5.

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"Non c'è bisogno, posso prenotare una stanza. Ho la carta dei miei genitori, capiranno se per una notte dormirò fuori, domani mattina spiegherò tutto" parlo veloce per l'agitazione. 

Vinnie lo sta facendo solo per i sensi di colpa, non perché gli faccia piacere avere un'estranea in casa. Al suo posto, mi sarei comportata allo stesso modo. Non posso dire che sta sbagliando.

"Non c'è bisogno, la persona che dovrebbe aver occupato la stanza si presenterà settimana prossima quindi non c'è  problema. Resterebbe vuota lo stesso per questa notte, quindi" solleva le spalle. 

"Visto? É fatta" applaude felice Claire. 

Ma io non sono così tanto felice come lei. Non voglio dare fastidio a nessuno, né a lei né a questo ragazzo. Decido che per questa notte approfitterò della gentilezza di Vinnie, domani mattina invece chiamerò i miei genitori e spiegherò loro la situazione. Tornerò a casa e mi prenderò del tempo per pensare su cosa fare con Cole. 

"Grazie" sussurro:"Prometto che domani mattina non ci sarò più"

"Come ti pare" risponde Vinnie alzandosi in piedi. 

"Andate di già?" chiede Claire. 

Non ne ho idea, se Vinnie si sta alzando in piedi e prendendo le chiavi dalla tasca dei jeans immagino di sì. 

"Già, non ci tengo a stare ancora qui. La tua amica mi sta cercando e io non sono pronto a inventarmi altre scuse, le ho già usate tutte" Vinnie sembra distrutto dalla stanchezza.

"É particolare, ma è una bella persona" risponde Claire, ridendo. 

"Non lo metto in dubbio" ribatte Vinnie:"Andiamo?" chiede a me. 

Gli dico di sì e mi alzo in piedi. Non ho idea di come andrà a finire questa lunga giornata, ma di una cosa sono sicura: voglio mettermi sotto le coperte e sparire per tutta la notte. Non voglio parlare con nessuno, ma lasciarmi andare a qualche lacrima da sola e per conto mio. Non ho ancora avuto modo di sfogare il mio dolore e ne ho bisogno. 

La mia migliore amica mi abbraccia e mi tiene stretta tra le sue braccia. Ricambio, non so se la vedrò domani mattina, se sarà ancora in città o a casa.

"Andrà tutto bene, vedrai" mi sussurra all'orecchio.

"Lo spero" dico sinceramente.

"E se ti chiama, non rispondere" mi avvisa.

"Mi manca già tutto di lui" continuo.

"Lo so amica mia, ma è normale... Hai bisogno dei tuoi spazi e di riprenderti" mi consiglia.

"Che carine... Possiamo andare adesso? Sento dei passi in questa direzione che non mi piacciono per niente" ci interrompe Vinnie. 

Ha interrotto il nostro momento tra amiche, mettendosi in mezzo con i suoi di problemi. Mi allontano da Claire e lei mi lascia un bacio sulla guancia e mi sorride. Spero sia come dice lei. Ha avuto più di un fidanzato, più di una relazione non finita bene, mi fido di lei e dei suoi consigli. 

Passerà? Certo che passerà. 

Seguo Vinnie all'uscita dell'appartamento e la mia mia amica chiude la porta alle nostre spalle. Il ragazzo va dritto verso le scale e mentre lo sguardo scendere noto lo sconforto nel suo sguardo. Più passano i minuti e più mi rendo conto che questa non è proprio la scelta migliore. Ma non ho altri posti in cui andare, quindi per questa sera, il tempo di arrivare nella stanza e dormire, sopporterò il suo nervoso e fastidio. 

"Se vuoi dormire davanti alla porta del suo appartamento, dimmelo" mi dice lui, non mi ero resa conto di essere ancora ferma davanti alla porta. 

"Forse sarebbe la scelta migliore, non dovrei sopportare te" rispondo innervosita dal suo atteggiamento. 

"Intanto ti sto trovando un posto in cui dormire" afferma mentre lo raggiungo sulla scale.

"Se me lo sbatti in faccia in questo modo, preferisco dormire per terra da qualche parte" sono sincera.

"Non lo permetterei mai" è la sua risposta. 

Mi apre il portone di uscita di dal condominio e mi fa uscire prima di lui. Fuori sta ancora piovendo e quasi grandinando, non vedo l'ora che smetta. Almeno posso smettere di finire nelle pozzanghere e di entrare nelle case delle altre persone completamente infradiciate. 

Seguo Vinnie sotto la pioggia fino alla sua macchina e mi apre lo sportello. A suo modo, sa essere anche gentile. Mi accomodo sul sedile della sua auto, assurdo come questo pomeriggio questa macchina mi abbia letteralmente salvata dall'inseguimento del mio ex fidanzato. 

"Sai di che cosa mi sono reso conto?" mi chiede entrando in auto.

"Di cosa?"

"Ti sei dimenticata tutte le tue cose dentro l'appartamento di Claire" 

E ha ragione. Mi sono dimenticata i miei vestiti e la borsa.

"Forse è meglio che vada a prendermi tutto" mi chino verso la portiera per uscire, ma lui allunga la mano in avanti per bloccarmi.

Quando giro il volto verso di lui, mi rendo conto che siamo parecchio vicini. Il suo respiro sfiora la pelle del mio viso, basta un movimento sbagliato in avanti e rischio di far ripetere ciò che è successo questo pomeriggio. 

"Non torni su, te le prenderai domani" mi dice:"Se avrai bisogno di qualsiasi cosa, te la darò io"

"Puoi anche dirmelo senza starmi così vicino o praticamente saltarmi addosso"rispondo a bassa voce.

"Ti dà fastidio?" provoca spostandosi ancora di più verso di me. 

Mi sta prendendo in giro, lo capisco benissimo. Piano piano mi sto facendo una vaga idea di che tipologia di ragazzo sia Vinnie e non mi piace. 

"La vera domanda è: a te ha dato fastidio questo pomeriggio?" non mi faccio mettere i piedi in testa da lui. Non l'ho fatto con i ragazzi che pensavano di essere dei bad boy alle superiori, mi sono fatta le spalle talmente grosse che nemmeno uno come Vinnie riesce a cogliermi di sorpresa. 

"Vogliamo riprovare?" continua lui mordendosi il labbro.

"La coinquilina di Claire non ti è bastata?" torna subito con il pensiero a lei e si allontana da me. 

"Per favore, ho male ovunque dopo questo pomeriggio" inserisce la chiave e fa partire l'auto. 

"Uno come te?" rido.

"Non puoi parlare se certe cose non le vivi in prima persona" si sporge per guardare a sinistra:"E comunque, ti stavo solo provocando"

"Non l'avevo capito" ironizzo.

"É divertente vedere la tua faccia diventare rossa" mi prende in giro.

"Vogliamo riprovare?" lo prendo in giro cercando di imitare la sua voce. 

Lui scuote la testa e gira il volante per mettersi in marcia. 

PAUSE - Vinnie Hacker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora