Capitolo 16

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Quel sabato mattina una macchina a cristalli magici venne a prendere William e Willow, i due ragazzi salirono a bordo e vennero portati a palazzo reale.

A Willow piaceva gironzolare intorno a sua nonna e suo nonno, quando non se ne stava rinchiusa nella biblioteca reale.

A volte quando re Farley era alle sedute del mattino, Willow si nascondeva dietro una colonna della sala delle udienze e rimaneva ad ascoltare le varie sedute che si susseguivano.

La bambina era molto curiosa della politica di corte, a volte c'erano dei problemi che lei pensava fossero troppo difficili da risolvere ma suo nonno aveva sempre idee genuine da proporre, beh più che proporre quando passava a lui la parola era sempre un ordine, significava che i suoi ministri e consiglieri non avevano trovato di meglio.

Un giorno Willow smise di andare alle udienze, il re ne fu informato e si incuriosì del nuovo passatempo della nipote, un giorno mentre curiosava tra i libri della biblioteca reale, aveva trovato una stanza sigillata con la magia che lei aveva forzato, al di la c'erano i libri nella lingua corrente nel periodo della fenice di ghiaccio, e anche oggetti di antiquariato, fu allora che trovò su di una teca la lama spezzata.

La cosa la rese inorridita perché dalla lama sentiva provenire l'anima del suo maestro, ancora intrappolata.

Ogni giorno Willow andava a parlare al suo maestro a fargli coraggio e a dirgli di non avere paura.

Il re aveva fatto in modo che quando Willow andava dalla spada nessuno si avvicinasse alla biblioteca reale, nemmeno sua moglie o suo figlio.

Un giorno qualcosa dentro a Willow la spinse ad aprire la teca, il vetro era molto pesante ma con un incantesimo venne via molto bene, fu poi appoggiato a terra.

Willow mise la sua piccola mano sopra la lama spezza e disse: «Lascia andare il tuo rancore, va in pace.»

La lama spezzata come se avesse ricevuto un ordine lasciò andare il suo rancore per essere stata creata e poi distrutta, si trasformò in polvere e lo spirito di Auberon ne uscì.

«Questo junior porge i suoi omaggi al maestro Auberon.»

«Bambina mi conosci?»

«Maestro sono io Willow, il vostro unico erede magico, mi avete trasmesso tutte le vostre conoscenze.»

«Fammi dare uno sguardo bambina.»

Auberon controllò l'anima della bambina per vedere se era qualcuno che conosceva in passato e poi i suoi ricordi, ebbe un moto di tristezza per questa creatura che aveva avuto una vita così misera, ma fu felice di capire che era veramente la sua erede magica.

«Credo di capire cosa è successo, l'anima che hai visto era un piccolo frammento quello rimasto nel mio corpo dopo il giuramento, lui credeva di essere il frammento più grande della mia anima, invece era solo un piccolissima parte che permetteva al mio corpo di rimanere in vita, parte formata soprattutto da ricordi che ora sono in te. Bambina, posso riprendere ciò che è mio? Nel tuo corpo c'è il frammento mancante della mia anima che vorrei indietro così da poter ritornare al ciclo della reincarnazione.»

«Certo, se è tuo maestro è giusto che torni a te.»

In quel momento una piccola sfera di luce si staccò dal corpo di Willow ed entrò nell'anima di Auberon, l'anima ora completa era pronta ad andare.

«Sono felice di aver trovato un erede come te, ora devo andare. Ti do la mia benedizione, addio bambina mia, mio amato discepolo.»

L'anima di Auberon, ormai in pace, tornò al ciclo della reincarnazione, come è giusto che sia.

Nel frattempo re Farley e il preside Hector videro tutto attraverso un sfera di sorveglianza.

«La storia diceva che Auberon fosse un tiranno, maleducato e brutale. Eppure quello che abbiamo visto oggi ci dice che quello che Willow mi ha raccontato fosse il vero.»

«Modifica quei libri di storia come ti ha detto di fare, non venire a piangere da me se i tuoi maghi iniziano a morire nei duelli magici.»

«Tua nipote è un peperino, se dice che li affronterà a duello sono sicuro che lo farà. I libri li stanno riscrivendo, ma sono sollevato di quello che ho potuto vedere oggi, questo mi da la conferma che la bambina non è stata ingannata.»

LA LAMA SPEZZATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora