Ci piace giocare

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Quella sera sarebbe stata la registrazione della seconda puntata. Nella prima avevano visto l'uscita di Gaia ed Esa. Iniziavano gli addii. E questa cosa metteva solo più ansia e agitazione agli altri ragazzi. Avevano paura di lasciarsi, avevano paura che quella bolla attorno a loro che si era creata in quei 6 mesi stesse diventando sempre più piccola e prima o poi sarebbe scoppiata.

<<Io non c'arrivo alla prossima>> esclamò Giulia stesa sul divano, mentre Sam faceva stretching.

<<Ma che dici>> sbuffò l'amico

<<E' vero, guarda il livello degli altri. Sono oggettivamente inferiore>>

<<Lola, non dire cavolate. Almeno ne fai altre 8 puntate>>

<<Tra altre 8 è la finale scemino>>

<<Appunto>>

Lei scoppiò in una risata, come se quello che le avesse appena detto fosse una battuta.

<<Sono serio, non ti sottovalutare. Mai.>>

Giulia smise di ridere e si alzò per abbracciare il ballerino che era sempre stato così sincero e comprensivo con lei.

La loro amicizia era molto forte. Sam è come un fratello per la ballerina e lo stimava molto. Anche Sangiovanni aveva assistito piacevolmente a quest'amicizia. Stimava molto anche lui l'arte di Samuele, si stimavano reciprocamente.

Giulia, finito di abbracciare il ballerino, tornò in stanza. E per quanto Samuele l'avesse rassicurata. Doveva essere lei la prima a credere in se stessa. E ancora non riusciva.

Per cui decise di scrivere una lettera per la danza.

"Cara danza,
quello che abbiamo fatto fino ad adesso è magnifico. Siamo arrivate qui dentro con un filo che c'univa. Ma pian piano, giorno dopo giorno, grazie a te, grazie a me, il filo è diventato sempre più spesso. Dobbiamo ringraziare questa scuola per averci permesso di avvicinarci. Ma più che ogni altra cosa, io devo ringraziare te. Io ero in un angolino con i pugni chiusi e le spalle contro il muro. Mi sentivo debole, incapace di qualsiasi cosa. Ogni giorno era così, ogni mattina a scuola. Poi arrivava il pomeriggio e mi sentivo sollevata. Tutti i pesi, tutto quello che si creava la mattina quando ero con te sparivano. Proprio come succede ancora adesso. Ma ora ho paura, ho paura di quel che succederà tra di noi. Perché io non ti abbandonerò e neanche tu lo farai. Ma se questo percorso dovesse concludersi a breve, ci allontaneremmo, sarà inevitabile. Ed io ho paura, io vorrei puntare al meglio per noi. Il meglio è continuare questo percorso più a lungo possibile, ma non penso di esserne in grado. In molti credono in me, questo perché abbiamo esposto il nostro legame. Però io ancora non credo abbastanza in me, insieme abbiamo fatto grandi cose... ma non si tratta più di te, ora l'ultimo sforzo lo devo fare io. Cercando di credere in me stessa sempre di più. Grazie di essere stata la mia valvola di sfogo e di continuarlo ad essere. Ora cercherò io di portarti più lontano possibile in questo percorso"

Quando finì la lettera, aveva gli occhi lucidi. Emozionata per quel patto che aveva appena fatto alla danza, ma soprattutto a sé stessa.

Sangiovanni entrò nella stanza e la vide con quel quadernino in mano e la penna, mentre cercava di non darla vinta a quella lacrimuccia che insisteva nello scendere sulla sua guancia.
Le si avvicinò preoccupato e si sedette vicino.
Lei si strofinò gli occhi e abbozzò un sorriso.
<<Tutto bene?>> chiese accarezzandole i caprlli
<<Sisi>> rispose lei chiudendo il quadernino
<<Non sembra>>
<<Ma siii>> disse ridendo per sdrammatizzare.
<<Perché ancora ti chiudi quando si tratta di parlare con me?>>
<<Non è vero... non lo sto più facendo>>
<<Tranne ora>> fece notare lui
Lei alzò gli occhi al cielo.
<<Non voglio insistere. Parliamo d'altro>> disse lui alzandosi dal letto.
<<No va bene>> controbattè lei alzandosi dal letto e mettendosi di fronte a lui.
La guardò e lei abbassò la testa.
<<Ho paura, ho paura di dover lasciare presto questo posto. Di non arrivare neanche ad altre due puntata. Di lasciarti qui, di lasciare gli altri già. Di lasciare Maria e tutta questa casa>>ammise tutto d'un fiato, cercando di non scoppiare in lacrime.
Lui la abbracciò forte.
<<Io non credo affatto che uscirai tra due puntate. Ma non sono io a decidere le sorti di questo percorso e tutto può succedere. Meriti di arrivare fino alla fine e io lo so. Ma ora la scelta è soggettiva dei giudici. Dovresti pensare a continuare a godertela più che puoi. In modo che quando uscirai non avrai rimpianti, pensa solo a questo. Non preoccuparti di nient'altro. Abbi più fiducia in te... perché tutti crediamo in te, ma tu sei l'unica che dovresti e non lo fai. Solo in questo modo potrai dire che hai fatto tutto per restare più lungo>>
Lei lo strinse forte, perché le sue parole le avevano sempre fatto bene, in quel momento più che mai.

Nei giorni successivi rifletté sempre di più. E iniziò a credere in se stessa.
Puntata dopo puntata.

Nel mentre Sangiovanni aveva fatto uscire "Hype", il suo nuovo inedito. Ed era anche lui soddisfatto del suo percorso.

Finalmente entrambi avevano un po' di pace. Mancavano 4 puntate alla finale. Era stato molto difficile salutare alcuni di loro, ma bisognava continuare comunque.

Erano in quel momento sul loro letto che avevano unito quando era uscita Martina, Giulia era rimasta sola nella stanza e Sangio si era trasferito lì.
Lui la stava solleticando e lei rideva a squarciagola come al solito. Per lui era sempre bello sentirla ridire, quando erano insieme quella risata la sentiva spesso.
Poi prese lei il controllo e iniziò a soletticargli il naso con le sue dita.
E giocavano proprio come due bambini, che avevano sempre più voglia di passare tempo insieme.

Poi fu il momento della chiamata alle famiglie, Giulia chiamò il papà.
<<Ehiii>>
<<Tesoro>>
<<Papà come va?>>
<<Bene, voi?>>
<<Tutto bene Lolaa>> sentì un boato di voci. Riconobbe quella della mamma e della migliore amica che probabilmente era andata a casa lì proprio per quella chiamata.
<< Come sono stata ieri?>>
<<Bravissima come sempre, belle anche le canzoni di Sangio>>ormai la sua famiglia supportava anche quello che sapevano essere il suo fidanzato.
Lei rise, pensando al padre guardare le scene di lei e di Sangio che mandavano in onda.
Sangio si avvicinò a lei sorridendo.
<<Eccolo è qui con me ora>> disse lei passando il cellulare al ragazzo.
<<Ciaoo>> gridò lui nella cornetta del cellulare.
Risposero tutte le voci dall'altra parte e Giulia rise di nuovo.
Anche lei aveva conosciuto al famiglia di lui, erano stati tutti molto affettuosi con lei. Il padre era simpaticissimo e la mandava a salutare sempre tramite Sangio.

Poi chiusero la chiamata e lei abbracciò il ragazzo, i familiari le mancavano tantissimo. Se non fosse per loro lei avrebbe voluto restare dentro amici per sempre.
<<Manca poco>> disse lui baciandole la testa. Per poi passare le labbra.
Poi si ricordarono delle telecamere e si staccarono. Gli mancava anche il tocco più sensuale e senza paura di essere ripresi. Ma dovevano resistere anche per quello un altro po'.

Ho una proposta sexy da farti- SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora