Diario, sono arrabbiato.
Incazzato, stufo, rassegnato, deluso, e ancora incazzato..
Non sono d'accordo su quello che i miei mi hanno detto, farò di tutto pur di vederla.
Beh..forse hanno ragione.
Alla fine lei ha sempre di meglio, e starà sempre bene; io sono bipolare..nessuno potrebbe stare con me.
Forse dovrei cambiare scuola.
Forse dovrei parlarle.
Forse dovrei dirle alcune cose.
Forse dovrei dirle cosa provo, come mi sento, cosa sento quando la vedo, quando non la vedo, quando la penso, quando ci parlo...
In poche parole, che mi sto innamorando di lei.
Come faccio a lasciarla andare?
Non sarebbe più lo stesso.
Diventerei talmente apatico, a tal punto da suicidarmi..chi vorrebe stare con me?Violet's pov.
Ho le cuffie nelle orecchie, sto per uscire con Liam.
Non sento Harry da due giorni.
Ho provato a chiamarlo più volte, nonostante esserci rimasta male perché non si è presentato alla mia festa, me lo avevo promesso ed io ci credevo, ci speravo.
Amo la musica, e amo questa canzone: Never been hurt - Demi.
È una canzone così bella, che mi fa pensare a molte cose.
È così strano e allo stesso modo, bellissimo, come una canzone possa rappresentare a pieno ciò che senti, ciò che vorresti dire ad un qualcuno, non trovando le parole giuste..allora prendi delle cuffie e ti si apre un mondo.
Ci sono certe canzoni che vorresti prenderle e metterle ad alto volume di fronte a quella persona, la diretta interessata che giace nei tuoi pensieri e dirle: Sentila, capiscine il significato, perché è ciò che ho sempre provato a dirti.
Sarebbe bellisso riuscirci, sarebbe bellissimo che quella persone prendesse al volo, l'intensità e l'importanza che tu hai trovato verso quella canzone per lui.
Vengo interrotta dai miei pensieri, dalla mia fermata.
"Amore!"Liam venendo verso di me con un grosso sorriso.
"Ciao amore." Io abbracciandolo.
Lui mi da un bacio e poi mi prende cingendomi le spalle.
"Dove vuoi andare?"lui.
"Per me è lo stesso."io sorridendogli.
Ho un ragazzo bellissimo, il ragazzo che mi è sempre piaciuto, ma è come se mancasse qualcosa..
"Stai bene?Ti vedo strana."lui accarezzandomi la guancia.
Faccio mente locale, e mi rendo conto che non posso sempre metterlo da parte per i miei problemi con Harry, anche se mi manca.
"No, niente!"lo prendo e lo bacio.
Lo bacio per bene, mentre sto tra le sue braccia forti, con il suo profumo che mi pervade.
La sua lingua si fa spazio nella mia bocca e le nostre labbra si completano.
Quando ci stacchiamo, mi vergogno un po'.
Lui ride e mi prende la faccia tra le mani.
"Sei troppo carina quando ti imbarazzi." Lui accarezzandomi con i pollici.
Io, per nascondermi ulteriormente, nascondo la mia faccia sul suo petto e lui mi abbraccia.
Sto una favola.
Ci siamo presi un gelato e la commessa si stava mangiando con gli occhi Liam.
Usciamo fuori dalla gelateria e ci mettiamo seduti su un muretto, con un braccio di Liam intorno al mio collo.
"..Non è come pensi."lui ridendo.
"Che cosa?"io.
"Non mi piace la gelataia."lui.
Io scoppiai a ridere.
"Ma non devi giustificarti, insomma..era anche una bella ragazza." Io.
"Tu sei bella." E mi sporca il naso di gelato.
"Sopratutto con il gelato in faccia, non credi?"io pulendomi la punta del naso, sporco di cioccolato.
"Certo." E mi sporca sulla fine della mia bocca.
"Se mi sporchi di nuovo.."io.
Lui ride.
"Amore..vieni qui!Fatti dare un bacio."io avvicinandomi.
"Noo." Lui scendendo dal muretto.
"Stronzo"io ridendo." Te la sei cercata!!"io.
Gli sporco la faccia di gelato e lui- ovviamente- fa lo stesso.
Eravamo tutti sporchi di gelato sulla faccia.
"Brutto stronzo, mi hai sporcato persino i capelli?"io guardando le punte di essi.
"Andiamo a quella fontanella."io prendendolo per il braccio.
Ci sciacquammo i visi, prima di esserci fatti una foto ricordo.
...
Harry's pov.
Sono le 19.30 e sto per andare a parlare con Violet.
Sto per mettere piede fuori casa.
"Harry dove pensi di andare?"papà.
"Non devo darti spiegazioni papà."io.
"Non vai da nessuna parte, chiuso il discorso."lui venendo verso la porta.
"Si invece!!Non posso lasciarla così, devo dirglielo almeno!"io.
"Glielo dirai domani."papà.
"Si, così cambio anche scuola?!"io.
"Sali in camera Harry."papà.
"Fottiti."io salendo sù.
...
"Harry, è pronta la cena."mia madre.
"Non ho fame." Io chiudendole la porta in faccia.
Non ho mangiato niente per tutto il giorno.
Pian piano si fanno le dieci, poi mezzanotte.
Non ho il telefono e non posso chiamare Violet.
Basta, io vado da lei.
Mi infilo dei pantaloni ed una maglietta a cavolo e cerco di aprire la porta di casa mia senza fare rumore..
Prendo le chiavi della macchina, 'sticazzi dei miei ora.
Corro il più velocemente possibile ed eccomi davanti casa sua.
"Violet!!!!!"urlo con tutta la forza che ho nel corpo.
"Violet!!"non mi importa di disturbare le persone che dormono, lei è la ragazza senza la quale mi sento uno schifo.
La luce nella sua stanza si accende e tiro un sospirp di sollievo.
Quando si affaccia le dico di scendere.
Ho il battito a tremila e sono così felice di vederla che quasi dimentico il momento per cui sono qui.
Lei scende stringendosi nella sua giacca.
"Harry, che ci fai qui a quest'ora?"lei assonnata.
Io la guardo senza dire una parola..non so da dove iniziare.
"Vieni qui." La prendo tra le mie braccia e la abbraccio come mai.
La stringo ed inizio a piangere.
Non volevo che questo accadesse, non sono triste, sono arrabbiato, con i miei e con me stesso.
"Ehi Harry..tutto ok, tranquillo."lei ricambiando l'abbraccio.
"Devo parlarti, è importante."io.
"Dimmi.."lei levandomi la lacrima dal mio viso.
"Sono un'insieme di cose che avrei dovuto dirti al tuo compleanno, ma quando sono venuto.."-
"Aspetta, aspetta, aspetta..tu c'eri?"lei.
"Si, ho chiesto a Jade dove fossi.."io.
"Non me lo ha detto."lei stupita.
"Comunque..sono venuto a dirti che non possiamo più vederci, né frequetarci."il suo volto cambia espressione in un batter d'occhio ed inizia ad avere gli occhi lucidi.
"Perché?"lei.
"I miei hanno parlato con la psicologa e lei ha detto loro che la causa dei miei sbalzi sei tu, quindi mi hanno impedito di vederti.."io facendo una pausa." Cambierò scuola se ti sto intorno."io.
Lei si piegò e si toccò la pancia, iniziando a piangere.
Mi abbracciò di nuovo.
"Non lo permetterò, sappilo."io accarezzandole i capelli.
"Promettimelo." Lei singhiozzando.
"Te lo prometto." Io prendendole la faccia tra le mani e guardandola negli occhi.
"Non sai quanto sei importante per me..non ne hai idea Violet."un tuono sopra il cielo rimbomba, ed ecco che inizia a piovere.
La pioggia diventa fitta.
"Forse è meglio che entri, non voglio che ti ammali."io levando le mani da lei.
"Cosa avresti dovuto dirmi ancora?"lei.
"Niente, questo."io.
Lei mi abbracciò di nuovo e poi si incamminò verso la porta.
"Violet!"lei si girò immediatamente.
Mi guardò, aspettando una risposta.
Corsi verso di lei e lei corse verso di me, tutto accadde cosi velocemente, ma entrambi i nostri corpi si attaccarono, così come le nostre labbra.
Un bacio passionale con la mia Violet.
Lei si stacca.
Le prendo il viso "A domani piccola."
Faccio per girarmi, ma lei mi prende per un braccio rigirandomi.
Era zuppa a causa della pioggia, ma mi salutò, dandomi un bacio a stampo durato molto tempo.
Si voltò e mi disse "a domani" giusto prima di chiudere la porta.
Certo di fare silenzio mentre tento di aprire la porta.
Si apre, per forza maggiore, dall'interno.
"..mamma."io.
"Shh, non dirlo a tuo padre, fai silenzio e corri a dormire. Cambiati."lei." Farò finta di non averti visto."
L'abbraccio e quando sto nel letto realizzo una cosa: sono felice.
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