare in casa tua per Serena quando te la sei fatta con Luke e sei entrata nel mio letto come se niente fosse?!” dico dando voce al pensiero che più mi ferisce nell'orgoglio.
L'idea di essere stato preso in giro mi ferisci più del fatto in sé e non riesco proprio a perdonarla per questo.
La sua bocca si spalanca incredula, si guarda ancora intorno per controllare se siamo soli per poi indietreggiare, di certo non si aspettava che io sapessi tutto, così mi faccio avanti e continuo a parlare.
“Credi che scoprire che ami uno dei miei amici sia una passeggiata? Ho buttato al vento una storia per te, perchè pensavo che mi volessi bene, perchè pensavo che sarebbe stato naturale tra noi e non mi hai mai detto niente nonostante tu sapessi le mie paure!” dico puntandole un dito contro, sembro un pazzo, me ne rendo conto ma ho bisogno di dirle tutto quello che penso.
STAI LEGGENDO
The Maid | Niall Horan
Fanfiction[storia completa + one shot] Permettere a Niall di spezzarle il cuore era l'ultima cosa che desiderava accadesse. Serena si ritroverà incastrata, a causa della sua goffaggine (e anche un po' della fortuna che ha deciso finalmente di ricordarsi di le...