30

394 19 27
                                    

COLE

Era davvero passata un'eternità dall'ultima volta in cui io e Lili siamo rimasti da soli per più di un'ora, e adesso mi sembra quasi un miracolo poterla stringere tra le mie braccia e baciarla senza il timore degli sguardi altrui addosso.

Peccato che non appena finisco di formulare questo pensiero sento arrivare in lontananza delle voci a me molto famigliari.

Mio fratello e Kj sono venuti qui, e con loro ci sono anche Mads...e aspettate un momento. Camila? Può essere che magari tra di loro si siano calmate le acque e che non ci sia più in atto la terza guerra mondiale?

«Li senti anche tu?» chiedo alla mia ragazza, che sta comodamente accucciata tra le mie braccia.

Fa cenno di "si" con il capo e quindi capisco di non avere le allucinazioni.

«E sento anche la voce di mia sorella, o sono impazzita?» Chiede meravigliandosi.

Sorrido e mi sporgo nella direzione dei vociferi.

«Penso sia proprio Camila!»  Rispondo, continuando a sporgermi.

Solo nel momento in cui la vedo insieme agli altri realizzo che, forse le acque si sono calmate veramente.

Passano pochissimi secondi prima che si accorgono di noi.

«Ehiiii» grida Camila, agitando la mano in segno di saluto.

Nemmeno il tempo di arrivare, che Charles e KJ si gettano senza nemmeno pensarci in acqua.

«Non ci crederete mai, ma anche dopo la bruttissima esperienza che abbiamo avuto a Malibu qualche anno fa, io continuo ad amare follemente l'acqua, il sole, la spiaggia e persino la salsedine che rimane sulla pelle.» esordisce Medelaine avvicinandosi cauta alla riva.

Non fa nemmeno in tempo ad immergere un piede nell'acqua inizialmente congelata, che il mio migliore amico la lancia senza preavviso, guadagnandosi un sonoro ceffone dalla sorella.


Lili

Dopo un pomeriggio pieno di emozioni incredibili, dove c'è stato posto solo per la pazzia e la gioia di sei ragazzi che hanno trovato le persone giuste con cui passare il resto della vita, i ragazzi  ci lasciano a casa.

Mi dirigo nella mia stanza.

Mi getto di peso sul letto che avevo dimenticato di rifare stamattina, prendo il cellulare e gli auricolari che avevo lasciato sul comodino.

Rimango sdraiata su quella soffice nuvola e abbandono i miei pensieri tra le note della mia canzone preferita, mentre fisso tutti i particolari più insignificanti del soffitto.

Ripenso alla giornata appena terminata e non faccio che pensare a quanto sia fortunata.

Sento mia sorella che mi chiede se voglio qualcosa per cena, ma le sue parole si mischiano con la melodia perfetta e soave della canzone che ogni volta mi fa venire i brividi, diventando piano piano inaudibili.

Rimango nel silenzio, l'unico mio pensiero è il significato tanto forte delle parole che mi suonano nelle orecchie.

Penso a quanto vorrei avere Cole al mio fianco in questo momento.

Anche se l'ho appena salutato, vorrei non averlo lasciato andare a casa, perché ora come ora ho bisogno di quel tocco, il suo tocco almeno quanto ho bisogno dell'aria per respirare.

E' passato tanto tempo da quando io e i miei amici abbiamo avuto una giornata normale come quella di oggi.


Come se non ci fossimo mai conosciuti 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora