Ma non rispondi perché lui ce l'hai di fianco

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Dopo la giornata di Ferragosto, Giulia e Roberto avevano deciso di restare per altri pochi giorni con i ragazzi. Se fosse stato per Giulia sarebbe rimasta con gli altri per la fine delle altre vacanze, ma ovviamente Roberto premeva per tornare il prima possibile a Roma.
Un giorno per lavoro la madre di Giulia si trovò nelle zone della casa dei ragazzi, chiamò allora la figlia per chiedere se poteva passare per il pranzo. E la ragazza, chiedendo prima agli amici, le rispose che le avrebbero fatto trovare un buon pasto.
Verso l'ora di pranzo i ragazzi apperecchiarono un posto in più per Susi. La adoravano tutti era una signora molto accomodante e spiritosa. Inoltre era affettuosa con tutti.
Qualche minuto prima che il timer della pasta suonasse, Susi si presentò davanti la porta. Giulia che non la vedeva solo da pochi giorni si fiondò tra le braccia della mamma.
Susi entrò e tutti i ragazzi furono molto affettuosi con lei. Stranamente quello che sembrava avere meno confidenza con la signora era Roberto, che si era sempre tenuto freddo con i genitori della ragazza. Forse anche perché non aveva avuto molto modo di conoscerli.
Sangiovanni invece si era trattenuto per un po' al piano di sopra, con l'intento di evitare l'imbarazzo. Solo che era ora di pranzo e doveva affrontare anche il possibile imbarazzo. Scese le scale e Susi era appena arrivata, i ragazzi erano intorno a lei che si stava guardando intorno. Forse in cerca di qualcuno, forse in cerca di qualcosa oppure semplicemente per perlustrare la stanza.
Susi trovò lo sguardo di Sangio appena a fine delle scale. Gli sorrise e lui ricambiò. Si avvicinava piano non sapeva se limitarsi ad un "ciao" o stringerle la mano o addirittura lasciarle dei baci sulle guance. Se fosse stato per lui sarebbe corso ad abbracciarla. Il supporto che Susi, e in realtà anche Carlo, avevano dato a Sangio per lui era importantissimo. Per i primi mesi dopo la rottura con Giulia, Susi e Sangio ogni tanto si chattavano per assicurarsi che l'altro stesse bene. Sangio addirittura la vide anche ad alcuni concerti a Roma. Tutte queste cose lo spingevano ad andare abbracciare Susi, ma d'altra parte c'era troppo imbarazzo. Non sapeva se Susi col tempo aveva accumulato del rancore nei suoi confronti oppure se in presenza del nuovo genero fosse meglio evitare. Ci pensò così tanto che alla fine fu Susi ad allargare le braccia verso di lui. Sangio si avvicinò velocemente e l'abbracciò.
<<Come stai?>> sussurrò l'ex suocera all'orecchio del ragazzo
<<Tiriamo avanti, tu e Carlo?>>
<<Tutto bene. Quanto mi fa piacere vederti>>
I due si staccarono dall'abbraccio. Roberto guardava intorno facendo finta di nulla, mente Giulia sorrideva alla vista di quel abbraccio.
Poi si misero tutti a tavola.
<<Vi state divertendo in zona di mare?>> chiese Susi mentre pranzavano
<<Molto!>> rispose Martina
<<Che belle queste vacanze che fate tutti insieme è bello che il rapporto sia rimasto>>
<<Si ma si era capito già dentro la casetta che quello che abbiamo creato era destinato a rimanere>> rispose Sam e Susi annuì
<<Sangio come stanno i tuoi?>>
<<Bene, grazie, sono in vacanza con mio fratello la quasi moglie, mia sorella, la piccolina e mio cognato>>
<<Uh Albe sta per sposarsi?>> chiese Susi
<<Sisi, dopo tanti anni di convivenza hanno deciso di sposarsi il prossimo anno a Marzo>>
<<Sono felice per loro, portamici le mie congratulazioni. Anche se con tua mamma ci sentiamo ogni tanto>>
<<Con Lidia vi sentite?>> chiese Giulia sconvolta
<<Si ogni tanto capita che ci rispondiamo agli stati whatsapp>>
Sangio si mise a ridere.
<<Parlate anche se non avete più argomenti?>> chiese Roberto come se fosse infastidito da questa cosa.
<<Oh argomenti ne abbiamo. Qualche settimana fa lei ha postato una foto di Virginia e io le ho risposto. Poi abbiamo parlato della famiglia>>
<<I rapporti dopo la rottura sono rimasti buonissimi>> notò Roberto
<<Ottimi. Nessuno ha fatto un torto a nessuno, quindi perché non sarebbere dovuti rimanere tali>>
Roberto in un primo momento annuì poi non ce la fece proprio a non controbattere
<<E pensare che i miei neanche li avete conosciuti>> aggiunse Roberto guardando però Giulia.
Calò il silenzio.
<<Susi e ora hai finito con lavoro che dovevi fare qui in zona?>> cambiò discorso Rosa
<<Sì, erano delle firme da mettere sulle carte solo che potevo venire solo io>>
<<Quindi ti avremo solo oggi con noi>> disse Dennis
Lei annuì.
<<Roberto i genitori di Sangio li abbiamo conosciuti ufficialmente dopo 5 mesi che lui e Giulia stavano insieme. Tu e Giulia avete fatto 5 mesi poco tempo fa, ci sarà il modo di conoscerli>> ritornò Susi al discorso per chiari
<<Se io e Giulia non ci lasciamo prima>> un'altra battuta infelice
<<Perché dovreste?!>> rispose Susi
<<Oh non so, tua figlia è strana. Magari le prende qualche schizzo>> questa fu molto infelice. Giulia aveva sofferto per la sua unicità, perché la gente a volte la considerava strana. Era una ferita che era riuscita a far guarire nel tempo ma con quella battuta riaffiorarono brutti pensieri.
<<Se la sua stranezza non la trovi meravigliosa perché non ti fai da parte?>> chiese Sangio spiazzando tutti
<<Farmi da parte per lasciare il posto a te? Ti piacerebbe connard >> lo disse in francese per non far cogliere la parola ai presenti sulla tavola
<<Basta!>> li fermò Giulia che aveva colto il termine.
Il resto del pranzo passò in quasi totale silenzio. Ogni tanto Rosa, Dennis o Martina provavano ad aprire un discorso ma senza ricevere risposta dai due litiganti o da Giulia che si rinchiuse nel suo silenzio assordante per tutto il pomeriggio. Fece una tregua solo nel momento in cui dovette salutare la mamma. Un po' tutti con il saluto di Susi fecero una tregua.
<<Giulia, scusa forse...>> provò a dire Roberto alla ragazza mentre erano seduti sul divano a guardare un film con gli altri.
Giulia lo ignorò non le interessava quello che stava per dirle.
Poi il film finì
<<Ragazzi posso chiedervi di lasciare me, Giulia e Giovanni da soli>> chiese Roberto quando furono finiti i commenti sul film.
I ragazzi fecero per alzarsi.
<<La discussione la siete riuscite a fare davanti a tutti quindi non vedo il motivo per cui se ne debbano andare. Anzi anche loro meritano delle scuse>> disse Giulia fermando i ragazzi che si stavano alzando
<<Magari volete chiarire prima tra di voi, tranquilli>> provò a dire Claudia
<<Sedetevi>> suonò quasi come un ordine quello di Giulia e arrabbiata com'era nessuno si permise di disobbedirla.
<<Va bene. Allora, scusate il tono. E le solite battute infelici che faccio. E scusate se ho reso tutta la giornata imbarazzante. Sangio penso tu abbia capito che non mi stai particolarmente simpatico, penso che la cosa sia reciproca. Ma anche per questa antipatia reciproca la mia uscita di oggi è stata molto scorretta. Solo che penso che tu ti sia intromesso un po' oltre i limiti. Giulia, lo sai che apprezzo tutto di te. Non m'interessa la perfezione. La battuta che ho fatto è stata sbagliata nelle parole che ho usato ma non intendevo dire quel che ho detto>> si scusò con i presenti Roberto.
Sangiovanni fece per parlare ma Giulia lo precedette.
<<Il tuo continuo press. La tua continua rivalità verso Sangio. Le tue uscite che non riesci mai a moderare. Il fatto di rivolgerti a mia madre in questo modo un giorno cambierà?>> chiese diretta Giulia senza interessarsi degli altri presenti
<<Però a lui non dici nulla. Questa cosa che s'intromette tra di noi>>
<<Lui non è il mio ragazzo, non più. Lo guardo male quando se ne esce in certi modi ma non deve più dare conto a me. Che te ne frega se s'intromette! Se le cose andassero bene tra noi due non t'interesserebbe la sua intromissione>>
<<Mi preoccupa la sua presenza. Ha tanto potere su di te lo so>> rispose Roberto
<<Se quello che dici è vero resta il fatto che il problema comunque sia tra noi due. Se basta un soffio di vento per far crollare questa cosa>> rispose Giulia
<<Partiamo dal capire una cosa: quel che dico è vero?>> chiese Roberto provocante.
Giulia rimase spiazzata non sapeva come aggirare quella domanda.
<<Scusate, se posso parlare... Scusa Roberto se ti sono sembrato provocante a volte. Mi farò da parte, davvero. Non voglio essere la causa d'infelicità di qualcuno. Detto questo tranquillo per prima, succede. Ma non succederà più davvero. Mi tiro fuori da tutto questo. Scusami Giulia, veramente. Io ti ho già fatto stare male abbastanza. Penso che chiarito questo la conversazione non riguardi più noi altri ma voi due. Vi lasciamo soli>> disse Sangiovanni con uno sguardo in parte perso
<<Tranquilli andiamo noi di sopra>> intervenne Giulia alzandosi e salendo le scale seguita da Roberto.
Arrivati in camera la discussione continuò.
<<Giulia perfavore dimmi quello che pensi>> le chiese Roberto
<<Penso che non ci sia più nessuna cosa che ci faccia stare bene insieme>> rispose lei sincera
<<Ma una minima cosa ci deve pur essere>> rispose Roberto
<<Trovamela Rob, trovami qualcosa>>
<<Je t'aime>> provò a rispondere con la romancità che inizialmente avevano a Parigi.
<<Non basta, purtroppo>> rispose Giulia con le lacrime agli occhi
<<Tu non mi ami?>> chiese lui
<<Non è questo. Discutiamo in continuazione, non troviamo un punto d'accordo da mesi. Non ci vanno bene le cose dell'altro. Non funziona tra di noi>>
<<Possiamo continuarlo tra poco questo discorso?>> la supplicò Roberto estendendosi sul letto, Giulia gli si sedette vicino e si tennero la mano.
Ad un certo punto il cellulare di Giulia squillò  "Sanjuan" (non aveva mai modificato il contatto in rubrica) lei rifiutò senza pensarci. In quel momento era con Roberto.
Poco dopo quando Roberto si prese il tempo che gli serviva decise di riprendere il discorso.
<<Perché non me l'hai detto prima Giu? A quanto ho capito è una cosa che va avanti da un po'>> chiese Roberto
Giulia fece un sospiro, erano in un momento di sincerità non sapeva se dirgli qualcosa o tenersi tutto per sé.
<<Perché mi sentivo in colpa...>> rispose poi
<<In colpa per cosa?>> Roberto la guardò negli occhi, aveva paura di aver capito.
Giulia abbassò lo sguardo una lacrime le rigò il viso.
Roberto si fiondò sulla valigia, ci scaraventò dentro le poche cose che aveva tolto da quando erano arrivato.
