-Capitolo 11-

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T/N's pov

Salì in macchina con la valigia ancora rossa in viso, nei sedili posteriori.

<<Chi è quel ragazzo?>> chiese mia zia mentre guidava, ma potevo intuire un suo sorriso.

<<<Levi intendi? Oh è un mio amico, davvero simpatico>> risposi guardandolo dal finestrino.

<<Amico? A me sembra più di un amico>> disse lei.

<<Ma no, non riesco proprio a vedere Levi come un fidanzato>> dissi con sguardo innamorato.

No aspetta, sguardo innamorato?

<<Ho visto tutta la scena ed eravate davvero carini insieme, sembra molto dolce come persona>> disse lei.

<<No, insomma, è praticamente perfetto ma non lo amo>> dissi facendo spallucce e con tono scettico.

<<dio mio, io alla tua età ero più intelligente in amore, quel ragazzo è cotto di te>> affermó.

<<Fidati di no, di sicuro, non è il tipo a cui può piacere qualcuno come me>> affermai con un tono un pó deluso.

<<Ed anche tu sei cotta di lui a quanto pare>> rispose ma non continuai la discussione, solo perché mi imbarazzava troppo.

Arrivammo a casa, era davvero carina, e posai le mie cose in quella che doveva essere la mia camera.

Mi buttai sul letto e pensai tutto il tempo a Levi, e di quanto era dolce con me.

Mi venne di nuovo in mente il bacio di quando era ubriaco e misi la testa dentro al cuscino.

<<Sei solamente un maledetto>> dissi per poi alzarmi a pancia in su.

<<T/N, c'è il tuo ragazzo che ti aspetta giù, credo abbia un mazzo di fiori>> disse lei.

<<Levi? Oddio, ma che gli è saltato in mente>> dissi cambiandomi velocemente per poi correre da Levi, che aveva un mazzo di rose rosse in effetti.

<<Bonjour>> disse baciandomi la mano.

<<Sei un'ora in anticipo, cosa ci fai qui?>> chiesi.

<<Beh avevo solo voglia di vederti a dire la verità>> disse imbarazzato.

<<Aw che dolci!>> esclamò mia zia scattandoci una foto facendomi prendere un attacco cardiaco.

<<Comunque T/N, ecco>> disse porgendomi i fiori.

<<Grazie, vado a metterli in un vaso>> dissi entrando velocemente in casa sostituendo dei fiori ormai appassiti con quelli di Levi.

<<Comunque, ho usato la scusa della band per uscire con te>> disse lui.

<<Potevi chiedermelo comunque, avrei detto di sì>> risposi trattenendo una piccola risata.

<<Peró ho organizzato una giornata perfetta, un'uscita tra amici>> continuó a dire.

<<A me sembra un appuntamento>> risposi sorridendo.

<<Potremo farlo diventare tale se tu me lo permetti>> esclamò.

<<certo, dai andiamo che è meglio>> risposi andandomene seguita da Levi.

<<Prima di tutto andiamo a prendere un gelato, perché fa inaspettamente caldo>> disse.

<<Stavo per dirti la stessa cosa, peró il gelato qui non è molto buono>> lo avvertì.

<<Non preoccuparti, ho di sicuro mangiato di peggio>> mi rispose tranquillo.

Prendemmo un gelato, lui vaniglia e limone, il suo preferito da come aveva detto, mentre io presi g/p.

(non scegliete cose come puffo, bacio, etc. perché non so se esistevano, e possibilmente nè limone nè vaniglia)

Ci sedemmo su una panchina là vicino, e io non ne avevo molta voglia.

<<Se non lo vuoi posso mangiarlo io>> disse.

<<solo se mi fai assaggiare il tuo>> gli risposi.

<<Affare fatto>> disse e ci scambiammo i coni.

Lo assaggiai, era davvero molto più rinfrescante del mio, finché non realizzai una cosa.

<<È un bacio passionale indiretto se ci pensi>> disse sorridendo.

<<Oh santo cielo, mi hai fatto passare la voglia di gelato>> dissi dandogli anche l'altro cono.

<<Scherzavo, sei davvero permalosa eh? >> chiese stuzzicandomi.

<<Grazie eh!>> risposi.

Finimmo, anzì, finì di mangiare i gelati, e poi andammo a fare così, un giro.

<<T/N~>> disse, e con questo tono non c'era nulla di buono.

<<Dimmi Levi, se è una cosa stupida taci>> dissi fulminandolo con lo sguardo.

Mi prese il volto con una mano e me lo fece girare verso la mia sinistra, e arrossì di botto.

<<Un sexy shop?!>> gli urlai.

<<Oh sì>> disse con un sorriso malizioso.

<<no no no, rifiuto, grazie mille ma rifiuto>> dissi indietreggiando.

Mi fece entrare con la forza e io ero completamente imbarazzata come mio solito.

<<Levi! Cosa ci facciamo qui?!>> esclamai.

<<Non so, diamo un'occhiata in giro>> disse prendendomi un polso.

Mi coprì gli occhi con le mani per non guardare.

<<Hey T/N, ti ho preso qualcosa di bello, andiamo a provarlo>> disse tirandomi da tutte le parti fino ad arrivare al camerino.

Mi fece vedere, era una sorta di vestito che lasciava scoperto tutto, tranne il seno, una parte del collo, e insomma tutti i luoghi più privati, e aveva anche le calze a rete, tutto questo in nero.

<<Io quello non lo metto nemmeno se mi paghi>> lo avvertì io.

<<Dai è come essere in costume! Mi copro gli occhi quando ti spogli se vuoi>>

<<Si sta stretti>> risposi.

<<Se non vuoi non farlo, ma comunque non c'è niente di male>> rispose.

Più o a meno...

Angolo atroce

USH AMICI SE LO METTE O NON SE LO METTE QUESTO È IL DILEMMA.

Bohemian rhapsody ❤︎Levi x Reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora