Ed il tuo odore non se ne va

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Fu Sangio a ritirarsi per primo da quel bacio.
<<Scusa>> disse per primo
<<Sono stata io a baciarti, non devi scusarti>> disse lei imbarazzata
<<Diciamo che io non sono stato d'aiuto>>
Lei annuì.
Lui fece per andarsene.
<<Mi hai detto che scopri se una cosa è giusta o sbagliata provandoci>> disse lei prima che lui lasciasse la stanza
Lui si fermò senza girarsi.
<<Non mi sono mai sentita così giusta nello sbaglio>> aggiunse lei
<<Anche io Giu, ma...>>
<<ma non possiamo>> finì lei la frase.
E lui se ne uscì da quella stanza.

Pochi giorni dopo
Giulia aveva appena avuto una discussione con Roberto, era arrabbiata ma sapeva che il ragazzo non aveva tutti i torti.
<<E quindi ti ha chiesto di non frequentare più Sangio?>> le chiese Martina sconvolta
<<Sì, perché secondo lui. Sangio ha lasciato Alice per me, quindi non è il caso di starci>>
<<Ma gli hai spiegato che non frequentare più Sangio significherebbe anche non poter passare le vacanze con noi?>> chiese Rosa
<<Si gliel'ho spiegato. Ma lui mi ha detto che quando tornerà in Italia, il 15 Agosto, vi raggiungeremo in Sardegna insieme così lui sarà più tranquillo e io potrò stare con voi>>
<<Giu, però non può fare così. Cioè si dovrebbe fidare di te...>> fece notare Martina
<<Lo so Marti. Ma come posso dargli torto? Insomma l'ho già mezzo tradito con quel bacio. Effettivamente non riesco a controllarmi quando c'è Sangio>> disse Giulia.
Purtroppo per lei, però, in quel preciso istante entrò Sangiovanni, nella cucina dove erano le ragazze, tossendo poiché aveva sentito l'ultima parte della frase.
Martina e Rosa si guardarono e lasciarono la stanza ai due.
Ci furono alcuni secondi di assoluto silenzio.
<<Non riesci a controllarti quando ci sono io, eh?>> chiese poi ironicamente il ragazzo
<<Ma smettila>> disse Giulia invece seria
<<La cosa è reciproca eh>> disse poi mettendosi seduto di fronte la ragazza.
In quei giorni non faceva altro che stuzzicarla.
<<Non c'è nulla da scherzare>> rispose Giulia seria
<<Ma io sono serissimo>> disse lui alzando le mani
<<Ti ho detto di smetterla>> lo riprese nuovamente lei.
<<È successo qualcosa?>> chiese lui poi serio.
Lei fece un sospiro.
<<Roberto mi ha chiesto di non vederti finché non ritorna lui>> svuotò il sacco.
<<Gli hai detto del bacio?>> sussultò lui
<<No, certo che no. Ha saputo che ti sei lasciato da una rivista e gli sembra una strana coincidenza che sia successo quando ci siamo rincontrati e mi ha chiesto questo favore>>
<<Ma è assurdo che ti chieda di starmi lontano, cioè...>>
<<Pensi davvero che sia così assurdo?- lo interruppe lei- solo in questa settimana ci siamo baciati e abbiamo rischiato di ribaciarci cinque volte. E non facciamo nulla per tenerci lontanti. E come dicevamo prima non riusciamo a controllarci in presenza dell'altro. Non posso dargli tutti i torti>>
<<Ma lui non le sa tutte queste cose>> ribatté Sangio
<<Fatto sta che comunque sono successe>>
<<Riuncio io allora alla vacanza, resta tu con loro>>
<<No Gio, non fare l'eroe. Tu hai lasciato Alice sei "libero", decido di restare con Roberto perché penso sia la cosa giusta e da questa cosa prendo tutto, le cose belle e anche i sacrifici. Non devi fare l'eroe. Domani mattina me ne vado io, punto.>> disse Giulia d'un fiato per poi alzarsi e lasciarlo solo nella cucina.

La sera dopo cena
I ragazzi erano tutti in salone.
<<Stasera balliamo visto che è l'ultima sera di Giulia, sperando che ci raggiunga poi a Ferragosto>> disse Martina gridando e tutti applaudirono.
Poi si misero tutti a ballare e a divertirsi.
Poche ore dopo ci fu un'interruzione
<<Fermi tutti- disse Rosa alzandosi in piedi sul divano per richiamare l'attenzione- ora Giulia ci balla qualcosa>> e fermò la musica.
Giulia scosse la testa.
Ma tutti si misero ad incitarla gridando il suo nome.
<<Dai Giu, che canzone devo metterti?>> chiese Deddy
Giulia alzò gi occhi al cielo << Drivers Licens>> disse poi riferendosi alla canzone di Olivia Rodrigo.
Spostarono i divani per lasciarle spazio. La canzone partì e lei iniziò a ballare. Tutti la guardavano ammaliati, Lo sguardo più intenso ovviamente però veniva da uno dei ragazzi. Sangiovanni, la guardava con un sorrisetto sul volto e non le staccò neanche per un millesimo di secondo gli occhi di dosso. Ogni tanto si mordicchiava il labbro inferiore. Poi quando Giulia finì di ballare si accodò all'applauso degli altri.
Era l'una quindi dopo l'esibizione di Giulia i ragazzi misero in ordine i divani e decisero di andare a dormire.
Sangio restò in salone insieme a Giulia.
Lei stava raccogliendo le bottiglie che i ragazzi avevano lasciato vicino ai divani, lui era seduto comodamente sul divano.
<<Quindi te ne vai>> osservò lui
<<Eh già>> rispose lei buttando le bottiglie nel cestino.
Stava per sedersi anche lei quando notò una bottiglia appoggiata sopra al mobile della televisione. Giulia non riusciva ad arrivarci.
Sangio si alzò per aiutarla, la sollevò dai fianchi per farle raggiungere la bottiglia, lei la afferrò. Lui la lasciò delicatamente. Lei si girò verso di lui. Si ritrovarono a pochi millimetri di distanza.
<<Hai ballato benissimo>> sussurrò lui accarezzandole la guancia
Lei sorrise.
<<Questo sorriso>> osservò lui alzando gli occhi al cielo.
<<Lo so, è brutto>> disse lei
<<È il più bel sorriso che io abbia visto>> disse lui aggrottando la fronte.
Lei gli toccò la fronte, proprio dove si era creata una ruga dovuta al suo storcere il volto.
<<Questa rughina che ti si crea quando aggrotti la fronte, mi piace tanto>> disse lei.
Lui sorrise e poi la baciò.
Si baciarono intensamente, si spingevano verso le scale. Stavano per salire insieme senza staccarsi ma Giulia si fermò. Lui la guardò pregandola di non fermarsi. Lei gli fece notare che aveva ancora la bottiglia in mano, andò verso il cestino per buttarla e poi lo raggiunse di nuovo. Salirono le scale mano nella mano velocemente.
Arrivati al piano di sopra ritornarono a baciarsi.
<<Andiamo nella mia stanza?>> chiese lui sulle labbra di lei
<<No andiamo nella mia vecchia, o meglio nostra>> rispose lei.
Si diressero verso la stanza in cui erano già stati insieme due anni prima.
Quella notte sembrava non fosse passato molto dalle notti che avevano passato due anni prima. Si spogliarono, si volevano. Lui fu molto delicato e le chiese più volte se fosse sicura. E lei non poteva che dire di sì. Perché in quel momento non era una cosa a cui poteva resistere. Non lo era proprio. E così passarono la notte insieme.
La mattina dopo
Sangio si svegliò e stese il braccio verso Giulia, ma trovò il materasso vuoto. Aprì gli occhi e di lei non c'era traccia. Era stato un sogno?
Non era possibile si trovava nella loro vecchia stanza, non nella sua. Si alzò e notò che sul letto c'era un foglio, o meglio una lettera:
"Caro Sanjuan,
Rieccoci alle vecchie tradizioni. Io che ti scrivo una lettera. Questa però non sarà bella come le altre. Se la stai leggendo significa che me ne sono già andata. E mi dispiace. Mi dispiace che tu non mi abbia trovata al tuo fianco stamattina al tuo risveglio. Per me è stato bellissimo svegliarmi e vedere i tuoi bellissimi ricci. Stanotte è successa una cosa che non mi sarei aspettata, che ho voluto anche io e di cui non mi pento assolutamente. Ma penso sia palese che ciò che è successo è sbagliato. Ed è così terribilmente ingiusto che una cosa che mi ha fatto sentire sulle stelle mi faccia contemporaneamente sentire così tanto in colpa. Tu non ne hai colpe, non dovevi dar conto a nessuno. Ma io sì, Gio. E sai quanto io sia rispettosa verso gli altri e starti vicino mi ha fatto venire meno al mio essere rispettosa. Questo è l'effetto che hai su di me. Stamattina ho capito di dover fare una scelta definitiva, che Roberto ha ragione, soprattutto dopo quel che è successo stanotte. E i sentimenti verso di te sono davvero forti. Ma il mio fidanzato ora è Roberto. C'è stato già il tempo di Sangio e Giulia , ma ora è finito. Devo andare avanti e dovresti farlo anche tu. Sono sicura sia la cosa migliore per entrambi. Spero un giorno potrai capirmi e perdonarmi per questo. Scusami per il tornado che ho causato tornando nella tua vita. Sappi che è stato lo stesso per me. Ti porto sempre con me (il tuo odore non se ne va), ti auguro il meglio.
Lady"

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