Diario..
Il giorno è passato in fretta, e sinceramente non so come Violet abbia preso il mio nuovo atteggiamento.
Voglio solo farle capire che per me è molto difficile trovarmi in queste situazioni, guardarla e non poterle fare niente, non poter stare con lei e sentirmi libero di fare quello che voglio, giusto perché lei ha il suo ragazzo, ed io non posso prendere il suo posto.
Mi rendo conto che se lei avesse voluto fare qualcosa finora, beh, lo avrebbe già fatto, quindi mi dovrei rassegnare.
Invece non lo faccio.
Farò cosi tante cose, che si dimenticherà del Harry che conosceva un volta.. e non scherzo.
L'unica cosa è:... ci riuscirò?
Lo spero.
Qualcuno bussò alla mia porta, mia madre entrò e con lei, anche Jade.
...Jade?
Perché proprio lei?
Devo chiudere il mio diario, lo poso sulla scrivania sperando che nessuno guardi cosa ci possa essere al'interno.
"Hai visite." mia madre sorridendo a 32 denti. Sicuramente sarà felice perché secondo lei io sto andando avanti e che non mi importa più niente di Violet..
Beh, non è proprio cosi, ma per non avere ulteriori problemi con tutti loro, non dico nulla.
"Vi lascio soli.." mia madre nervosa, che continua a parlare, vedendo che non le sto rispondendo.
"Harry..ciao" sorridendomi.
"Come mai qui?"io facendole segno di sedersi accanto a me sul letto.
"Volevo parlarti..."lei.
Questa ragazza è molto amica di Violet, ma è completamente diversa da lei.
Sotto certi aspetti sono molto simili, ma Violet è molto meglio.
Diciamo che Jade è molto più seria, ed usa di più il cervello di quanto non lo faccia Violet, ma se dovessi scegliere con chi trascorrere del tempo, non esiterei a dire il nome della mia migliore amica, sempre se lo è ancora.
"Dimmi." io incoraggiandola.
"Come va?" lei.
"Posso fartela io una domanda?" la interrompo subito.
"Certo." lei molto, molto, molto, molto ansiosa.
"Allora, prima di tutto calmati-" facendo una pausa, permettendole di ridere, poi continuai"- e poi; cosa vuoi sapere?"io.
"Emh...volevo solamente chiederti se volessi uscire qualche volta." lei diventando rossa.
Penso che sia giusto finalmente uscire fuori di casa e farmi nuovi amici seriamente.
"Perche' no?" io facendo spallucce.
Lei rimase colpita, infatti :"Sul serio?", corrugando la fronte.
"Si, perche' no." io giocando con le mie mani.
"Harry.."lei sospirando.
"Cosa?"io.
"Voglio essere del tutto sincera con te, ho sbagliato all'inizio a giudicarti, Violet aveva ragione, sei un ragazzo molto carino e dolce, e mi rendo conto che non solo io, ma tutti noi , stiamo sbagliando a giudicarti senza neanche conoscerti, per questo ci tengo a dirti che se vuoi, puoi contare anche su di me. Sto facendo molta fatica a farti questo discorso, Violet, anche se sono sicura che lo ha fatto non volendo, mi ha spinto verso di te, e non potrei mai ringraziarla abbastanza."|lei guardando in basso per tutto questo tempo.
"Che cosa ti ha detto esplicitamente Violet?" io alzando il sopracciglio destro.
"Anche io, come ti ho detto prima, non facevo altro che dire che eri asociale, strano e cose cosi, e ti chiedo scusa, e lei si arabbiava sempre con me, perche' non guardavamo oltre. Era sempre pronta a difenderti, dicendo che eri un ragazzo che andava conosciuto sul serio."
"Non ha detto nient'altro?" io.
"No.." si ferma un attimo e mi guarda.
"Oh.." lei, come se fosse arrivata ad un conclusione. "Ti piace." Jade.
"Cosa te lo fa pensare?" io ridendo.
Non voglio dirglielo, sopratutto perche' sono sicuro che poi lei andrà a dirlo a Violet.
So che in fondo lei lo ha già capito, ma è meglio cosi.
"Harry..non lo so di preciso, ma si vede che tra te e lei c'è qualcosa di speciale.
Da parte tua sopratutto. Sei preso, chiedi sempre di lei, guardi sempre da tutte le parti per cercarla. E non dirmi che lo fai perché è la tua migliore amica perché non ci credo.."lei scuotendo la testa.
"Senti Jade, so che può sembrare così, ma non lo è.. È proprio perché è l'unica amica che ho.
Lei mi è sempre stata vicino ed è una persona speciale per me.
E poi, anche se mi piacesse, non mi metterei mai in mezzo tra lei e Liam."io.
"Oh, ma andiamo, Liam è uno stronzo!"lei alzando le mani al cielo.
"Lo penso anche io.."ridendo. "Ma a quanto pare, non lo è con lei."io facendo spallucce.
"Può darsi.. Beh, io vado, se vorrai uscire qualche volta, sappi che puoi chiamarmi." Alzandosi dal letto e guardandomi, prima di andare verso la porta per uscire.
"Jade?" La chiamai.
"Hm?"lei.
"Non mi hai dato il tuo numero, non posso chiamarti."io ridendo.
"Oh, hai ragione.."lei.
Presi il mio telefono e lei scoppiò a ridere.
"Cosa c'è?"chiesi io.
"Se tra due anni saremmo ancora amici, ti regalerò un telefono più moderno."credo si stia riferendo al mio telefono.
"Ehi, è un regalo di mio nonno! E poi non mi serve a molto, considerando che ho solo numeri di zie, zii, nonni, parenti, genitori e Violet." Io sorridendo.
"Certo, certo; tieni." Iniziando a dettarmelo.
"Ti faccio uno squillo adesso, così avrai il mio." Io premendo il tasto delle chiamate.
"Bene, ci si vede Harry, e grazie per esserti confidato, se si può dire così, con me."lei sorridendomi.
"Niente, ti accompagno giù." Io scendo con lei le scale.
"Ci vediamo domani, salutami tua madre."sorridendomi.
"Certo, ciao Jade." Dandole un bacio in guancia.
Rimase un po' sorpresa, ma cercò di non darlo a vedere.
"Ciao, Harry." Si voltò e prese le chiavi della macchina per partire.
Chiusi la porta.
"Non male eh?" Mia madre spuntando dalla porta.
"Infatti."io andando verso camera mia, sapevo dove voleva andare a parare.
"Sembra anche più simpatica di Violet."lei.
"No, mamma." Io continuando a salire le scale.
"Harry!" Lei urlando.
"Che cosa c'è?!" Io girandomi verso di lei." Non urlare, cazzo!"io.
"Devi smetterla con questo atteggiamento strafottente ogni volta che cerco di parlarti."mia madre.
"E tu devi smetterla di farmi la ramanzina su Violet. Scelgo io chi sono i miei amici, non voi." Scendendo le scale, per andare verso di lei.
"Violet non fa per te, non vedi che non stai avendo più crisi?"lei urlando, ancora.
"Ho detto di non urlare!"io alzando la voce." Sono capace anche io, vedi?!" La vena sul mio collo è spuntata.
"Azzardato un'altra volta di metterla in mezzo e sminuirla, e vedi che non risponderò di me."mia madre mi diede uno schiaffone.
Mi toccai la guancia.
"Vedi di farla finita, hai solo vent'anni, smettila di fare il grande uomo. La verità dei fatti è che sei bipolare, non voglio perdere mio figlio. Non voglio che abbia crisi per una deficiente che ti fa impazzire ancora di più!" Mia madre.
"Cazzo, stai dicendo che sono pazzo?! Ma ti senti?"io urlando.
Non doveva toccarmi.
"Senti, stronza. Quella ragazza è tutto ciò che ho, che mi accetta per quello che sono, e non finirò mai di ringraziarla per essermi stata accanto. Sei talmente presa ad allontanarmi da lei, tu e papà, che neanche avete avuto il tempo di rendervi conto che non ho più avuto nessuna crisi, che sto migliorando.
Eravate così sicuri di farmi del bene, ma mi state rovinando. Fanculo.!" Andai verso la porta e uscii di casa, sapevo dove andare.