Sei così bambina, ed io così maturo

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Giulia era in bilico, da una parte Sangio che quella sera aveva visto così debole come non si era mai mostrato a lei. Dall'altra il ballerino, con lui non rischiava di soffrire. Era stato così comprensivo quella sera, era gentile, dolce.
E se fosse stata una scelta sua, Giulia non c'avrebbe pensato due volte prima di buttarsi nelle braccia di Sebastian.
Il problema è che non era sua la scelta e per quanto lo negasse quando era vicina a Sangiovanni le tremavano le gambe, aveva l'adrenalina. Sentiva bollicine. Così le aveva descritte all'amica Rosa, che successivamente l'aveva corretta dicendo che erano "farfalle".
<<Non sono farfalle! Quello è quando sei innamorata. Io non sono innamorata di Sangiovanni, con lui sento il pericolo, il rischio... ecco perché ci sono bollicine>> la ricorresse Giulia
<<Allora con Sebastian senti le farfalline?>> chiese Rosa
<<No con lui...>>
<<Con lui non sente proprio niente>> la scherzò Sam che fino ad allora aveva ascoltato, seduto sul letto in silenzio, la conversazione tra le due amiche.
Rosa rise ed anche a Giulia scappò una risata.
<<Allora la scelta è ovvia, Lola> riprese Rosa
<<No, non lo è. Sebastian mi fa sentire tranquilla>>
<<E a te cosa piace di più Lola, il pericolo o la tranquillità?>> chiese Sam questa volta serio.
<<Questo è il punto, non riesco a capirlo>>
<<Scusami Giu, ma con Sangio c'hai già provato e non è andata. Ora lascia la possibilità di provarci anche a Sebastian. Magari lui ti sorprenderà>> concluse Rosa, fiera di aver trovato una soluzione al problema.
Giulia non era molto convinta ma probabilmente l'amica aveva ragione. Sangiovanni aveva già avuto la sua occasione e non l'aveva sfruttata, forse ora era il turno di Sebastian.

Qualche ora più tardi, in un'altra stanza  Giovanni pensava a Giulia. A quanto lei fosse stata meravigliosa quella sera ad aiutarlo e a restare affianco a lui finché ne aveva avuto bisogno. Il rimorso di non aver sfruttato l'occasione quando l'aveva avuta lo stava divorando. Ora c'era Sebastian, ed era più che giusto che ora Giulia volesse lui. Era un bravo ragazzo, non l'avrebbe fatta soffrire come faceva lui. Questi pensieri facevano onore a Sangiovanni, se non fosse stato per il fatto che dall'altra parte lui stesse morendo di gelosia al solo pensiero di una serata da soli di Giulia e il ballerino. Si era dovuto abituare all'idea già la settimana prima, ma alla fine la cena era saltata proprio per colpa sua. Ma non poteva far saltare ogni appuntamento, Giulia non se lo meritava.
Non riuscì proprio a prendere sonno, uscì dalla stanza per prendere un bicchiere d'acqua e la trovò sola seduta sul divano.
Erano loro i due che soffrivano più d'insonnia nella casa, infatti quello non era il loro primo incontro casuale mentre gli altri dormivano.
Lei alzò il capo appena sentì la porta aprirsi.
<<Ehi>> lo salutò, lui le sorrise e le si mise vicino
<<Come va?>> le chiese con imbarazzo
<<Bene bene, tranne per il fatto che non riesco a prendere sonno. Tu stai meglio?>>
<<Sisi, anzi ti devo ancora ringraziare per l'altra sera>> rispose lui grato
<<No, non devi. Sono questo che fanno gli amici>> rispose lei sorridendo.
Se da un lato era deluso perché non voleva che fossero solo amici, dall'altro era molto felice che non lo avesse descritto come un coinquilino.
<<Ma non eravamo coinquilini?>> chiese scherzando
<<Se vuoi non più. Mi fa piacere esserti amica come sono agli altri. È una via di mezzo, sempre se riusciamo>> rispose lei sicura
<<Se riusciamo ad evitare che scatti il bacio>> aveva voglia di stuzzicarla
<<Non rischiamo sicuro, non sfioravamo il bacio neanche quando eravamo poco di più che amici, figurati da amici>> rispose lei spegnendolo
Aveva ragione lei, quando avevano iniziato un qualcosa lui si era sempre sottratto ed aveva evitato situazioni in cui sarebbero potuti scattare baci.
<<Sebastian si è arrabbiato, l'altra sera?>> chiese lui per cambiare discorso
<<No, anzi, è stato lui a dirmi di risalire>>
<<E quindi per colpa via avete annullato la cena>> a dirlo davanti a lei voleva sembrare orgoglioso di quello che aveva fatto
<<No, l'abbiamo semplicemente rimandata>> lei non voleva dargli questa soddisfazione.
Lui rimase impietrito, magari a breve sarebbero usciti e lui ancora non lo aveva accettato.
<<È un appuntamento?>> aveva bisogno di saperlo, non voleva rinfilato la scusa della semplice cena in cui dovevano parlare della coreografia
<<Io... penso di sì >>
<<Non c'hai messo molto a dimenticarti di me>> la sua voleva risultare una semplice battuta anche se infondo forse lo pensava realmente.
<<Me ne vuoi fare una colpa?>> chiese lei quasi stupita da quella sua uscita
<<No, hai ragione>> lui abbassò la testa pensando a quanto l'aveva fatta soffrire.
<<Senti Sangio da amici, sono proprio questi tipi di discorsi sul passato che  vorrei evitare>> chiarì lei
<<Va bene, comunque davvero sono felice se tu sei felice>> sorrise lui.
Poco dopo, si misero a scherzare e a ridere su altro. Poi lei si alzò dal divano lasciando un bacio sulla guancia di Sangio e andando a dormire.

Ho una proposta sexy da farti- SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora