Sbatto la porta di casa e senza avere alcun rimpianto, mi precipito da lei.
Salii in macchina e partii, decisi di chiamarla, forse non sarebbe stata a casa sua quando sarei arrivato da lei.
-Ehi Violet.- dissi io.
-Harry, ehi come stai?- lei.
Forse sto facendo la cosa giusta?
-Bene, ti chiamavo per sapere come stessi..-io, trovando la prima scusa possibile.
-Io sto bene, che fai?-mi chiese lei.
-Niente, mi sto facendo un giro in macchina.-
-Io anche, sono appena uscita dal cinema. Sto andando a casa.- lei.
-Ma sei da sola? Se vuoi ti do un passaggio io..(?)- chiesi io.
Ti prego, dimmi che non c'è Liam..
-Harry, non preoccuparti, ci pensa Liam. Ma se vuoi, ci vediamo direttamente da me.- mi propose lei.
-Certo, dieci minuti e arrivo. A dopo.- e attaccai, dopo che lei mi salutò.
Perché sta sempre con lui?
Non capisco... Io sarei molto meglio per lei.
Liam non le da quello di cui ha bisogno..Ed eccomi qua, davanti casa sua.
Scendo dalla macchina, tenendo in mano il telefono e le chiavi della macchina.
Suono il campanello, Austin mi apre.
"Ehi Austin! C'è Violet?"chiesi io, mentre lui mi fece accomodare sul divano.
"Non è ancora arrivata, arriverà tra un po'.. Che mi racconti Harry?"poggiando il braccio sullo schienale del divano.
"Che voglio stare con tua sorella." Dissi tutto d'un fiato.
Sapevo che di lui potevo fidarmi, era anche il fratello di Violet, quindi mi avrebbe dato sicuramente dei consigli e mi avrebbe detto se fosse stato giusto o meno.
"Amico, sei nella merda.. Io l'avevo capito, credo che l'avesse capito anche lei, però-"lui.
"-Però non le piaccio.."conclusi io.
"Io invece credo che lei non ci abbia mai pensato.. Tra l'altro sta con Liam, e credimi, non lo dico per farti dispiacere, ma lei è molto presa da lui."Austin accennando un sorriso compassionevole.
"Non c'è assolutamente nulla che possa fare per farle rendere conto che sono io quello giusto per lei?"chiesi io.
"Lotta, fino in fondo."Austin.
"Ma io e Liam siamo completamente diversi.. Insomma, lui è uno stronzo, ha il suo modo di attrarre le ragazze, e questo a tutte piace. E poi ci sono io, che ho troppi problemi."io guardando in basso.
"Invece ti dico, che quando tu l'hai ignorata a scuola, è tornata a casa e non le è piaciuto per niente." Rise. "Se continui a farle capire che non dipende tutto da te, vedrai che qualcosa cambierà.. Non fare sempre quello negativo, che sottolinea sempre i suoi difetti. Sii semplicemente quello che sei, o quello che vorresti fare con lei, 'sticazzi di Liam."lui dandomi una pacca.
"Penso che farò così."io. "Tanto una volta l'ho anche baciata."
"Che cosa?!" Austin stupito.
"Beh, in realtà due." Io ridendo.
"Grande!Vedi? È facile con mia sorella. Non sto dicendo che è una ragazza facile, ma è facilmente influenzabile, da te sopratutto, anche se non sembra." Facendomi l'occhiolino.
"Cosa mi consiglieresti? Per lasciarla di stucco."io.
"C'è una festa il 26 maggio, vacci."lui.
"Ma è dopodomani.."io.
"Si, fai del tuo meglio." Lui alzandosi dal divano. "Vuoi qualcosa da bere?"chiese.
"No, grazie."
"Allora vado a bere dell'acqua."andando in cucina.
È arrivata Violet.
Sento delle voci, la sua e quella di Liam.
So che non si spia, ma mi affaccio alla finestra.
C'è lei che gli chiede di entrare, sono sicuro, anche perché indica la porta.
Ma è stupida? Ci sono io qui ad aspettarla.
Lui dice di no, dopodiché la attira a se da dietro e la bacia, lei mette le mani intorno al suo collo, dopo sposta le mani sulle sue guance, ed è lei che porta avanti il bacio.
Si staccano, stanno a pochi centimetri di distanza, dopodiché lei lo bacia di nuovo.
È inutile che io stia qui.
Nonostante sappia che c'è la felice coppia là fuori, apro la porta e me e vado.
Loro si staccano e mi guardano.
"Oh, potete continuare, me ne stavo giusto andando."io entrando in macchina.
"Harry, aspetta, non dovevamo stare un po' insieme?" Lei attraverso il finestrino.
"Si, ma sono stato con tuo fratello. Me ne torno a casa ora, non avevo molto tempo."io alzando il finestrino.
Saluta Liam con un cenno di mano e poi salì in macchina.
"Che stai facendo?!"io.
"Andiamo."lei.
"Dove?"io.
"Dove stavi andando tu."lei.
"Ma anche no, vai dal tuo ragazzo, oppure vai a casa, guardati un film, quello che vuoi, ma io ho da fare adesso." Io guardandola negli occhi, per poi guardare avanti.
"Harry." Mi toccò il braccia.
Chiusi gli occhi.
"Hm?" Io non guardandola.
"Andiamo da qualche parte.."lei.
"Ok." Misi in moto la macchina.
Mi ha messo in difficoltà, non vorrei essere in nessun posto in particolare, mi basta stare con lei.
Parcheggio la macchina vicino ad una zona verde.
"Seguimi." Le dissi.
Più avanti c'era una discesa, con un laghetto.
C'era anche un po' d'ombra e veramente molto silenzio.
"Perché io non sapevo l'esistenza di questo posto?"lei guardandosi intorno.
"Forse perché non giri tanto quanto me, per trovare un posto, lontano dal casino che sento ogni giorno." Io sedendomi sull'erba.
"Penso che ci verrò più spesso qui.. Non è che a casa mia si stia meglio."lei ridendo.
Io sorrisi.
Mi stesi a terra, con le mano dietro la testa.
Lei fece lo stesso.
"Harry?"mi chiese.
"Si?" Girando la testa verso di lei.
"Posso abbracciarti?"lei.
"Certo." Io allargando le braccia.
Lei si avvicinò e mi abbracciò da sotto, in modo che io potessi cingerla dalle spalle.
Io stavo sul mio fianco destro, lei su quello sinistro.
Le diedi un bacio in guancia, poi le dissi:" Scusa se a volte sembro un menefreghista, ma è meglio che sia così."
La sua faccia era nascosta, il suo fiato mi arrivava dritto sul mio collo.
"Non devi esserlo, a me puoi dirmi tutto, anche mandarmi a fanculo." Lei ridendo, e nel frattempo passando la mano su e giù sulla mia schiena. "Io ti voglio bene Harry, penso che tu sia la persona più bella che io abbia mai incontrato, e non vorrei mai che noi smettessimo di essere ciò che siamo."lei staccandosi un po, per potermi accarezzare il viso.
Io mi stesi nuovamente, lei invece continuò a stare sul suo fianco sinistro.
Era leggermente sporta verso di me.
"Lo sai, io non credo che tutto questo sia giusto.."io.
"Tutto questo cosa?" Lei non capendo.
La tirai a me, prendendola per la mano con cui mi stava accarezzando, e la abbracciai ancora.
"Lascia stare, è tutto ok."io accarezzandole la testa.
Nono sarei mai staccato da quella posizione in cui stavamo.
Avevo una voglia matta di baciarla in questo momento, ma perché rovinarlo?
Chiusi gli occhi, e stemmo un po' così, semplicemente senza dire nulla.
Lei alzò la testa dal mio petto, io aprii gli occhi e la guardai, non capendo.
Voleva dire qualcosa, si vedeva.
"..." Lei.
"Tutto bene?"io accigliandomi.
"..'fanculo." Si avvicinò, e mi baciò.
Mi baciò.
Mi baciò.
La strinsi a me, più strettamente possibile, poggiai una mano tra i suoi capelli e mi concentrai sulle sue labbra.
Erano così morbide..
Il bacio diventò ancora più bello quando le nostre lingue si incrociarono, ed i nostri corpi diventavano sempre più attaccati.
Mi teneva il viso tra le sue mani, affinché non potessi staccarmi, e questa cosa mi piaceva da morire.
Perché era lei, proprio lei che voleva questo bacio e si vedeva.
Ci staccammo poi, mi guardò negli occhi, per poi darmi un altro bacio, a stampo, ma sempre con molta pressione.
Riappoggia la testa sul mio petto e tira um sospiro di sollievo.
Oggi sono troppo soddisfatto.