Cresciamo insieme?

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Fotina di ieri per ricordarvi quanto sia stato bello quel daytime, io completamente sciolta ame

Erano passate alcune settimane e le cose tra i due andavano molto bene. Lady aumentava sempre di più gli ascolti e loro si sentivano molto vicini. Sangiovanni però era molto distratto alle lezione e Rudy ci mise poco ad accorgersene.
<<Sangio così non andiamo da nessuna parte>>
<<Sì, Rudy scusa>>
<<Che ti prende?>>
<<Nulla nulla, dai ora sono concentrato>> rispose Sangiovanni sfregandosi le mani.
<<Ma ora è finita la lezione>> gli fece notare Rudy.
<<Oh di già >> esclamò Sangiovanni guardando l'orologio sul muro che segnava due minuti prima della fine della lezione.
<<Cerca di prendere seriamente quello che stai facendo>> lo sgridò serio
<<Lo sto facendo>> sbottò il riccio
<<Non mi sembra. Sei venuto qui per la musica e hai appena perso una lezione che poteva esserti utile perché eri distratte. Manca sempre meno al serale, devi dimostrarmi che ci tieni>>
<<Ci tengo>> controbattè
<<Devi dimostrarmelo. È giusto che tu ti diverta, ma sei qui per altro. Non dimenticarlo, ne andrà del tuo percorso>> disse quest'ultima frase puntandogli il dito contro, per poi girarsi e uscire dalla sala.
Giovanni si mise le mani nei capelli, e scuotè la testa. Rudy aveva ragione, doveva rimanere più concentrato.
Tornò in hotel e Giulia lo aspettava a braccia aperte. Si baciarono, e le preoccupazioni di Sangiovanni volavano via. Quella ragazza non era una distrazione, era medicina pura per lui.
Poi si sottrassero dagli sguardi dei compagni per ritirarsi nella loro stanzetta. Lui si sentiva bene a stare su quel letto steso con lui, ma sentiva che fosse uno sbaglio starci, e forse doveva andare in sala canto. Lei gli accarezzava i capelli ma lo sentiva distante.
<<Gio va tutto bene?>>
<<Mmh si>>
<<Mmmh "si va bene" o mmmh "non va bene ma ti dico si"?>>chiese lei lasciandogli i capelli
<<Ho parlato con Rudy e devo lavorare di più>> rispose lui vago
<<Mannaggia- disse lei mordendosi il labbro- sono sicura che ce la farai>> concluse poi lasciandogli un bacio sul capo. Anche se non convinta della risposta che lui le aveva dato.
Ad interrompere quel momento di coccole un po' forzato fu lo squillo del cellulare di Sangio, che si trovava sul comodino di Giulia, la ragazza allungò il braccio, prese il cellulare e prima di passarlo al riccio lesse il nome del mittente di quella chiamata: Margherita.
Poi passando il cellulare a Sangiovanni lo guardò perplessa. Anche lui rimase sorpreso nel vedere quella chiamata.
<<Ti dispiace se rispondo?>>
<<Certo che no>> disse lei facendo spallucce. Lui si alzò dal letto e andò sul balcone.
Giulia da dentro, guardava il ragazzo camminare sul balcone e parlare per quasi mezz'ora con la sua ex ragazza. Sembrava a tratti sorridere e scherzare. Giulia sapeva che con Margherita erano amici, ma almeno pensava non così tanto da chiamarsi. Se era quello il motivo per cui aveva visto il ragazzo tanto distaccato?! Forse perché gli mancava l'ex e si era pentito di averla lasciata... erano questi i pensieri di Giulia.
Sul balcone intanto Sangio stava parlando con Margherita del più  e del meno e di come stessero andando le cose ad amici. L'ex ragazza aveva scoperto di Giulia, e si era congratulata con Sangio e molte educatamente gli aveva anche fatto i complimenti per "Lady". Sangio era felice che l'ex ragazza non l'avesse presa male, aveva in quei giorni pensato di chiamarla lui per vedere come stava. Non voleva farla soffrire, erano amici prima di tutto. Poi rientrò nella stanza dov'era Giulia e trovò la ragazza con il cellulare in mano.
<<Be' io vado a scrivere qualcosa>> esclamò Sangiovanni preoccupato per il discorso fatto da Rudy
<<Mh va bene >> rispose Giulia non alzando la testa dal cellulare. Lui le si avvicinò e le lascio un bacio sulla fronte, per poi andare in sala prove.
La ragazza intanto cercò di cacciarsi quel maledetto pensiero dalla testa.

Passarono un po' di ore prima che Sangiovanni rientrasse, i ragazzi in hotel avevano deciso di passare quella serata con i giochi da tavola fino a tardi. Giulia era riuscita a cacciare Margherita dalle sue preoccupazioni, anche se il rientro tardi di Giovanni non la tranquillizzava.
Appena rientrò il riccio, Giulia si buttò tra le sue braccia. Lui ricambiò l'abbraccio, ma la ballerina percepì nuovamente quella lontananza. Come se lui fosse in una bolla e non la lasciasse entrare.
<<Abbiamo deciso di giocare tutti insieme stasera e fare tardi!>> disse entusiasta Giulia, per nascondere le sue preoccupazioni
<<Che bello, ma io ho bisogno di riposo. Voi divertitevi>> rispose lui staccandosi da quel abbraccio per far spuntare un sorriso lieve sul suo volto.
Giulia lo guardò perplessa.
<<Vabbe allora mi vengo a riposare anche io con te, dai>> propose lei che voleva sentirlo più vicino
<<Nono, tranquilla. Non riuscirei a dormire bene. Tu divertiti con loro>> disse facendo cenno con la testa verso gli altri ragazzi in salotto.
<<Non dormi bene quando ci sono io?>> chiese lei ancora più sorpresa
<<Si che dormo bene, ma ho bisogno davvero di tante ore di sonno. Ti spiace se per una notte dormiamo ognuno nel proprio lettino?>>
<<Nono, va bene>> rispose lei fingendo un sorriso.
Dormivano sempre insieme e non sarebbe successo nulla se per una notte dormivano separati, ma la sensazione che lui le stesse mentendo la struggeva.

Passarono le ore e i ragazzi si divertirono molto a giocare. Prima di ritirarsi nelle loro stanze, uscirono tutti a fumarsi una sigaretta. Giulia invece ne approfittò per passare da Giovanni. Aprì lentamente la porta e lo trovò ancora sveglio. Era ancora una volta sconvolta dal millesimo comportamento strano di lui di quella giornata.
<<Menomale che dovevi riposare>> sbottò lei, stava cercando di trattenersi
<<Non riuscivo a prendere sonno>> rispose lui ancora freddo
<<Probabilmente stavi pensando a Margherita>> esclamò lei biascicando
<<Che vuoi dire?>>
<<Dimmelo tu>> disse sedendosi sul letto a fianco
<<No ora parli tu Giu. Non devo parlare sempre io. Che c'entra Margherita?>>
<<Non lo so. So solo che sei strano, molto strano e casualmente oggi ti è arrivata una chiamata dalla tua ex. Ho fatto 2+2>>  disse lei alzando il tono della voce, non si stava più trattenendo
<<Ma ti senti?>> chiese lui sconvolto, sedendosi comodo sul letto
<<Tu ti senti, Gio? Dopo una giornata di sole risposte secche e fredde e la chiamata della tua ex a cosa dovrei pensare?>>
<<Margherita mi ha chiamato per congratularsi per Lady, per chiedermi come stesse andando e per dirmi che era felice per me>> rispose lui girandosi dall'altro lato annoiato
<<E vista la sua gentilezza ti sono venuti i dubbi?!>> ormai Giulia era partita, stava andando fino in fondo a dire ciò che dubitava
<<Ma cosa stai dicendo! Ti rendi conto che sono quasi le 4 di mattina e stiamo facendo discorsi dell'altro mondo perché tu ti fai ste para?>>
<<Va bene hai ragione è colpa mia. Allora se non è per Margherita, qual è il tuo problema con me?>> chiese lei seccata e questa volta quasi urlando
<<Proprio questo Giu. Sono distratto a lezione, penso ad altro invece che alla musica. Sono qui per cantare e tu qui per ballare. E niente deve essere più importante, invece la situazione ci sta sfuggendo di mano. È notte tardi e invece di riposare stiamo a discutere di cazzate>>
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<Ti sembrano cazzate? Tu ti stai distraendo dalla musica per colpa mia?>> chiese lei quasi con le lacrime agli occhi, ma lui con quel buio non poteva vederle.
<<Anche Rudy l'ha notato. Non posso permettermi di distrarmi. Non ora a poco dal serale. Devo crescere con la mia musica>> esclamò il riccio mettendosi la testa tra le mani
<<E io devo crescere nella danza Gio - si fermò per trovare le parole giuste - me l'hai chiesto tu nella canzone, ora te lo chiedo io: cresciamo insieme?>> chiese lei in preda a una crisi di pianto.
Lui alzò il capo dalle mani e la guardò, il suo sguardo era addolcito ma comunque ancora distaccato. Lei aveva paura di essersi buttata troppo in fretta senza pensarci, e i secondi in cui lui non rispose non le sembravano altro che secondi interminabili di una caduta dove non sai se ad aspettarti ci sarà un materasso o il cemento. Quella era la sensazione e lei non aspettava altro che lui aprisse bocca.

Voglio sapere cosa ne pensateee

Ho una proposta sexy da farti- SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora