[Kakashi]
Dopo quel bacio non successe più nulla degno di nota ed io non seppi cosa fare.
Mi aveva lasciato spiazzato e con mille speranze ed idee per la testa ma, da parte di (t/n) non c'era reazione.Quel giorno era andata a riposare, rigorosamente, con il gatto Neko.
Io ero rimasto imbambolato come un salame in mezzo alla sala, il viso a fuoco ed un odio profondo verso quel pezzo di stoffa che mi copriva il volto.
Volevo mostrarmi a lei, mi fidavo, ma evidentemente ancora non mi sentivo pronto; c'era una parte di me che mi tratteneva, mi diceva che non potevo far sapere la mia identità a nessuno.Comunque sia presi a saltellare per tutta la stanza, non curandomi di star buttando all'aria qualunque cosa.
Alla faccia tua gattaccio del malaugurio, ho vinto io!
Mi ha baciato, anche se indirettamente, e già è abbastanza per il mio cuore.Ripensandoci però è stato quel gatto ad aiutarmi, più di qualunque altra cosa.
Non è vero che lo odiavo, c'era tipo un rapporto di rivalità, amore e odio mescolati assieme, nè più di uno, nè più dell'altro, tutti e due della stessa quantità (anche se questo l'ho deciso tre secondi fa ma vabbè comunque sia non lo odio dal profondo del cuore).Decisi che lo avrei ringraziato con una dose extra di croccantini.
Nei giorni passati avevo avuto la tentazione di avvelenerli e far passare il tutto per un incidente, ma poi mi sono detto "no Kakashi, non puoi abbassarti a questo livello" ed ho lasciato stare, anche se, l'idea, ancora mi attraeva particolarmente.Quel giorno ero andato a dormire con il sorriso sulle labbra, finalmente sereno e con il mio sogno realizzato, peccato che la settimana seguente fu come se nulla fosse successo tra di noi.
Lei continuava a prendersi cura del gattino, ma non troppo, per farmi capire che potevo stare con lei quanto volevo e che non aveva intenzione di ignorare la mia esistenza.
Cosí i nostri giorni passavano come sempre, andava a fare la spesa qualche volta e abbiamo anche provato a fare una torta, fallendo amaramente.Non potevamo fare molto segregati in casa, ma a volte andavamo nel giardino magnifico del retro, che a lei piaceva tanto e guardavamo il cielo o facevamo pic-nick sotto il caldo sole estivo.
Ora che questi si faceva sentire, avevo dovuto prestare a (t/n) dei vestiti più leggeri, delle canotte e dei pantaloncini, che sottolineavano di più le sue forme.
Potrei sembrare pervertito, e lo sono, ma quella era solo genuina attrazione che provavo grazie all'amore nei confronti di lei.
Non è normale essere attratti da chi si ama con tutto se stesso?Non trovavo il coraggio di dirglielo e quindi mi limitavo ad osservarla ridere, raccogliersi i capelli, guardare le nuvole e godermi quei pochi baci che mi posava sulle guance ogni sera.
Neko, a volte, si metteva nel suo grembo quando stavamo stesi sull'erba ed io non reagivo più come un tempo.
Avevo capito che ero stato uno sciocco a pensare che un gatto potesse portarmi via le sue attenzioni, era solo egoismo il mio e non accettavo il fatto che lei potesse provare affetto verso chiunque che non fossi io ed io soltanto.
Non era la prima volta che capitava; era successa la stessa cosa anche con Sasuke, insomma, dovevo capire da solo che era normale che due amici si riabbracciassero dopo tanto tempo.Un po' mi vergognavo di me stesso, ma quando lei mi sorrideva tutto passava come una folata di vento improvvisa, che prima c'è e poi non più, e mi tranquillizzava come una medicina.
..............................
Mi svegliai la domenica mattina per colpa di un'esclamazione da parte di lei, acuta e spaventata.
Corsi immediatamente al piano inferiore, preoccupato da morire.
Oddio si è tagliata con qualcosa?
Ha battuto la testa?
E' entrato qualcuno in casa?!
Le peggio possibilità si facevano forma nella mia testa ma mi tranquillizzai quando vedi che andava tutto bene.
L'unica domanda era: perchè (t/n) stava piangendo inginocchiata davanti alla ciotola di Neko?Mi avvicinai di corsa.
K: "Cosa è successo?"
La guardai interrogativo mentre mi sedevo accanto a lei.
(T/n): "N-n-neko, è-è.. WHAAAA"
Scoppiò a piangere peggio di prima e le battei una mano sulla schiena sussurrando parole di incoraggiamento ed invitandola a parlare una lingua comprensibile al mio cervello, che ancora non conosceva le lingue segrete delle donne.
(T/n): "N-neko se nè andato!"
Esclamò con le lacrime agli occhi fissando intensamente la ciotolina, come se questo li riportasse indietro.
Festeggiai mentalmente ma fui bravo a nascondere la mia malvagia gioia.K: "Che peccato! Mi piange il cuore!"
No, ok, faccio schifo a recitare la parte del bravo ragazzo.
Infatti lei mi guardò assassina.(T/n): "COSA HAI FATTO A NEKO?! PARLA O TI DENUNCIO ALLA POLIZIA IMMEDIATAMENTE E NON TI VENGO NEMMENO A TROVARE IN CARCERE LASCIANDOTI DA SOLO CON IL TUO PANE, LA TUA ACQUA SPORCA E QUELL'UBRIACONE DEL TUO COMPAGNO DI CELLA CHE TI RITROVERAI E NON FARAI ALTRO CHE RIGIRARTI I POLLICI PER TUTTA LA GIORNATA TUTTE LE GIORNATE PER LA NOIA CHE PERVADERA' IL TUO CORPO CONSUMANDOLO GIORNO DOPO GIORNO E LASCIANDOTI MARCIRE TRA QUATTRO MURA INCROSTATE DI CALCARE E DALLE SCORREGGE DEL TUO INQUILINO!"
Urlò senza nemmeno riprendere fiato un secondo, occhi di fuoco, mentre i miei erano sgranati per la fifa.
K: "G-giuro che non ho fatto niente, non l'ho avvelenato e non mi sono sbarazzato del suo cadavere buttandolo in mezzo ai cespugli"
(T/n): "COSA HAI FATTO?!"
K: "N-non ho fatto niente! Volevo farlo ma non l'ho fatto, giuro sulla mia dignità!"
(T/n): "Sempre se ne hai una"
Sembrava credermi ma lo shock della sparizione non sembrava essere svanito.
(T/n): "WHAAAA MI MANCAAAA"
Pianse a dismisura versando lacrime disperate.
K: "Magari è tornato dal suo padrone o a trovato una bella gattina, vedrai che starà bene, non fare cosí"
Gli tirai una pacca sulla spalla, ma lei non accennava a tranquillizzarsi.
(T/n): "ERA IL MIO MIGLIORE AMICOOOO, PERCHEEEEEE'"
K: "Sul serio?! Quel gatto era il tuo migliore amico?!"
Chiesi alterato.
Dal momento che non ero il suo ragazzo pensavo che mi considerasse almeno il suo migliore amico, ma evidentemente quel gatto mi aveva superato anche in questo.
Questo pensavo prima che lei mi tirasse in un abbraccio affettuoso.(T/n): "N-non devi essere geloso..." disse ancora scossa dalle lacrime "tu sei molto più di questo, sei come un fratello per me e ti voglio bene"
.....E fu in quel momento che capii quanto la friendzone facesse male....
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CRIMINAL
أدب الهواة[Kakashixreader] Ognuno di noi è una Luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. (T/n) tuo nome (T/c) tuo cognome (C/c) colore capelli (C/o) colore occhi... All'inizio può sembrare una cosa seria ma questa storia di serio non ha nulla :)