Capitolo sei

7.7K 272 37
                                    

Con gli occhi ancora chiusi mi distendo meglio nel letto per stiracchiarmi. Ho dormito come non facevo da tanto tempo, sento i muscoli dell'intero corpo rilassati come non mai. Fa caldo, ma non è un caldo asfissiante, al contrario, è rassicurante. Sposto la mia mano verso l'alto fino a imbattermi in qualcosa di morbido. Passo la mano incuriosita tra quelli che sembrano proprio dei capelli e mi perdo nella loro morbidezza ancora leggermente addormentata. Mi giro su un fianco per poter avere un accesso maggiore. Continuo a rilassarmi chiedendomi perché la sera prima non mi ero accorta di...In un attimo di lucidità mi rendo conto che c'è qualcosa che non va. Spalanco gli occhi spaventata trovando già a osservarmi quelli allegri di Niall.

"Oddio!" dico ritraendo la mano immediatamente per poi mettermi a sedere. "Oddio scusami!" dico rendendomi conto di essere nel suo letto, a casa sua, senza il suo permesso. Cosa dovrei dirgli adesso? E perché non sta parlando? Mi alzo di scatto, ricordandomi solo dopo di avere la sua maglia addosso e le gambe nude. Arrossisco violentemente mettendomi poi le mani sul viso. Per recuperare i miei vestiti dovrei fare il giro verso il lato del letto dov'è disteso lui. Lo sento ridacchiare divertito e io rimango in silenzio vergognandomi ancora di più.
"Ehi, guardami." dice dolcemente. Sposto le dita in modo da poter osservarlo senza togliere del tutto le mani dal viso. "Stai tranquilla, mh?" Mentre parla scosta le coperte e si alza a sua volta, rivelandomi la sua tenuta da notte. Ha il pezzo di sotto del pigiama e il busto bianco e snello in bella vista. Una leggera peluria gli attraversa lo sterno diramandosi sul petto. Deglutisco quando il primo istinto è quello di passarci una mano. Si avvicina facendo il giro del letto per raggiungermi, si ferma davanti a me scostando le mie mani. Alzo lo sguardo titubante, puntandolo nel suo divertito, anche se, le guance rosee tradiscono la sua sicurezza, è in imbarazzo anche lui? Scuoto la testa facendo un passo indietro.

"Io... mi dispiace Niall, dovevo dirti che sarei venuta qui, scusa. Davvero, non avevo intenzione di ficcare il naso nelle tue cose e nemmeno di venire qui a studiare e invaderti casa. Sono una sciocca, Dio... cosa mi salta in mente?" dico mortificata pensando a quanto sia stata stupida a fare una cosa simile. Mi rendo conto dell'assurdità della situazione solo adesso e trattengo le lacrime guardando verso l'alto. Niall, invece, mi lascia una carezza dolce sulla guancia e sorride sincero. Il mio cuore si scalda un po' a quel tocco, ma cerco lo stesso di non guardarlo direttamente negli occhi, non voglio cedere alle mie debolezze, non voglio che sappia che lui è assolutamente una delle mie.
"Non ti preoccupare, calmati adesso. Puoi venire quando vuoi, magari la prossima volta mi avvisi così evito un infarto in piena notte, ma va bene e, comunque...Buongiorno!" dice aprendosi in un sorriso meraviglioso.
"Buongiorno..." dico mordendomi il labbro, abbozzando poi un sorriso. Non so cosa fare, come muovermi, cosa dire. Ancora una volta è lui a spezzare il silenzio.
"Ti va se ci ristendiamo un po' a letto? Di solito ho bisogno di una mezzora di televisione prima di svegliarmi del tutto e affrontare la giornata!" dice indicando con una mano il letto alle sue spalle. Sposto lo sguardo sulle lenzuola stropicciate, la forma dei nostri corpi è impressa nel materasso. Lo guardo titubante, ma lui mi incoraggia con lo sguardo ad accettare. Annuisco in imbarazzo, senza proferire parola e lo seguo mentre si stende sul letto.
"Mettiti sotto le coperte" dice battendo le mani dov'ero distesa prima. Forse sto ancora sognando, non lo so. Mi sembra di aver spento il cervello.
"Forse...sì, dovrei mettere i... i pantaloni" balbetto e mentalmente mi schiaffeggio la fronte, la verità è che stargli così vicino non è sano per la mia salute mentale.
"Non ha importanza, se non è un problema per te ovviamente. Metti qui, dai!" dice tranquillo sporgendosi a prendere il telecomando. Il cuore nel petto sembra voler uscire e consegnarsi nelle sue mani. Rimango a accanto a letto, in piedi a osservarlo. Ogni fibra del mio corpo mi sta spingendo a lasciarmi andare, mentre il cervello non smette di girare. E se mi stendo accanto a lui e poi pensa che io voglia solo approfittare della situazione? Guardo i miei vestiti ripiegati, poi mando a quel paese la mia mente e spostando le coperte mi infilo al suo fianco. Le gambe nude istintivamente cercando un punto di calore. Sospiro quando si scontrano con quelle di Niall prima di ritirarle bruscamente. Lui non sembra farci caso, cambiando canale alla ricerca di qualcosa di interessante. Alla fine, sorride sintonizzando la televisione su i cartoni animati. Lo guardo addolcendo i lineamenti del mio viso e lui si gira a guardarmi, voltandosi sul fianco per imitare la mia posizione. Ognuno è nel suo lato del letto, i capelli distesi sui cuscini. Continuo a guardarlo dolcemente per poi spostare lo sguardo tra lui e la televisione. Sta per cambiare canale, fraintendendo il mio sguardo, ma blocco la sua mano. "No, lo guardo sempre anche io!" 

The Maid | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora