(revisionato)
Sono davanti all'entrata della classe, e Violet è già lì.
"Buongiorno Harry!" Lei mi accoglie sempre con un sorriso, non importa quanto brutta la sua giornata possa essere.
"'Giorno."
Stiamo seduti, la professoressa dovrebbe arrivare in pochi minuti.
"A che punto sei con lo studio? L'esame della prossima settimana lo temo come non mai." Violet, prendendo il quaderno degli appunti dalla sua borsa.
"Come ben sai ho molto tempo da dedicare a me stesso, quindi abbastanza bene." Rispondo, lei ridacchia.
"A volte mi dimentico di quanto tu possa essere malato, secondo me te la giochi a tuo favore questa situazione." Lei stringendo gli occhi, con fare investigativo.
Il fatto che lei si senta libera di scherzare con me, mi fa sentire decisamente meno strano di quanto gli altri mi facciano sentire. Mi fa stare bene, e mi fa sentire normale, perché alla fine dei conti, sono una persona anche io.
Rido in risposta, mal ei mi pone già un'altra domanda.
„So che non è, ma questa sera c'è una festa a cui andrò, ti va di venire con me?"
"Ovviamente no."
"Perché no? Devi uscire da questa mentalità che le festa non fanno per te! Forse in questo modo anche la gente si potrebbe convincere che anche tu sei una persona normale come tutti gli altri." Lei cercando di convincermi, e devo ammettere che sta colpendo i punti giusti.
"Possono capirlo anche fuori dalle feste, ma in ogni caso ho detto di no, basta così." Io cercando di porre fine alla discussione, perché anche se corta, mi sto annoiando.
Violet si limita ad alzare gli occhi al cielo.
A fine giornata, ci stavamo entrambi incamminando verso casa.
Facciamo la stessa strada per dieci minuti, dopo di che ci dividiamo.
"Oh, mi squilla il telefono." Violet.
Telefono, hm, aggeggio che non uso a tal punto da avere ancora quello che si chiude a metà.
"Ok, ciao, a dopo. I miei non ci sono a casa, vuoi stare un po' da me?" mi chiede.
"Sono apposto così per oggi, grazie. Magari una birra domani."
"Dai!" Convincendomi- "Quado è stata l'ultima volta che siamo stati insieme, non al college?" Violet.
"Mi dispiace, facciamo domani." Cercando di essere il più tranquillo possibile.
Fa così caldo oggi, e sono stanco, voglio solo arrivare a casa e fumarmi una sigaretta.
"Ti dispiace se velocizzo? Ci vediamo domani, divertiti stasera." Le dico, per poi voltarmi e andare verso casa.
"Ciao Harry, come è andata oggi?" Mia madre, appena mi vede entrare in casa.
"Normale."
"Hai fame? Vuoi mangiare qualcosa?" Mio padre.
"No, grazie." Incamminandomi verso le scale per il piano superiore.
"Vai in camera tua?" Mio padre.
"Sì." Evidente.
Decido di stare un po' in camera mia, mentre mi fumo la mia sigaretta, cercando di non pensare a nulla di importante.
Ascolto tanta musica, mi piace. Se potessi non smetterei mai.
Ho sempre bisogno di ascoltare qualcosa, in modo da distrarmi e non pensare troppo a troppe cose.