Cosa avevo appena fatto.
Era a terra e non dava alcun segno, Liam continuava ad accarezzarla e mi impediva a me di farlo.
"Ma che sta succedendo qui?!"Austin.
"Harry le ha dato un pugno!"Liam.
"Non è vero!Non volevo colpire lei!"io agitandomi.
Ero in preda al panico, sicuro che nessuno volesse credermi.
"Ragazzi!"la preside.
Ecco, ci mancava questo..
Liam si alza e lascia Violet a terra, ma che cazz?, così mi accascio e le tocco il viso.
"Violet, svegliati.."io accarezzandola.
"Violet!"io.
Austin si abbassa e mi dice:"Aiutami ad alzarla."
Liam come al solito si mette in mezzo e fa:"No!Lui non la tocca più, spostati!"e si leva.
Mi spinge di nuovo.
Non so cosa fare, sono impanicato e sto per avere una crisi.
Sto per piangere, ma non devo. Devo mostrarmi forte.
Non mi sono neanche accorto della cerchia di persone formatasi intorno a noi, che ci guardavano curiosi.
"Payne, Styles!In presidenza, ora!!"la preside.
"Di mia sorella me ne occupo io."Austin.
"Portala in infermieria.."la preside.
...
"Mi spiegate cosa è successo?Sapete benissimo che non tollero risse nella mia scuola, e dovrò prendere seri provvedimenti."la preside.
"Li prenda con lui i provvedimenti, stavo parlando con Violet e lui mi ha dato un pugno!Me ne voleva dare un altro, solo se non si fosse messa in mezzo Violet, prendendosi il pugno in faccia."Liam.
"Oh, senti!Smettila di fare sempre il santarellino, va bene? Si, preside gli ho dato un pugno, ma io non li do giusto perché non ho niente da fare!-"io "Infatti li dai perché sei un bipolare e hai le tue crisi, allora scusa!"Liam alzando le mani al cielo.
"Mi hai provocato!"Io urlando a Liam.
"Ragazzi, basta urlare."preside.
"Cosa ha fatto Payne affinché tu lo abbia colpito?"preside.
"Signora, ero già nervoso di mio, stavo in giro per i fatti miei andando a lezione, saluto Violet, e lui come al solito doveva fare la sua battutina amichevole :'felicità, amico'. Quando sa benissimo come posso scoppiare da un momento all'altro. Sono giustificato preside."io.
"E allora perché non ti rinchiudi da qualche parte, santo Dio!?Ti rendi conto per quale motivo mi hai dato un pugno? Per una battuta del genere? La farei a chiunque.
Hai sbagliato! Ora le persone dovrebbero stare attente a starti intorno perché sennò si beccano un pugno? Ma che ragionamenti fai?"Liam.
Non sapevo cosa dire, la situazione non poteva ulteriormente peggiorare...
"Preside, mi creda..ero già nervoso di mio, capisce benissimo che se io non lo fossi stato, non lo avrei colpito!Sa già che non ho amici, non posso permettermi di avere solo persone contro..mi capisca."io.
"Devi prendere le cose più alla leggera, Cristo!"Liam.
"Non posso, cazzo!Sono un bipolare, lo vuoi capire?" Sto scoppiando di nuovo.
Sto piangendo.
"Non sto facendo altro che stare rinchiuso in casa, come segregato. I miei mi tengono lontano da Violet, l'unica amica che ho.
Sono visto come un pericolo, mi hanno cambiato orario scolastico per starle maggiormente lontano, e non sapete quanto sacrificio ci sto mettendo ora per non avere un'altra crisi."io prendendo fiato.
Guardavo in basso, oggi era decisamente il giorno più imbarazzante della mia vita.
"Sai Harry, dovrò avvertire i tuoi genitori?"preside.
"No!La prego non lo faccia..mi cambieranno scuola per questo." Io unendo le mani, pregandola letteralmente.
"Se tu non avessi fatto male a nessuno , te la avrei fatta passare, ma Liam è rosso e Violet non so."la preside alzandosi per controllare la porta.
"La prego, tanto lo ha detto lei stessa che lui è solo rosso, è Violet il problema.. se è successo qualcosa a lei, li chiamasse pure, la prego.
Mi faccia andare a vedere come sta."lei.
"E va bene, la la punizione te la prendi comunque; Ti abbasserò la media di un voto e mezzo in tutte le materie.."lei.
"E lui?"indicando Liam.
"Lui non ha fatto niente.."preside.
"Mi avrebbe restituito il pugno se Violet non lo avesse fermato."io.
"Verba volant, scripta manent. In questo caso tu sei intatto, lui no.."preside.
"Ora andiamo a dare un'occhiata a Johanson."alzandosi dalla sua scrivania.Violet's pov.
La guancia mi faceva malissimo, e la sensazione del ghiaccio sul mio viso dolorante era paradidiaca.
Sto appoggiata con la testa sulla spalla di Austin, che mi chiede ogni tre secondi se sto meglio.
"Stai meglio? Come ti senti?"lui accarenzzandomi.
"Che c'è? Ora non mi sfotti più?!"io ridendo.
"Lo farei, ma mi fai troppa pena."lui.
Anche questa volta, mi ha fregato con una battuta.
"Gne."io facendo una smorfia.
"Johanson, come sta?"vidi la preside, con dietro Liam preoccupato, e Harry agitato.
"S-si, mi fa solo un po' male."io sorridendo appena.
Harry tra i due era decisamente il più preoccupato.
Lui si fa spazio, sorpassando Liam e mi si avvicina, inginocchiandosi davanti a me e poggiandomi la mano sul viso, sulla mia, dove avevo il ghiaccio.
"Scusami.."lui con gli occhi lucidi.
"Non fa niente Harry.. è tutto ok."io.
"Devo prendere provvedimenti?"preside.
Harry sbianca, ma per nulla al mondo direi di si.
So a cosa porterebbe e non voglio Harry in un'altra scuola.
"Assolutamente no, preside.
È tutto ok, sono solo un po' rossa, ma il ghiaccio sta aiutando." Io sorridendo.
Liam sta diventando nervoso, me lo sento.
"Liam.."lo chiamo.
Lui si avvicina e si siede accanto a me.
E così carino, con la guancia rossa.
"State tutti bene allora?"la preside.
"Certo."io e Liam.
"Allora per questa volta non prenderò alcun provvedimento, ma mi raccomando."lei andandosene.
Harry si sentiva in imbarazzo.
"Dai, ti porto a casa, tanto due ore ed è finita."Austin.
Io annuisco.
Ci alziamo e Harry dice:"Aspetta, tre secondi." Fa una corsa e dopo poco torna con un'altra busta del ghiaccio.
"Tieni, dammi a me questa, ormai è calda."lui.
"Grazie." E lo abbraccio.
Questo ragazzo è così buono e non posso non volergli bene.
Anche se mi ha dato un pugno con dentro tutta la rabbia che potesse provare al momento, non posso essere arrabbiata con lui, io lo capisco.
Lui mi stringe, il suo respiro è irregolare, come se avesse paura a stringermi, per farmi ulteriormente male.
Lo stringo ancora più forte e poi stacco.
"Riguardati."gli dico prima di andarmene con Austin.
Lui annuisce mortificato.
Gli sorrido un'ultima volta poi me ne vado.
"Ti accompagno."Liam.
"Grazie."io.
Lui mi prende da dietro e mi accompagna.
"Mi dispiace, non volevo accadesse questo."Liam.
"Tranquillo, può capitare a tutti..l'ho capisco e so com'è la sua situazione."io facendo spallucce.
"Si, ma io non l'ho fatto con malignità, sai come sono fatto. Sì, sono un po' stronzo, ma non sono cattivo."lui
"Lo so.-"io accarezzandogli la faccia per poi stampargli un bacio.
"Però con Harry te la potevi risparmiare quella battuta."Austin ridendo.
"Ed io che ne sapevo." Ricambiando.
"Che amici Viol.."Austin.
"Oh, ti meno."io.
"Chiama Harry, lo potrebbe fare lui."Austin.
Io alzo gli occhi al cielo.
"La pazienza che ci vuole con voi due."io scuotendo la testa, ovviamente scherzando.