Mi è rimasto dentro un segno indelebile

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Sembrava di stare in loop continuo: lontani, vicini, di nuovo lontani, di nuovo vicini e ora nuovamente lontani.
Giovanni non smetteva di pensare a lei. Non avrebbe mai voluto farle del male ed era proprio per questo che non aveva mai osato baciarla. Non perché non fosse preso da quella storia, era preso fin troppo. Ma la musica è il suo futuro, per lui è vita. Se un giorno di dovesse trovare davanti ad un bivio lui sceglierebbe in qualsiasi caso la musica... qualunque sia l'altra opzione.
Allo stesso tempo lei lo faceva stare bene, in quei giorni della lite lui non era affatto stato bene. Chiedeva di continuo ai suoi amici come stesse lei. La cosa che lo sollevava era che lo rispondessero sempre "bene". Non si erano mai più trovati a parlare da soli. Lui forse le doveva qualche spiegazione in più, ma non aveva mai azzardato a dargliela.

Giulia sapeva o forse sperava che Sangiovanni in fondo le volesse bene. Che era un po' il suo amore impossibile perché probabilmente lui non ricambiava. Ma quel "probabilmente" la faceva uscire pazza, lei voleva capire i motivi per cui si era comportato in quel modo. Ma all'apparenza non dava a vedere quanto stesse male per lui. Rideva di continuo, come suo solito. Con lui non avevano più parlato dopo quel giorno, cosa che dimostrava che se non era lei a cercarlo lui non muoveva un dito. Non stavano più di tanto nella stessa stanza, anche se c'erano altri.
Intanto lei aveva anche trovato il modo per qualche momento di scordarsi di Giovanni. Il martedì aveva delle prove con Sebastian, avevano legato i due. Passavano molto tempo a parlare, Sebastian non sapeva di Giovanni. Era l'unico con cui Giulia non ne parlava. Voleva concentrarsi su sé stessa quando stava con Sebastian.

Un martedì, la lezione con Sebastian venne anticipata e caso volle che si ritrovò gli stessi orari di Giovanni quel giorno. Sempre senza rivolgersi una parola si ritrovarono ad uscire insieme dall'hotel. Camminavano anche distanti come se non si conoscessero quasi.
<<Come mai vai in sala già da ora?>> fu Giovanni a decidere di rompere quella situazione imbarazzante
<<Mi hanno anticipato le prove>> rispose lei sempre con il volto verso terra
<< Veronica solitamente non stravolge i pani all'ultimo>> osservò lui sorridendo
<<Non faccio lezione con lei oggi>> rispose lei quasi come se si vergognasse a dirlo. Lui non prestò attenzione però a quella frase, voleva parlare d'altro... anche se si domandava perché era così vergognata a dire che non doveva fare lezione con Veronica.
<<Io, sono stato uno stronzo>> disse di botto
<<Già>> sospirò lei
<<Avevi ragione, non sono pronto>>
<<Lo so>> gli disse, come se ora era lei a non volerne parlare
<<Ma non volevo farti del male>> le disse guardandola, lei non alzò il capo.
<<So anche questo>>
<<Io provo dei sentimenti per te, ma...>> provò a spiegare lui
<<Non c'è bisogno che mi spieghi, è andata>> questa volta alzò il capo e gli sorrise
<<Quindi siamo...?>>
<<Amici?! No, Gio. Non sono pronta io ad esserti amica. Siamo coinquilini>>
Erano quasi arrivati alla sala di danza.
<<Eccoti>> c'era qualcuno fuori dalla sala che stava aspettando Giulia
Sangiovanni si irrigidì.
Giulia salutò Sebastian con un bacio sulla guancia.
<<Sei pronta per provare>> chiese il ballerino aprendo la porta della sala. Lei annuì, poi guardò Giovanni che aveva lo sguardo fisso su di lei.
<<Grazie per la chiacchierata, buone prove>> gli disse entrando nella sala.
Lui fece un sorriso forzato e se ne andò. Durante tutte le prove non riusciva a concentrarsi, perché non riusciva a pensare che Giulia fosse con Sebastian.

