Venti.

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HARRY'S POV

Vuoto.
Ecco come mi sento.
Come se le lacrime che continuano ad uscire mi abbiano portato via tutto.
Lei mi ha portato via tutto.
Mi ha solo ingannato, invece che dirmi la semplice verità.

Ora sono seduto nel mio banco alla lezione di scienze.
E di fianco a me la solita poco di buono che ci prova con me, e io sto al suo gioco.
Tanto non ho niente di meglio da fare.

Suona la campanella che segna la fine dell'ultima ora, così tutti andiamo verso l'uscita, esausti per questo ennesimo giorno di scuola.

Vedo Krys che sbatte al muro un ragazzino con gli occhiali.
Non è la prima volta che succede, da una settimana a questa parte, ma la lascio perdere.
Vuole solo attirare l'attenzione.

KRYSTAL'S POV

"E domani, vedi di portarmi i compiti di matematica, sfigato" gli urlo minacciosa.
"S-si, certo"
"Bravo" gli do un'ultima spinta verso il muro e mi allontano, trascinando i piedi pesantemente.

Ormai l'unico modo per divertirmi un po' è questo, date che lui mi ha abbandonata.
Come se non bastasse anche Niall mi ha lasciata sola con un "non sei più tu".
Ma che begli amici, insomma.

Vado verso il cancello che permette di uscire da questo carcere ma vengo fermata da qualcuno.
"Che vuoi?!" Sbraito.
"Ehm.. volevo chiederti scusa"
"Per quale motivo?"
"Per quello che ti ho fatto quel sabato.."
"Louis, lascia perdere. Ormai è fatta"
Mi libero dalla sua presa e, sbuffando, cammino verso casa.
Ora come ora non ho voglia di stare ammassata con la gente nell'autobus.

"Ciao Krys" mi saluta mia mamma con un sorriso gigante.
Mimo un 'ciao' con le labbra e salgo in camera mia, per mangiare le solite schifezze per pranzo, tipo gelato e patatine.
Chi se ne frega del fisico, tanto faccio schifo lo stesso.

Bussano alla porta della mia camera è non faccio nemmeno in tempo a rispondere che mia mamma entra.
"Mai sentito che bisogna aspettare il permesso prima di entrare?"
"Dobbiamo parlare"
Sospiro pesantemente, alzando lo sguardo nei suoi occhi per la prima volta in una settimana.
"Cosa vuoi, mamma?"
"Che ti succede?"
Distolgo lo sguardo, per evitare di piangere ancora.
"Krys, gli insegnanti mi hanno chiamato due volte in questi sette giorni. Maltratti i ragazzi più piccoli, non studi e te la prendi anche con me. Io vorrei sapere cosa è successo"
Cerca di accarezzarmi la guancia, ma respingo la sua mano con poca grazia.
"Niente.."
"E poi è da un po' che non vedo Harry"
Le lacrime cominciano a pizzicarmi gli occhi, solo al sentire il suo nome.
"Per caso c'entra lui?"
Inevitabilmente qualche lacrima scende. Cerco di fermarle prima che escano, ma niente.
"Che è successo Krys?"
Forse avrei bisogno di sfogarmi con qualcuno...
"Non ha creduto a tutta la storia di quel sabato... e mi ha lasciata. Mi ha dato della bugiarda, dicendomi che avrei dovuto dirgli direttamente che l'ho tradito, ma non è così!"
Ogni lacrima che scende se ne porta dietro altre cinque.
"Ma non avevi portato Liam?"
"Si! Però lui non ci ha creduto lo stesso..."
"Hai almeno provato a fermarlo?"
Ma che domande!
"Certo, mamma. Mi ha lasciata lì da sola come un'imbecille"
"Ci devo parlare io?"
"Non credo che servirebbe a qualcosa..." dico onestamente.
Annuisce e senza dire altro mi attira fra le sue braccia.
Poco dopo mi addormento, cullata dalle sue carezze.

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Parlare con mia mamma mi ha sicuramente aiutato.
Ho capito che non è giusto prendermela con gli altri.
Devo risolvere questa situazione.

Vado a casa sua, non c'è nient'altro da fare.
Però ormai è tardi, non vorrei disturbare... meglio domani, che è domenica.
Per questa sera mi vedrò un film con mia madre.

Ci sediamo entrambe al tavolo per cenare.
Mia madre prende il telecomando e mette al canale dove trasmettono il telegiornale locale.

I servizi che fanno sono la solita noia, finché sento "Diane Robinson finalmente è stata ricoverata in un ospedale psichiatrico, per sequestro di persona e disturbi mentali"
Mi giro verso mia madre, che già mi sta guadando sorpresa.
"Forse Harry potrà crederti ora"
"Lo spero" esclamo speranzosa.

Poco dopo mi arriva un messaggio.
È lui.
'Ho visto il Tg. Ti va di parlarne domani?'
Non esito a rispondere.
'Certo. Solito posto, solita ora'
Risponde in accordo e non potrei essere più felice.

Speriamo bene.

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