Capitolo 8

63 6 0
                                    

Qualcuno bussò alla porta del preside e senza aspettare entrò, c'erano due vassoi svolazzanti pieni di cibo.

«Preside ho portato le vostre colazioni, sarà meglio che mangiate qualcosa prima dell'arrivo del re.»

«Grazie Caren, lasciali sulla mia scrivania.»

«Il vassoio con i dolci è mio, ma Caren non sapeva cosa preferivi così ti ha messo nel tuo vassoio un po' di dolce e di salato, puoi mangiare.»

Willow memore del malore e degli avvertimenti di John iniziò a mangiare assaggiando un po' tutto ma senza finirlo per non riempirsi troppo, c'era uno sformato di patate, delle uova fritte, un tortino al cioccolato, pane con burro e marmellata di pesche e un bicchiere di latte tiepido con del cacao.

<<Non è di tuo gradimento Willow?>> Chiese il preside vedendo che non aveva finito nulla dal vassoio.

<<Non è questo, ma il mio stomaco non sopporta troppo cibo, se mangio troppo poi sto male.>>

<<Sono uno sciocco, avrei dovuto pensarci io, farò fare dei pasti appositi per te a mensa, così che potrai recuperare la tua  forma e saluto il prima possibile.>>

Quando finirono di mangiare il preside fece scomparire i vassoi e in quel frangente sentirono bussare alla porta.

«Avanti.»

«Preside la delegazione è arrivata.»

«Falli entrare appena salgono nella zona degli uffici.»

«Sì preside.»

Cinque minuti dopo arrivarono un uomo e una donna con una corona in testa, avevano circa quarant'anni, ma l'uomo sembrava invecchiato male, i capelli erano completamente bianchi e la pelle del viso bluastra come se il cuore non pompasse sangue in modo adeguato.

Il preside si alzò in piedi per accogliere il re e la regina, e la bambina lo imitò.

«Tesoro guarda, è la copia di Berenice quando aveva la sua età.» Disse la regina al re.

Willow non prestava attenzione alla donna che aveva guardato, i ricordi di Auberon gli tornarono alla mente, di persone malate di cuore che aveva curato, lanciò un incantesimo per sondare il corpo dell'uomo senza essere vista e notò che oltre al cuore anche il fegato e i reni non stavano bene, così lanciò tre complessi incantesimi, ma che per lei, che non lo sapeva, erano facilissimi, per doverlo fare dovette puntare la mano verso il re e rilasciare la magia.

«Che cosa stai facendo Willow?» Chiese il preside un po' spaventato, aveva visto il filmato e non gli era sfuggito quando diede fuoco a quella donna.

Willow era troppo concentrata per rispondere ma fu il re a farlo per conto suo.

«Credo mi stia guarendo. I nostri guaritori di corte sono degli emeriti incapaci a suo confronto. Non mi sono mai sentito così bene.» Disse orgoglioso il re guardando la sua nipotina all'opera con il suo sguardo tutto concentrato, ma con il cuore pesante vendo quanto fosse scarno il viso della bambina, quanto aveva sofferto da sola in quel posto? Si chiedeva il re, presto comunque lo avrebbe scoperto, il preside aveva una copia del filmato dei ricordi di Willow e lui li avrebbe supervisionati tutti, minuto per minuto.

I tre incantesimi impiegarono venti minuti a fare quello che dovevano, alla fine Willow cadde sulle ginocchia stremata.

La regina le corse incontro e la presa in braccio, il suo peso era così leggero e il suo corpicino così piccolo dovuto alla denutrizione che non fece nessuna fatica a tenerla tra le sue braccia.

Willow si addormentò qualche istante dopo, quando la ragazza lanciò l'incantesimo sul principe David, l'incantesimo anche se complesso era uno e non tre, in più l'adrenalina in corpo le impediva di sentire la stanchezza, ora invece era rilassata in un ambiente protetto e il suo istinto di sopravvivenza non aveva bisogno di lottare per restare cosciente.

LA LAMA SPEZZATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora