-Capitolo 1-

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T/N's pov (17 anni)

<<Si può sapere cosa cazzo vuoi?!>> sentì sbraitare mia madre contro mio padre in salotto.

<<Io me ne vado da questa casa! >> rispose a tono, e poi si sentì il rumore della porta sbattere violentemente.

I passi di mia madre si fecero sempre più vicini a camera mia, e poi aprì la porta.

<<Ti diverti con quello stupido libro?>> chiese ma non risposi.

<<io non ti volevo, sei stata un errore di molto tempo fa>> continuó.

<<Sai T/N, ero bellissima prima di essere incinta di te, mi hai rovinata>> affermó.

<<Per la fatica che ho fatto ti conviene fare qualcosa di magnifico, in modo da ripagarmi dopo tutto quello che ho fatto per te>> disse.

<<Ok, ora che ho finito di fare la brava madre vado a nascondere le medicine di tuo padre>> disse uscendo lasciando socchiusa la porta.

Mi morsi il labbro inferiore.

Purtroppo non sono come una di quelle protagoniste dei film, delle ragazze bellissime e con un talento che cambieranno il mondo.

Io sono una semplice ragazza di Surrey, in Inghilterra, e non ho alcun talento.

Vado male in tutte le materie, non so cantare, non so ballare, non so suonare e nulla del genere.

Cioè, mi piace leggere, e so anche scrivere abbastanza bene, peró non andrò avanti scrivendo, nessuno leggerebbe quello che scrivo, alla gente piacciono le cose piene di vita e avventurose, e io non lo sono.

Mi alzai sospirando per poi posare il libro sul comodino.

Non voglio stare un secondo di più in questa casa, quindi credo che andrò nella biblioteca comunale per avere un pó di silenzio attorno a me.

Indossai una giacca e basta per poi dirigermi verso la biblioteca con le mani nelle tasche.

Sarebbe tipo stranissimo se ora andassi a sbattere contro qualche ragazzo dall'aria misteriosa come nelle fanfiction.

E andai a sbattere contro un ragazzo dai capelli corvini, che quindi aveva l'aria misteriosa.

Allora le fanfiction esistono!

Si giró e aveva gli occhi blu opaco, e uno sguardo indifferente.

<<Scusami>> disse semplicemente.

<<Io sono Rivaille, Rivaille Bulsara, però chiamami Levi, lo preferisco come nome>> disse porgendomi la mano.

<<T/N T/C>> risposi sorridendo stringendogli la mano.

<<Ma dov'eri finito!? Non puoi lasciare il lavoro così con questa indifferenza>> disse un uomo sulla cinquantina.

<<Arrivo>> rispose.

<<incontriamoci stasera, al bar dove si esibiranno gli Smile>> disse sorridendo facendo un piccolo inchino.

<<Ma ti ho appena conosciuto!>> dissi.

<<Significa che ci conosceremo meglio no?>> chiese.

Mi fece scappare una piccola risata.

<<Va bene, alle otto?>> chiesi.

<<Certo, non fare tardi miraccomando >> disse salutandomi di sfuggita per poi correre via.

Bohemian rhapsody ❤︎Levi x Reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora