[(T/n)]
Quello era stato il nostro primo vero bacio diretto, il primo di molti altri ma non scendiamo nei dettagli o moriremmo tutti di diabete istantaneo.
Quello che mi si parava davanti agli occhi era una vista mai percepita, un paesaggio sconosciuto e pieno di meraviglie e mistero.
Incredibile come il suo viso sembrasse angelico nonostante fosse apparentemente un ragazzo normale.
Era quello che più mi affascinava e che invidiavo segretamente al punto da mettere il broncio una volta che ci fummo separati definitivamente.K: "Che hai? Sei rimasta abbagliata dal mio avvenente aspetto?"
(T/n): "Credo che la parola giusta sia TERRIFICANTE aspetto, caro"
Non potei trattenere quel tono da divah (oikawa reference... no... aspè, sto sbagliando anime) che mi caratterizzava tutte le volte che parlavo di queste cose.
(T/n): "Dovresti vedere la tua pelle, è cosí disidratata! E poi hai le occhiaie"
K: "Da quando fai l'estetista?"
A quel punto, la mia mente non potė fare a meno di immaginare un Kakashi Hatake seduto su una poltroncina di un salone di bellezza, con una maschera per la pelle addosso e un paio di cetriolini sugli occhi, i capelli intrecciati con dei bigodini e, a completare il tutto, io che gli mettevo lo smalto alle unghie.
Risi un po' a quelle immagini e lui mi guardò di traverso, come se mi avesse letto nel pensiero.
K: "Hai appena fatto un pensiero ridicolo su di me, non è vero?"
(T/n): "Eeeh già"
Ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere come degli scemi, affacciandoci sulla terrazza e guardando il tramonto.
(T/n): "Sembri una foca quando ridi"
K: "Pensa per te e i tuoi ultrasuoni"
Gli diedi una gomitata.
Solo io posso prendere in giro lui, sennò dove sta il divertimento?Un rumore e poi due...
Li sentivo chiaramente i passi e le portiere delle loro auto sbattere con furia e fretta.
Il mio cuore si immobilizzò e per un attimo sentii il pavimento mancare, ma poi mi dissi "non può essere, saranno Sasuke, Sakura e Naruto" cercando di tranquillizzarmi.Mi ero quasi convinta che fosse cosí e che fossimo al sicuro come sempre quando mi girai verso Kakashi e lo vidi completamente bianco in viso.
Era come un fantasma mentre quei pugni che, senza averli mai visti, già mi sembravano enormi, battevano con rabbia la porta.???: "HATAKE, APRI LA PORTA"
Una prima voce, che sembrava giovane da quello che potevo sentire, avvisò Kakashi della loro presenza e lui non perse tempo a coprirsi il volto con la maschera di stoffa blu.
Mi afferrò la mano.K: "(T/n), i-io..."
La sua voce tremava incontrollata.
Non sapevo quello che mi volesse dire ma già potevo immaginare che stesse pianificando di dirmi di scappare e lasciarlo a combattere quella guerra da solo.
Non potevo lasciarlo!
Mi ero innamorata di un uomo buono, un uomo incolpato ingiustamente da persone che si ritengono la giustizia e altri che pensano solo al denaro.
Nessuno pensa ad un'altra prospettiva?
Perchè si è sempre cosí rigidi nel giudicare una persona?
Avete mai pensato che magari quelli che sbagliano siete proprio voi?
Nessuno ha provato a capire Kakashi, e se non fosse stato per quel nostro strano incontro, anch'io lo avrei giudicato come una testa di cazzo, lo ammetto, per questo voglio rimediare e aiutarlo fino alla fine.(T/n): "Non dire niente! Vengo con te e nulla mi farà cambiare idea! Ti seguirò ovunque e non ho scelta! Se devo morire, morirò og-"
K: "Non dire stronzate! Non permetterò che ti tocchino, solo... sei pronta per quello che succederà?"
Annuii con la testa.
K: "Bene, ascoltami, non possiamo usare l'entrata principale e avranno messo di sicuro qualcuno a sorvegliare le altre uscite..."
Parlava velocemente, nemmeno fosse un tenente in guerra che spiegava il suo piano ai soldati.
K: "L'unico modo per uscire è-"
(T/n): "-calarci da qui"
Conclusi io per lui, facendogli capire che non avevo paura e che lo avrei seguito d'ovunque andasse.
Mi guardò intensamente.???: "HATAKE!"
Solo il pronunciare di quel nome me lo fece riconoscere.
Quella era la voce che parlava al telefono ogni volta, quella che sembrava fredda e agghiacciante al di là del dispositivo, ma che scoprii essere fredda naturalmente, anche nella realtà materiale.I suoi occhi scintillarono e poi si girò verso il davanzale.
Mi affacciai anch'io...
Per grazia ricevuta, la distanza tra noi e il suolo, non era spaventosa, anzi, era fattibile tanto da non perderci le gambe nel salto e nell'impatto a terra.
Certo dovevo fare attenzione ad atterrare bene o ciao ciao caviglie.Mi guardò e poi saltò di sotto producendo un tonfo poco udibile per via dell'erba alta e folta che attutiva un poco la caduta; questo era un altro fatto rincuorante, ma io mi stavo cagando in mano ugualmente.
Lui aprí le braccia con viso preoccupato.
Sembrava più in pensiero per la mia vita che per la sua, guardandolo bene lo si poteva notare e ciò mi strinse il cuore dall'emozione.
Forse questo mi diede lo slancio in avanti che mi occorreva per saltare.Appena il pavimento mancò da sotto i piedi la mia mente tornò lucida...
CHE CAZZO AVEVO FATTO SCUSA?!
ERO SALTATA GIU' DA UN FOTTUTO BALCONE SOLO PERCHE' MR. BEL FACCINO MI GUARDAVA CON GLI OCCHI DA CUCCIOLOTTO IMPAURITO?!
Io mi fumo le canne e non me ne accorgo nemmeno, questo spiega il fatto che io sia rincoglionita a livelli da Guinness dei Primati.Quel momento di sclero interiore morí nel momento in cui due braccia mi strinsero forte in un abbraccio pieno di calore.
K: "Ci sei?"
Annuii stringendomi a lui ma poi iniziammo a correre come fanno i nipoti quando devono scappare dalla nonna che li vuole far mangiare la stessa quantità di cibo che mangiano le elefantesse in calore, e loro ovviamente non vogliono morire per overdosi di pollo arrosto ma, ok basta, sto divagando...
Come avevamo iniziato, ci fermammo con il fiatone, ma la corsa non era del tutto finita, perchè qualcuno prima o poi ci avrebbe visto e noi dovevamo riuscire a scappare prima che ciò accadesse o addio nonne, addio pollo arrosto, addio elefantesse in calore e, cosa non meno importante, addio mondo.
K: "Sei pronta?"
(T/n): "Sono nata pronta!"
K: "Non sei fantasiosa, rubi anche le frasi dai film, fai pena"
(T/n): "Non giudicarmi e muoviti o ti friggono le chiappe questi quá"
K: "Più che altro mi fanno diventare SpongeBob a forza di spararmi"
(T/n): "Ti voglio vedere a suonare la musichetta con il naso!"
Ci sorridemmo.
La nostra avventura stava per farsi più pericolosa e l'avremmo affrontata.
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CRIMINAL
Fanfiction[Kakashixreader] Ognuno di noi è una Luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. (T/n) tuo nome (T/c) tuo cognome (C/c) colore capelli (C/o) colore occhi... All'inizio può sembrare una cosa seria ma questa storia di serio non ha nulla :)