Dublino è stupenda pure dal finestrino del taxi.
Ogni cosa mi affascina di questa città, persino i lampioni sui marciapiedi!Arriviamo al nostro hotel dopo circa trenta minuti di macchina.
Scendiamo dall'auto e, dopo aver pagato l'autista, prendiamo le nostre valigie ed entriamo nell'hotel."Buonasera, signori. Come posso aiutarvi?" Domanda gentilmente il ragazzo alla reception.
"Abbiamo prenotato qui per tre notti, sotto il nome Styles" risponde Harry.
Il ragazzo controlla sul computer e dopo averci detto che è tutto apposto, ci da la chiave della nostra stanza."Camera 246, al primo piano nel corridoio a destra"
Lo ringraziamo e prendiamo l'ascensore per raggiungere la nostra stanza."Ti prego, posso premere io il bottone?" Sembro una bambina.
Lui ride e, per farmi un dispetto, preme il pulsante dell'ascensore al posto mio.
"Ti odio" metto un finto broncio, offesa.
"Dai, scusami, non ho resistito" cerca di trattenere una risata.
"Si, si, va bene" giro lo sguardo dell'altra parte, per evitare di ridere.Lui mi prende per i fianchi, facendomi girare, per poi appoggiarmi al suo petto.
Ogni volta che lo fa, quella mandria di cavalli mi galoppa nello stomaco.
I suoi occhi sono fissi nei miei, facendomi rimanere incantata, come sempre.
"Sai che amo quando fai quel broncio finto" mi passa l'indice sulle labbra.
"Finto? Guarda che è tutto vero" scherzo, con aria di superiorità.
"Sappiamo entrambi che stai mentendo"
Scoppiamo a ridere, mente lui appoggia la sua fronte sulla mia.
Comincia ad avvicinarsi di più, fino a quando....
Maledetto ascensore.
Proprio ora dovevi aprirti?
Lui si stacca e corre via con la sua valigia, facendomi la linguaccia.
Che idiota.
Ma decido di stare al gioco.
Afferrò il mio bagaglio e comincio a rincorrerlo urlando "Guarda che io sono più veloce!"
"Questo lo vedremo!" Risponde lui.Come due bambini corriamo per i corridoio, sotto gli sguardi di tutti.
Vedo che è ancora in vantaggio, quindi aumento la velocità.
Sono sempre stata brava nella corsa, non posso perdere con lui!
Che cosa ridicola, ho paura di perdere a una gara con il mio ragazzo!
Però comincio a muovere i piedi più velocemente, fino a quando lo supero.
Scorro con gli occhi i numeri sulle porte, finché vedo il 246.
Mi fermo e sbatto la mano sul muro.
"Ah! Ho vinto, ho vinto!"
"Ma dai, ti ho lasciato vincere" alza gli occhi al cielo.
"Si certo, ho notato" dico un sorriso consapevole sul viso.
Scuote la testa e, ridendo, entra nella stanza.Adoro la nostra camera.
All'entrata si nota subito un grande letto matrimoniale, adornato con morbidi cuscini.
Ai lati ci sono due comodini, entrambi con la proprio lampada.
Di fronte c'è una televisione da 40 pollici appesa al muro, e sotto di essa un mobile, all'interno del quale credo ci sia un frigorifero.
Il pavimento è fatto di una moquette rosso scuro, molto morbida.
Nel bagno c'è una grande vasca, un lavandino e sopra uno specchio gigante.
Le piastrelle dei muri sono bianche, con qualche decorazione oro.
È semplicemente stupenda!"Haz, quanto cavolo hai speso per tutto questo?!" Chiedo, un po' infastidita.
"Non importa"
"Dai Harry... non avresti dovuto"
"Si invece. E non controbattere." dice serio.
Decido di ascoltarlo e lascio perdere."Allora, cominciamo il tour?" Mi domanda.
"Ovvio! Dove si va?"
"Che ne dici di andare a Temple Bar? Così magari ceniamo da qualche parte" propone.
"Perfetto, andiamo!"
Prendo la mia borsa con tutto ciò che potrebbe servire e, trascinando Harry per il braccio, scendo le scale e mi precipito fuori dall'albergo."Allora, secondo questa cartina tra circa 200 metri siamo arrivati"
Lancio un urletto isterico, felice di essere quasi a destinazione.Temple Bar è un quartiere di ritrovo dei giovani, molto innovativo.
Troviamo un ristorante molto grazioso, con le pareti rosse e grandi vetrate.
"Li va bene?" Chiedo al ragazzo di fianco a me.
"Si, sembra bello"
Entriamo e dopo esserci seduti ordiniamo il nostro pasto.
Io scelgo il salmone, mentre Harry uno stufato di carne d'agnello.
Mi sembra disgustoso, ma lui insiste che bisogna provare le specialità del luogo, e mi ha costretto a prendere quello che ho scelto.In effetti, quando assaggio il mio piatto, rimango estasiata.
"É buonissimo!" Esclamo.
"Che ti avevo detto?" Mi deride.
"Ah, sta zitto"
Ride, facendo spuntare le sue fossette.
"Il tuo com'è?"
"Non così buono come mi aspettavo"
Fa una piccola adorabile smorfia.
Io invece rido, come per dire 'te l'avevo detto!'Finiamo di mangiare e dopo aver pagato usciamo.
"Dove vuoi andare adesso?" Mi chiede.
Sono in crisi, non so che scegliere!
"Ci sono. Che ne dici dell' Ha'Penny Bridge?"
"Cos'è? Non l'ho mai sentito.."
"È il ponte che passa sopra il fiume. C'è una vista meravigliosa!"
"Va bene, allora andiamo!"Ci incamminiamo verso la meta e dopo un po' finalmente arriviamo.
Rimango allibita da ciò che vedo.
L'acqua del fiume è abbastanza sporca, ma non rovina affatto il luogo.
Ormai è diventato quasi buio, e i lampioni ai lati rendono l'atmosfera ancora più romantica.
Harry mi prende per mano e mi porta sul ponte.
Entrambi ci sporgiamo verso il fiume, notando dei cigni stupendi che si muovono sulla superficie.
Alla fine del ponte, dietro il marciapiede, c'è una lunga fila di casette bellissime, stile antico.
Amo questo posto, il caso è chiuso.
"Harry, grazie"
"Figurati. Adoro questa città."
"Fidati, anche io. Anche perché ci sei tu con me." dico l'ultima frase guardandolo negli occhi, come per assicurargli che dico la verità.
"Amore, io non sarei mai venuto se non avessi avuto te. Ti amo, tantissimo."
"Ti amo" ripeto.
E senza perdere tempo lo bacio, come in astinenza delle sue labbra morbide, che nonostante il freddo non si screpolano mai.
Ci separiamo dopo qualche secondo e lui dice "Dobbiamo farci una foto!"
"Giusto!" Concordo.
Tira fuori il suo cellulare e dopo aver impostato la fotocamera interna, scatta la foto, con lo stupendo paesaggio sullo sfondo.
"Io direi di farci fare un'altra foto, così si vede meglio." propongo.
"Hai ragione"
Ferma una donna sui quaranta, che sembra affidabile, e le porge il suo cellulare.
Ci avviciniamo al lato del ponte, in modo da avere il fiume alle spalle.
Harry mi mette un braccio intorno al fianco, mentre io mi appoggio al suo braccio.
Sembra una posa perfetta, ma proprio in quel momento il mio ragazzo scorreggia, e io la sento benissimo.
Non riesco a trattenermi e scoppio in una risata senza fine, coprendomi la bocca con la mano; Lui mi guarda e poco dopo comincia a ridere con me. Proprio in quel momento la donna scatta la foto, mentre noi ridiamo.Lei ci ridà il telefono, dicendoci che è di fretta e deve andarsene.
Guardiamo la foto ed è fantastica!
Io con la testa all'indietro e con la mano sulla bocca, lui invece con il suo meraviglioso sorriso e le fossette ai lati che mi guarda, innamorato.
"La amo" sussurro.
"Anche io" conferma lui.
"Me la mandi?"
"Certo, aspetta"
Dopo un minuto il mio telefono squilla, segno che è arrivato il messaggio.
"Grazie"
"Figurati"
"Ma quella potevi proprio evitarla" scoppio nuovamente a ridere.
"Scusami! Ma è una cosa naturale, comunque"
"Si certo, ma non davanti a tutti!"
"Okay, non parliamone più" alza gli occhi verso l'alto.
"Va bene" alzo le mani in segno di arresa.
"Dai, torniamo all'hotel"
"Va bene"Dato che siamo stanchi decidiamo di prendere la metro, e in dieci minuti arriviamo.
Entriamo in camera e, esausti, ci buttiamo sul letto.
Velocemente mettiamo il pigiama e ci laviamo i denti, per poi metterci sotto le coperte.
"Devo dirlo, questa è stata la mia giornata preferita con te" ammette lui "non che non sia stato bene anche le altre, non fraintendermi" aggiunge subito dopo.
"Tranquillo, la penso allo stesso modo"
Mi giro su un fianco, dandogli la schiena. Lui si avvicina, circondandomi la vita con il braccio.
Comincia a darmi dei leggeri baci sulla guancia, fino ad arrivare al collo, mentre mi accarezza i capelli.
Io intanto stringo la sua mano che è posata sulla mia pancia e ne accarezzo il dorso.
Così, coccolandoci, dopo pochi minuti ci addormentiamo, sfiniti.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
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Don't forget me.
FanfictionLei, Krystal Parks, 17 anni. Lui, Harry Styles, 18 anni. Lei, un carattere scontroso, arrogante e per questo spesso evitata dai ragazzi. Lui, gentile e amichevole, vorrà conoscere la ragazza. Cosa succede quando due caratteri completamente opposti s...