<<Robe...>> provò a dire Giulia
<<Lo sapevo, Giu. Sono stato uno stupido a pensare che non sarebbe successo>>
<Io... non... non...>> singhiozzava
<<Lascia stare Giu. Bonne vie>> disse e uscì dalla stanza sbattendo la porta.
Giulia non ebbe la forza di seguirlo si piegò sul pavimento e pianse.
Roberto passò davanti agli altri ragazzi trascinandosi la valigia e dirigendosi verso l'uscita, nel tragitto si trovò Sangio davanti.
<<Che succede?>> gli chiese il riccio e
Roberto gli tirò direttamente un pugno dritto in faccia. Sangio si mise le mani sul punto appena colpito dal ragazzo.
<<Bâtard>> esclamò Roberto lasciandolo in quel modo e uscendo dalla casa senza tornare indietro.
Il naso di Sangiovanni sanguinava, gli amici gli portarono subito del ghiaccio e controllavano la ferita.
Martina e Rosa si diressero subito da Giulia. La trovarono accasciata a terra con un mare di lacrime intorno. Non riusciva a smettere. Le ragazze si ci misero affianco e provarono a consolarla.
<<Sono una stupida egoista>> ripeteva lei in continuazione
<<Giulia, ci sono certi errori che capitano a tutti. Tra te e Sangio c'era qualcosa di sospeso e lo siete riusciti a capire. Poi sei stata sincera con Roberto, cosa che non tutte avrebbero fatto al tuo posto. Non ti fare mangiare dai rimorsi. Poi le cose con Roberto non andavano bene, non che sia una giustificazione però non puoi ridurti così. Roberto la sua vendetta l'ha avuta con il pugno che ha sferrato a Sangio>>
la consolò Martina
<<Gli ha tirato un pugno?>>chiese Giulia preoccupata
Rosa annuì.
<<Si è fatto male?>> chiese Giulia e prima che le due ragazze riuscirono a rispondere qualcuno bussò.
<<Avanti>> disse Martina.
Era Sangio con il ghiaccio sul naso.
<<Ecco ora puoi chiederlo a lui>> disse Rosa alzandosi, seguita da Martina per lasciare i due da soli.
Sangio si avvicinò alla ragazza e si sedette sul pavimento affianco a lei. Restarono pochi secondi in silenzio.
<<Ti sei fatto male?>> chiese Giulia mentre si asciugava le lacrime
<<Sono uno duro io eh>> scherzò Sangio e la ragazza si limitò a far un sorrisino forzato.
<<Ti sei fatta male, tu?>> chiese Sangio
<<Abbastanza>> disse Giulia. Si riferivano ad un dolore non visibile.
<<È colpa mia>> disse Sangio
<<No Sangio, eravamo in due. Te l'ho già detto>> disse
<<Ti sei pentita?>> chiese lui
<<È troppo tardi per pentirsi>> rispose lei
<<Io ti starò affianco>> le assicurò il riccio.
<<A proposito di questo. Io non voglio. Non voglio che tu pensi che ora che Roberto... allora significa che noi due...
Per nulla. Io e te no. Non esiste, non possiamo. Ho bisogno di stare sola sentimentalmente e riflettere sulle mie azioni>> disse Giulia in modo da evitare fraintendimenti.
<<Accetterò qualsiasi tua decisione compresa questa>> rispose sangio comprensivo.
<<Scusa se c'hai rimesso un pugno>> disse lei.
Sangio si alzò dal pavimento.
<<Quando vuoi, se per stare bene devo prendere un pugno, soffrirò per l'osso rotto>> e detto questo lasciò la stanza e Giulia sola nei suoi pensieri

Non ho ricontrollato il testo spero vi piaccia e non ci siano errori . Fatemi sapere cosa ne pensate, lo so che vi sto tenendo sulle spine ma sono sicura che l'attesa renderà più bello il finale.

Ho una proposta sexy da farti- SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora