Capitolo ventuno

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"Gli amici sono la famiglia che scegliamo per noi"
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Il piccolo ciondolo sul mio collo brilla tra le mie mani mentre affacciata alla finestra mi godo il panorama di una città ancora assonnata e avvolta appena dai primi raggi di sole, insoliti in questo periodo dell'anno.

Ripenso a quanto successo in questi giorni, al viaggio natalizio in Irlanda e al ritorno in Inghilterra il giorno dopo. Un viaggio tanto breve quanto intenso, mi porto dietro un bagaglio di emozioni enorme e questa piccola arpa appesa al mio collo ne è la prova.

“Ehi, già sveglia?”

La voce di Niall mi fa spaventare, mi volto e sorrido vedendolo stropicciarsi l'occhio destro per il sonno. Sbatte le palpebre più volte e poi mi sorride dolcemente, battendo poi la mano sul lato vuoto del letto.

“Te l'ho già detto che sei sexy con le mie maglie addosso?” dice tranquillo mentre io arrossisco e timidamente abbasso l'orlo della felpa per coprire un po' più di carne.

Mi avvicino a lui e il ricordo della notte passata mi colpisce facendomi diventare color porpora.

Sei stanca?” chiede dolcemente mentre chiudo la porta di casa sua.

Lo guardo un po' prima di annuire, il viaggio in aereo mi ha ammazzata e in più il traffico londinese in questo periodo non ha favorito alla mia sanità mentale.

Ci abbiamo impiegato qualcosa come tre ore per tornare a casa, sempre la sua eh, nella mia non ci ho ancora messo piede.

Ti faccio un massaggio, vieni qui!” dice tranquillo dopo aver appeso la giacca e abbandonato la valigia nel salotto.

Si, un bel massaggio ci vorrebbe proprio!” dico chiudendo gli occhi e sedendomi sul bracciolo del divano per favorirgli il lavoro.

Le mani calde e affusolate, forse un po' ruvide e callose per colpa della chitarra, massaggiano delicatamente le mie spalle, mi abbandono con la testa leggermente all'indietro e quello che sembra un semplice ed innocente gesto si trasforma piano piano in passione, qualcosa di intenso e forse inspiegabile.

La bocca rosea e morbida di Niall sfiora il mio collo, mi ritraggo mentre un brivido mi percorre e la pelle d'oca spunta sulle mie braccia.

Sorride Niall, sorride mentre mi passa le mani lungo le braccia per scaldarmi.

Fa qualche passo fino a posizionarsi sul divano, di fronte a me e poi mi tira giù fino a farmi stendere sotto di lui.

Niall...” provo a dire ma mi zittisce con uno dei suoi baci mozzafiato e io non posso far altro che assecondarlo, perchè come si fa a dire di no a lui?

Dimmi che per questo non sei stanca, dimmi che mi vuoi almeno la metà di quanto ti voglio io...” sussurra quasi supplicandomi.

Non rispondo, infilo solo la mano sinistra sotto la sua felpa dell'Adidas e con l'altra traccio il contorno della scritta All Blacks, alzo lo sguardo e gli sorrido maliziosa prima di aiutarlo a sfilarsi la maglia, compresa di canotta bianca sotto.

Lo bacio all'inizio timidamente, dopo sempre più coraggiosa, con la voglia di avere di più.

Le sue mani mi solleticano i fianchi mentre tenta una scalata verso il mio seno, in pochi minuti nudo e coccolato dai suoi baci.

The Maid | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora