Violet's pov.
Harry non è venuto alla mia festa quando sapeva benissimo quanto io ci tenessi.
Perché non lo ha fatto?Io veramente non lo riesco a capire.
È la persona a cui voglio più bene al mondo e lui si comporta così.
Questa volta voglio delle spiegazioni.Harry's pov.
"Harry, cinque minuti ed entri." Mi dice la segretaria della mia psicologa.
Faccio alcune sedute quando arrivo al culmine delle mie crisi.
Ieri per poco e non rompevo il vetro della finestra della mia camera.
Ho iniziato a sbattere le mani al vetro e dare pugni, anche sui muri.
So che è esagerato come cosa, ma uno che si trova nel mio stato non ha altra scelta se non quella di avere crisi di questo genere.
Stavo piangendo, stavo urlando e volevo rompere la faccia a Liam, per avermi portato via Violet.
Ora sarà tutto decisamente diverso..non troverà mai il tempo per me.
"Harry, accomodati." Mi dice la segretaria aprendo la porta dello studio.
"Oh, ciao Harry." La psicologa, Catherine.
"Ciao."io sedendomi di fronte a lei.
"Come stai?"lei aggiustandosi gli occhiali.
"Male."io fissando la cornice con la sua famiglia, proprio di fronte a me.
"Cosa è successo?"lei.
"Ieri ho superato i miei limiti.."io.
"Secondo te, qual'è la causa?"lei prendendo nota.
"Violet. Ogni mia crisi riguarda Violet, tutto riguarda sempre e solo lei."io prendendomela con me stesso.
"Vuoi parlarmi di questa Violet?Ti va?"lei sorridendomi.
"Si, ma non c'è bisogno di guardarmi con quell'espressione, ho ventun'anni, non sei."io incrociando le dita delle mani.
"Si, scusa..non volevo questo. Avanti, parlami di lei." Incitandomi.
"È l'unica ragazza che conosco..l'unica che mi è sempre stata vicino e che mi sopporta per così come sono." Io prendendo una pausa.
"Allora dov'è il problema?"lei.
"..Non lo so." Prima sospirai e poi passai la mano tra i miei capelli.
Mille pensieri mi passano per la testa.
Perché non riesco a farmi degli amici?
"Pensaci meglio" mi incita.
"non lo so..forse provo troppa gelosia verso di lei." Io.
La mia psicologa non fa altro che cercare di scavarmi più a fondo cercando di trovare una risposta a tutto.
Ma non la trovo, ed è per questo che lei non ci riesce.
Dopo mezz'ora di seduta, esco e me ne torno a casa.
Quando metto piede in casa:
"Harry, dobbiamo parlare."papà.
"..Cosa è successo?"io non capendo.
"Ti dobbiamo parlare."mamma.
Avanzo verso il tavolo e mi siedo di fronte a loro.
"La psicologa ci ha chiamato e.."mamma non riuscendo a finire la frase.
"Cosa?"io perdendo la pazienza.
"Non puoi più vedere Violet."papà concludendo ciò che mia madre cercava di dirmi.
"Cosa?!Perché?"io.
"Tu cambi per colpa sua, se tu non la frequentassi più non avresti questi attacchi. Ti impedisco di vederla, mi spiace Harry."mio padre.
"Assolutamente no!È l'unica amica che ho cavolo!"io alzandomi.
"Harry..lo facciamo per te."mia madre preoccupandosi.
"No!Io non mi allontanerò da lei, fosse l'ultima cosa che farò.
Voi non capite!!È l'unuca persona che mi capisce e che conosco..non potete impedirmi di vederla!"io urlando.
"È meglio la tua salute che un'amica."mia madre.
"Oh beh si, certo.
Ma non ce li avete mai avuti dei cazzo di amici?!Si litiga e si fa pace, si hanno fraintendimenti.. ed io non rinuncerò a lei!"io ponendo fine alla discussione.
"Ti abbiamo trovato una soluzione migliore."mamma.
"Non c'è soluzione migliore che vedere Violet!Io con lei sto bene, mi fa provare cose mai pro.."-
"Smettila Harry! Ora basta, la decisione è presa.
Senti cosa ha da dirti tua madre." Mio padre.
"Che siete dei pezzi di merda, forse?"io guardandoli in cagnesco.
"Harry..Ti abbiamo iscritto in un'agenzia di modelli."mamma.
"Inizierai da capo, e se continui a vederla, cambierai scuola."papà.
"Voi dovreste solamente fare una cosa: fottervi." E me ne andai di sopra.