Willow si teletrasportò in piazza e da lì la scuola ufficiali era a due passi, quando arrivò vedendo che era un mago diplomato la fecero subito entrare, consegnò all'ufficiale di servizio la lettera di sfida ad un duello all'ultimo sangue poi rimase in attesa.
L'ufficiale in carica tornò venti minuti dopo, sudava copiosamente ed era terrorizzato.
«Maga Willow, l'arena è pronta il capo reggimento la sta aspettando.»
Willow entrò nell'arena, tutti gli allievi ufficiali e i cadetti furono chiamati a partecipare, così come tutti i soldati di leva.
«Sono il giudice Smith, secondo il regolamento delle sfide all'ultimo sangue devo chiedere allo sfidante Willow Marshall principessa del Regno di Lestidae se vuole procedere o possiamo arrivare ad una soluzione amichevole.»
«La legge è chiara su questo, ogni persona che maltratta un mago bambino viene condannato a morte. Avete abusato di lui per anni da quando è qui, gli avete negato le cure obbligatorie e lo avete rimandato a casa in fin di vita, in più è mio fratello e chi fa il bullo alla mia famiglia paga con al vita. Senza contare che c'è un altro fratello mago che potrebbe voler dire la sua su questa faccenda. Non ho altro da dire.»
«Che lo scontro abbia inizio.»
Il capo reggimento sguainò la bacchetta e la puntò contro Willow, ma non riuscì mai a lanciare nessun incantesimo perché la sua testa ruzzolò a terra.
Willow uscì dall'arena sotto gli sguardi terrorizzati di tutti, si teletrasportò nel giardino di casa di suo padre dove c'era lui ad attenderlo.
«Prendo Malek e me ne vado.»
«Possiamo parlare?»
«Di cosa?»
«Bruce.»
«Che cosa vuoi dirmi di lui?»
«È un mago, dovrebbe studiare da mago non alla scuola ufficiali.»
«Ha superato l'età per l'ammissione a scuola, ma posso parlare con il preside.»
«Dici sul serio?»
«Certo, ho la sfera con i suoi ricordi di quel giorno alle selezioni, era evidente che non volevano testarlo, la responsabilità ricade sulla scuola.»
«Bruce non vorrò andare.»
«Lo porto io, ma deve essere lui a decidere. Non posso forzarlo.»
«Puoi aspettare qualche giorno, così provo a convincerlo?»
«Va bene, solo due giorni, vado di fretta. Devo fare una tappa nel Regno di Anuri.»
«Bene, entriamo.»
«Sorellona, bentornata.»
«Tutto bene Malek?»
«Sì, tutto bene.»
«Vieni, è ora di mettere la tua medicina, lasciamo queste persone parlare tra di loro.»
Mentre Willow metteva la pomata sulle cicatrici di Malek da dentro casa poteva sentire Bruce e suo padre litigare.
All'improvviso di sentì sbattere la porta di casa e Bruce fare irruzione nella tenda mentre Willow stava ancora mettendo la pomata sulla schiena martoriata del bambino.
Bruce rimase disgustato e quasi volle vomitare a quello spettacolo.
«Che cosa gli è successe?» Chiese il ragazzo suo malgrado.
«Quando suo padre si ubriacava lo frustava.»
«Lo hai ucciso?»
«No, mi sono limitata a comprare il bambino. Ora è mio.»
«E se tornasse a prenderlo? Se scopre che è un mago?»
«Peggio per lui, e lo sa.»
«Non puoi proteggerlo per sempre.»
«Suo padre ha firmato un contratto magico vincolante, non può richiederlo indietro, e io non gli ho detto dove avevo intenzione di portarlo.»
«Papà dice che vuoi portarmi alla scuola di magia.»
«Ho detto che la decisione era tua, ma dovremo fare una deviazione prima.»
«Quando vuoi partire?»
«Domani dopo colazione. Alle nove.»
«Va bene, ci sarò.»
«Prima dovresti fare una cosa, ringraziare quella donna in casa vostra. Ha vegliato su di te giorno e notte senza mai dormire per una settimana.»
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LA LAMA SPEZZATA
FantasyEstratto: Quando il Sommo Mago arrivò a corte tutte le attività furono interrotte per poterlo servire, il primo ministro fu chiamato davanti al re e la sfera con i ricordi di sua figlia scansionati davanti a tutti i dignitari di corte. L'uomo era ro...