58.

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Siamo in sette persone sedute per terra davanti a un tavolo con qualche bottiglia di vino in mezzo, un lunedì pomeriggio quando domani abbiamo tutti università e lavoro. Ma ci importa? Ora come ora per niente, siamo irresponsabili. Ma quanto mai un solo pomeriggio potrà mai cambiare il domani? Lo dico io: poco. Se passo questo pomeriggio in compagnia di persone che conosco, per divertirmi e togliermi un po' di peso sulle spalle da una relazione che sta diventando pesante, allora sono pronta a essere irresponsabile.

«Chi comincia?» chiede entusiasta Rachel.

Decidiamo di optare per un semplice sasso, carta e forbice tutti insieme. Alla fine stabiliamo un ordine e cominciamo a giocare. Comincia Nick, deve fare la domanda ad Albert.

«Bevi o obbligo?» chiede.

«Obbligo» risponde Albert.

«Coraggioso» esulta Lion.

«Si deve giocare, no?» Albert è sicuro di sé.

«Ti obbligo a bere il vino a testa in giù» dice Nick.

«Ma non vale far bere» dico:«Se l'opzione è bevi o obbligo, non puoi chiedere un obbligo in cui si beve»

«E questo lo decidi tu?» si mette in mezzo Sebastian.

«É un ragionamento logico, ma non puoi capire visto che non ne sei in grado» rispondo.

«Cominciamo bene» borbotta Vinnie.

Alla fine Albert si adatta alla domanda di Nick e si mette a testa in giù dal divano per provare a bere, ma la forza di gravità non gioca a suo favore e il vino che doveva ingoiare finisce sul suo viso e sul tappeto. Poi il giro continua con Albert che deve fare la domanda a Rachel, Rachel che la deve fare a Vinnie, Vinnie che la deve fare a Sebastian, Sebastian a me e io a Lion. Ho supplicato di cambiare posto, ma Sebastian ha insistito a mettersi in mezzo a me e Vinnie. Qualsiasi cosa abbia in mente, non ho intenzione di assecondarlo.

Il giro prosegue, fino a quando Vinnie arriva a Sebastian:«Bevi o obbligo?»

«Bevo» risponde Sebastian, prendendosi da bere.

«Come immaginavo» provoco io:«Non potevi dare una risposta diversa»

«Allora immagino che sceglierai obbligo tu» risponde lui.

«Obbligo» dico a testa alta.

Sebastian si è messo vicino a me solo per avere la possibilità di mettermi in ridicolo. Penserà che la mia risposta sia scontata: bere. Perché è facile ignorare gli obblighi degli altri e continuare a bere e basta, ma voglio proprio vedere che cosa verrà fuori dalla sua mente malata. +

«Ti obbligo a dirci quanto riesce a durare Vinnie» ride.

«Più di te sicuro, anche perché almeno lui le ragazze riesce a trovarle almeno» gli rispondo.

Sebastian mi guarda con aria di sfida e mi aspetto che al prossimo turno si vendichi. Vinnie invece abbassa la testa per allontanare una risata profonda e poi torna a concentrarsi sul gioco. Ci scambiamo uno sguardo veloce, ma abbastanza da farci capire che abbiamo pensato entrambi alla stessa risposta.

«Quindi Rachel...» ci pensa Albert quando cominciamo il secondo giro.

«Devo baciare Vinnie? Certo» si inventa lei da sola e comincia a sporgersi in avanti con le labbra in fuori.

Vinnie le appoggia la mano sulla faccia, letteralmente, e l'allontana:«Albert non ha ancora parlato»

«Sì, va bene, bacia Vinnie» le dice Albert.

PAUSE - Vinnie Hacker.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora