Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto che mi sarei ritrovata nel bar dell'università con il telefono attaccato all'orecchio ad aspettare che quella cretina di Nina Balti mi rispondesse, gli avrei riso in faccia.
Eppure, eccomi qui.
La suola della mia scarpa destra continua a risuonare sul pavimento.
Queste Jimmy Cho mi stanno distruggendo i piedi, ma sono così belle che non ho potuto abbinarle con la gonna beige di Chanel.
Guardo il mio orologio da polso, notando che sono trenta secondi che aspetto che Nina mi risponda.Mi sono dovuta autoconvincere che è per una buona causa, che lo sto facendo per Dario e che se Nina Balti stanzierà a casa mia sarà solo una questione di pochi giorni.
Ce la posso fare.
Ho passato tanto tempo con Nina.
Sono andata anche alla sua festa per i cento giorni alla maturità e non ci siamo scannate.
Però quella notte..."Chiara?" La voce di Nina si fa finalmente sentire e io sobbalzo, schiarendomi la gola prima di tornare definitivamente coi piedi per terra.
"Nina!"
Ecco. Sto già partendo malissimo.
Non le dovevo rispondere così animatamente.
Adesso penserà che la sto truffando."Come stai? Famiglia? Università?"
Non me ne frega un cazzo nè della sua famiglia nè della sua università, ma mi tocca mantenere le facciate.
Riesco quasi a sentire lo spirito di Rossella Balti che sghignazza accanto a me e mi batte il cinque mentre ode la voce di sua nipote tentennare alle mie domande.
Tra me e Nina c'è sempre stata una lotta continua e lei può pensare di aver vinto tutte le volte, ma alla fine ciò che ha ottenuto è stato un fidanzato.
Io? Io ho ottenuto tutto il resto."... Chiara. Cosa vuoi esattamente?"
Ed eccoci, sempre pronte a litigare.
Che dire, solo Nina Balti è capace di tirare fuori il peggio di me.
"Come siamo permalose, Ninetta."
Riesco quasi a vedere la sua faccia contorta in una smorfia, e accanto a me la Rossella-fantasma ha un sorriso a trentadue denti."Pensavo che avessi scelto di non parlarmi più visto che l'anno scorso a Rivalago ci hai evitato come la peste."
Mi prendo qualche secondo per pensare a come risponderle.
Non le posso mica dire che avevo tutta l'attenzione di passare a salutare Rossella e magari anche Dario, ma quando ho visto quest'ultimo che si trascinava dietro Mac nella gelateria del paese ho fatto dietrofront, sono tornata a casa, ho rimesso i vestiti in valigia e sono tornata a Firenze sulla mia mitica Cinquecento.Certo, nessuno si sarebbe aspettato che tre mesi dopo io e Mac saremmo diventati collaboratori, ma come dice il mitico Forrest Gump, la vita è come una scatola di cioccolatini.
"Sai, Nina, se tu facessi meno la permalosa e prestassi più attenzione alle persone a te care, capiresti perché ti ho chiamata."
E da vera stronza quale sono, le appendo in faccia.Passano esattamente cinque secondi prima che il mio cellulare si illumini di nuovo.
"Di che cazzo stai parlando?"
E ora giochiamo.
Il nome di Dario esce in un modo così semplice dalle mie labbra che quasi me ne sorprendo.
Anche lui ha avuto la sua parte nella complicata relazione tra me e Nina.
Se non mi avesse mai illuso, se non mi avesse mai usata per farla ingelosire, forse ora lei non mi odierebbe.
Anche Rossella ha aiutato a complicare la situazione, ma Nina non ha mai provato a conoscermi.
E io di certo non farò il primo passo.
L'ho già fatto, una volta.Quando Nina e Dario si sono baciati per la prima volta, c'ero anche io.
La povera piccola Ninetta pensava che io fossi rimasta nel bar dell'oratorio a bere quello schifo di granita che fanno a Rivalago, ma la verità è che l'avevo seguita, giusto per vedere con i miei occhi come stavano davvero le cose.
Nell'esatto secondo in cui ho visto le loro teste avvicinarsi, il mio cuore si è spezzato in due.
E io mi sono allontanata.
Un po' per rispetto nei loro confronti, un po' perché non avrei retto altro.
Avevo anche incrociato Vittorio, e tra noi due c'è stato solo uno scambio di sguardi intriso di tutto ciò che c'era da sapere.
Non l'ho mai più visto, dopo quella volta, così come tutto il resto di Rivalago. Nessuno sa perché, ma la sua famiglia lì non c'è mai più tornata dopo quell'estate.
Sono sicura che c'entri qualcosa con i Gori, ma dopo che Nina e Dario si sono messi insieme i miei rapporti con loro sono diventati sempre più sporadici.
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Ogni attimo di nulla [3]
Romance[COMPLETA] Quando Mac Manetti riappare nella tua vita dopo una notte trascorsa insieme, la prima cosa da fare è far finta di non ricordarsi il suo nome, ma lui ha tutt'altri piani e il suo unico obiettivo è quello di rinfrescarti la memoria. Tu ovvi...