T/N's pov
<<Ma Levi!>> esclamai.
<<Non voglio starci un secondo di più, perché continua a giudicarmi per quello che faccio?>> chiese mettendosi una mano tra i capelli.
<<Lo so ma potresti dirglielo>> dissi.
<<no, non capirebbe comunque>> rispose schietto.
<<Andiamo a casa tua va bene? Così prendiamo le tue cose e magari ti accompagno a casa dei tuoi zii>> disse mettendosi le mani in tasca.
<<Sì, sono d'accordo>> dissi sorridendogli.
Lui ricambió il sorriso in modo abbastanza timido, e inizió a camminare con me al suo fianco.
<<T/N, ti andrebbe di fare da segretaria alla band?>> chiese lui guardandomi.
<<certo, mi piacerebbe un sacco, non sai quanto odio il lavoro che faccio>> esclamai, non aspettavo altro.
<<Benissimo allora, oggi pomeriggio che ne dici se ci incontriamo alla gelateria con i ragazzi e decidiamo nome, colori dei vestiti e tutto?>> chiese.
<<Ovvio>> risposi emozionata.
In poco tempo arrivammo a casa dei miei e mi bloccai davanti alla porta, senza sapere cosa fare.
<<Suono io il campanello?>> chiesi mettendomi la mano sulla spalla per conforto.
<<Sì perfavore, però con i miei genitori ci parlo io, tu stai zitto>> dissi pregandolo.
<<Conta pure su di me tesoro>> disse facendo spallucce per poi suonare al campanello.
Strinsi i pugni dal nervosismo mentre ero completamente ansiosa come non mai.
Levi mi prese per mano in modo da tranquillizzarmi, e arrossì di botto a quel gesto.
Mi diedi una calmata non appena aprì mia madre che ci guardó con sguardo interrogativo.
<<T/N?>> chiese disgustata ma cambiò espressione non appena vide Levi.
<<Che bello vederti! Forza forza entrate dai!>> disse mia madre facendoci entrare in casa.
Che troia...
<<Allora T/N, cosa ci fai qui? E questo chi è?>> chiese anche se io avevo un nodo alla gola e non riuscivo praticamente a parlare.
<<Chi sono non è importante, andiamo T/N, prendiamo le tue cose e andiamocene>> disse lui sempre tenendomi per mano andandosene prima che mia madre potesse parlare.
<<Non ci credo, appena vede qualcuno fa tutta la santa. La odio>> sussurrai a denti stretti.
<<lo so T/N, ma è così che va la vita, andiamo, prendi le tue cose e poi sarà finita una volta per tutte>> disse accarezzandomi la guancia.
Io lo abbracciai in punta di piedi, stringendolo forte a me, e lui ricambió subito.
<<Grazie Levi, grazie davvero>> dissi sorridendo.
<<Non c'è problema>> disse staccandosi lentamente.
Presi l'unica valigia che avevo e ci misi dentro le cose più importanti per me, e anche i vestiti necessari.
<<Andiamo>> disse prendendo la valigia per me.
Io annuì, e senza degnare nè di uno sguardo nè di un saluto mia madre, uscimmo di casa.
<<Dobbiamo andare a piedi a casa dei tuoi zii oppure... >> chiese incitandomi a continuare.
<<No no, mi faccio venire a prendere, tanto qui c'è una cabina telefonica, tu aspettami qui>> dissi correndo alla cabina.
Composi il numero, che feci fatica a ricordare visto che non gli telefonavo mai.
<<T/N? Che piacere, cosa ti serve?>> chiese mia zia.
<<Posso restare da voi per un pó?>> chiesi sperando in un sì come risposta.
<<Ma certo! Ti veniamo a prendere, dove ti trovi?>> chiese lei.
<<Davanti casa mia>> risposi.
<<saremo lì tra venti minuti >> rispose riattaccando.
Raggiunsi Levi con un sorriso in volto, a me sembra di conoscerlo da una vita, è incredibile.
<<Sembra che sia andata bene, no?>> chiese sorridendo.
<<Sì, ma tutto per merito tuo, sei un angelo!>> esclamai.
<<così esageri, solo perché si tratta di te>> disse lui facendo l'umile per una volta.
<<No no, senza di te non avrei trovato il coraggio di andarci>> risposi imbarazzata.
<<È questo quello a cui servono gli amici>> disse guardandomi negli occhi.
Amici?
<<Esatto, e tu sei un ottimo amico Levi, il migliore di tutti>> risposi stando al suo gioco.
<<Beh in fondo hai ragione, ma sarei meglio come fidanzato>> disse lui mettendomi un braccio intorno al collo.
<<Ha ha ha certo, aspetta e spera>> risposi.
<<Cambiando discorso, almeno con i tuoi zii hai un bel rapporto?>> domandó per saperne di più.
<<Certo, anche se mio zio è sordo muto, ma comunque gli voglio un sacco di bene>> risposi.
<<Un giorno allora devi farmeli conoscere, sembra che almeno loro siano gente normale al contrario di tu sai chi>> disse dandomi una piccola gomitata.
<<Non che ci voglia molto per essere più normali dei miei>> risposi ironica.
Restammo a parlare finché non arrivarono i miei zii.
<<Io vado, ci vediamo dopo allora>> dissi.
<<A dopo>> disse salutandomi con la mano.
Prima di entrare in macchina peró decise di parlare.
<<Aspetta!>> esclamò.
Mi girai e mi avvicinai a lui un pó confusa a dire la verità.
Mi diede un bacio sulla fronte, facendomi arrossire e non poco.
<<Ci si vede questo pomeriggio, non fare tardi>> disse staccandosi lentamente per poi andarsene.
Angolo atroce
Perfavore, sappiamo tutti che non volete aspettare quindici capitoli solo per un bacio.
Quindi vi posso dire che si fidanzeranno verso il capitolo 20, ma non vi nego che di saranno scene romantiche.
È troppo presto per voi o va bene? Siate sincere pls.
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Bohemian rhapsody ❤︎Levi x Reader❤︎
FanfictionSembrano passati anni da quella notte invernale di gennaio, è passato tanto da quando tu mi hai lasciata, ma più importante, è passato tanto dall'ultima volta che ci siamo incontrati, quel giorno in cui tutto era cambiato, tutto a causa tua, ma ades...