23Aprile.
Non sono riuscito a dormire per tutta la notte.
La sveglia continua a suonare ed io non la sopporto.
Sono così stanco che neanche trovo la forza per allungarmi e spegnerla.
Mi alzo dopo un po' e penso a come sorprendere Violet oggi.
Non sono ancora certo che le faccia piacere il fatto che io non le abbia fatto un regalo, ma non mi viene in mente niente..
Le dovrei essere riconoscente fino in fondo.
Scendo giù in cucina, faccio tutto di fretta ed esco.
Oggi prenderò la macchina e la vado a prendere a casa.
Mi fermo al bar, quasi impreco per quanto la commessa ci stia mettendo ad impacchettare due cavolo di pasticcini.
Esco correndo dal bar e mi rimetto la cintura per ripartire.
Guido attentamente e finalmente arrivo a casa sua.
Guardo l'orologio, sono le 7.35.
Di solito lei esce fuori di casa per aspettare il pullman, ancora non è uscita per cui sono due le cose: o è già passato; o ancora non è pronta.
Oppure alzi il culo e suoni quel fottuto campanello!.Disse la mia coscienza.
Per una volta, la ascolto.
Guardo nello specchietto retrovisore e vedo una figura, che riconoscerei tra mille.
Liam stava venendo verso casa di Violet.
"No cavolo.." io poggiando la testa sul volante."Devo sbrigarmi."
Liam indossa dei pantaloni larghi, Air Force, una canotta bianca con una felpa grigia sopra ed un cappello dello stesso colore, ha anche un po' di barba.
Se io non lo sopportassi, in un'altra circostanza direi che oggettivamente è un bel ragazzo.
In un'altra circostanza però.
Il nervoso e la gelosia mi assale.
Esco dalla macchina e busso freneticamente alla porta di casa.
"Ehi Harry!!Tutto ok?"suo fratello.
"Si scusa, posso entrare? È urgente.!"io più in fretta possibile.
Liam mi avrebbe raggiunto.
"Certo, io sto uscendo. Ci si sente."
"Ehi Harry!!"Liam un momento prima che chiudessi la porta.
Mi maledico per non aver fatto prima.
Ecco, se io avessi spento quella sveglia prima, avrei fatto prima.
"Posso entrare?"lui.
"Mh."io.
"Oh ciao ragazzi!!"la mamma.
"Salve."io.
"Come va signora Johanson?"Liam.
È proprio un lecca piedi.
"Bene, grazie, tu?"lei.
"Benissimo. Potrei salire di sopra a farle gli auguri?"Liam.
"Ci vado prima io."e salgo le scale deciso.
Mi volto alle mie spalle per vedere l'espressione stupita di Liam e quella compiaciuta della madre.
Busso alla porta, ma quest'ultima è vuota ed è leggermente aperta.
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