Lei intanto nell'altra sala non riusciva a dimenticare lo sguardo di Giovanni. Ma poi si ricompose. Non meritava tutte quelle attenzioni. Quel giorno nella stanza, l'aveva fatta sentire male. Sapeva che non era stata sua intenzione, ma Giovanni non era un porto sicuro per lei. Le faceva del bene ma in qualsiasi momento avrebbe potuto farle più male di qualunque altro. Lei era stanca di stare male, aveva davanti quel ballerino che con lei era tanto gentile. E non sembrava proprio il tipo da poter far del male a qualcuno. Era il suo momento per stare bene. Ormai avevano un bel rapporto, quando ballavano insieme e lui l'aiutata erano completamente in sintonia e belli da vedere. Lei ancora si domandava se veramente lui potesse provare qualcosa, come le avevano detto le amiche.
<<Ho chiesto una cosa a Maria>> fu proprio il ballerino a riportarla con i piedi per terra.
<<Cosa?>> chiese lei curiosa
<<Non ero sicuro se un allievo della scuola potesse uscire a mangiare fuori>> le disse mettendosi la mano sulla nuca
<<Ma tu non sei più un allievo>> non stava capendo cosa le stesse dicendo.
Lui rise, imbarazzato.
<<Infatti ho chiesto a Maria di te, se puoi uscire a mangiare con me da qualche parte>> disse sorridendo Sebastian. Lei restò paralizzata, cos'era?! Un appuntamento?!
<<Anche se ho chiesto già a Maria e ti ha dato il permesso, non significa che tu debba accettare per forza, se non vuoi ti capisco>>
Lei invece si sentiva con le spalle al muro. Aveva paura di cosa fosse quella uscita.
<<Alla fine usciamo come amici ballerini, parliamo della coreografia, scherziamo ridiamo e ti riporto subito in hotel. Non è un...>> riprese lui per rassicurarla.
Forse lei si sentì meglio, era più tranquilla così.
<< Non è un appuntamento?>> chiese lei per concludere la frase di lui
<<No, insomma non ci conosciamo bene. Cioè è un'uscita fra amici. Se ti va sempre>>
<<Certo che mi va>> rispose lei sorridendo. Infondo Sebastian era simpatico e la faceva stare bene, cosa c'era di male in quell'uscita?!
<<Perfetto, allora il posto è segreto. Basta che ti fai trovare pronta fuori dall'hotel per le 20:00. Ti passo a prendere io>>
<<Ma che giorno?>> chiese lei sorpresa
<<Domani>> rispose lui, <<per oggi abbiamo provato abbastanza, a domani Stabile>> disse lui senza lasciarle il tempo di controbattere.
Lei lasciò la sala e fuori c'erano Leo e Giovanni che stavano per ritornare in hotel. Allora decise di ritornare con loro.
<<Ehi Lola>> la salutò Leo.
Lei sorrise ad entrambi.
<<Stavamo parlando di domani sera. Pensavamo di fare qualcosa di carino. Magari vederci un film tutti insieme o fare una cena particolare. Per non cadere nella monotonia. Tu cosa proponi>> le chiese Leo.
"Proprio domani sera?" pensò lei.
<<Io domani sera non ci sono>> rispose lei imbarazzandosi.
<< E dove sei?>> le chiese l'amico stranito
<<Sono a cena fuori>>il cuore le batteva velocemente. Non voleva dirlo a Giovanni ma era inevitabile se Leo continuava a farle quelle domande.
<<Anche noi vogliamo venire! Chi andate?>> disse ridendo l'amico pensando ad una serata fra donne.
<<Emh, con Sebastian. Dobbiamo parlare della coreografia e quindi ha chiesto a Maria di potermi far uscire. Una cena tra amici. Anzi tra ballerini>> si stava mettendo in imbarazzo da sola.
Calò il silenzio. Leo si girò verso di lei e sorrise. Sangiovanni che già fin a quel momento non aveva spiccicato parola ora aveva anche chinato il capo. Tornarono in hotel silenziosi.
<<Lola domani non c'è>> urlò quasi Leo trovando tutti nella stanza in comune.
<< Dove sei Lola?>> chiese Luca rivolgendosi a lei.
<<Sebastian l'ha invitata ad uscire per parlare della coreografia>> disse stando attento alle parole per non ferire Sangiovanni.
Deddy guardò l'amico, che aveva un espressione seria.
<<Lola ha il suo primo appuntamento>> gridò Martina alzandosi dal divano per andare ad abbracciare la sua amica.
<<Non è un appuntamento>> precisò Giulia dando un occhiata a Giovanni che però non la stava guardando.
<<Dobbiamo trovare un vestito>> Martina fece finta di non aver ascoltato quello che aveva detto Lola e la trascinò nella sua stanza seguita da Rosa.

Ho una proposta sexy da farti- SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora