CAPITOLO 31

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"Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente"
- William Shakespeare (Romeo e Giulietta).

Il tragitto per andare al dormitorio è stato angosciante: dopo esserci rivestiti non ci siamo più parlati nè guardati. Abbiamo fatto finta che non fosse successo niente, riempiendo la spazio circostante con il silenzio di due persone che vorrebbero dirsi tante cose, ma tacciono per non peggiorare la situazione.

Quando posteggia la mia macchina e spegne il motore, Dawson si volta verso di me.

Io deglutisco incapace di ricambiare lo sguardo. Il groppo che ho in gola sembra, inoltre, peggiorare le cose. Slaccio la cintura e mi affretto a scendere. Dopo qualche secondo Dawson mi segue a ruota e a quel punto allungo una mano verso di lui per farmi restituire le chiavi. Si avvicina a passo lento e posa il mazzo sul mio palmo.  Gli faccio un cenno e mi volto per andarmene, tuttavia mi afferra il braccio e si avvicina al mio viso.

"Non è mai successo, Samantha"

Bam.

***

La mattina seguente, quando mi sono svegliata, non sono andata a nessuna lezione della giornata. Sono ritornata in ospedale da Taylor e lì ho trovato mia sorella Jane. Era accanto al suo letto che rideva con lei, gesticolava e parlava freneticamente.

Poco dopo nella stanza è entrato Devon che ha passato una bottiglietta d'acqua alla mia amica e quest'ultima l'ha ringraziato con un sorriso.

Sono rimasta circa due ore, ma dovevo studiare e quindi ritornare al dormitorio quanto prima.

Mentre camminavo per andare verso la biblioteca, dopo esser passata a prendere i libri nella mia stanza, distratta dal mio telefono, ho sbattuto contro qualcuno. Stavo per alzare la testa pronta a scusarmi, ma la faccia da schiaffi di Carter Carrington mi stava ostruendo la vista facendomi intendere che era proprio lui la persona con cui mi fossi scontrata.

"Oh, Sam!" esclama con finta allegria "E' da parecchio che non ti vedo"

"Già, forse era meglio così" faccio per superarlo, ma lui me lo impedisce.

"Come sei crudele, mi ferisci" afferma ironicamente, facendo un sorrisetto.

Carter è decisamente un bel ragazzo, ma è anche un gran pezzo di merda. Una puttana di cui non riesci a liberarti.

"Cosa vuoi, Carrington? Mi stai stancando"

"Volevo solo darti il primo avvertimento per il tuo fidanzatino.." si avvicina a me, scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi passare l'indice sulla mia guancia, alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra "...digli che prima o poi farò la mia mossa e quel giorno mi divertirò da matti"

Stringo i denti, contraendo la mascella.

Afferro il colletto della sua t-shirt e lo guardo dritto negli occhi.

"Stammi a sentire, Carrington.."

Il suo sorrisetto si allarga sempre di più come la mia voglia di prenderlo a sberle.

"...non so cosa sia successo tra te e Dawson, ma è chiaro che quella puttana di tua sorella c'entra con la questione ed io le strapperò i capelli uno ad uno se continua a creare problemi. E credimi a te succederà anche di peggio"

Carter si lecca le labbra e mi squadra come se volesse saltarmi addosso da un momento all'altro.

Mollo la presa, riprendendo la distanza e assumendo un'espressione disgustata.

"Sta attento. Non andrà a finire bene questa storia, non per voi"

Lo lascio lì. Il suo sguardo mi buca la schiena, ma non mi importa. Più sto lontana da lui meglio è.

Il cellulare nella mia tasca squilla, riconosco la suoneria personalizzata e mi blocco. Emetto un sospiro profondo, ma mi faccio coraggio e rispondo.

"Che vuoi?"

"Cosa ti ha detto quello stronzo?"

Aggrotto le sopracciglia "mi stavi spiando, Dawson?"

Lo sento sbuffare.

"No, Samantha. Passavo per caso davanti la biblioteca e ho visto te e Carter parlare"

La chiamata termina ed io alzo gli occhi al cielo sapendo che probabilmente mi sta raggiungendo, nel frattempo mi volto nella direzione in cui prima c'era Carter, ma adesso ci sono due ragazze che parlano tra di loro.

Il mio cuore accellera il battito, le mie mani sudano e le mie ginocchia sono sul punto di cedere al pensiero di Dawson che sta venendo da me. Poco dopo mi tocca la spalla ed io mi volto verso di lui, assumendo un finto atteggiamento scocciato, tentando di soffocare le tante sensazioni che mi investono.

"Allora? Che vuoi?"

"Voglio sapere cosa ti ha detto"

"Non sono affari tuoi, Wellson. So cavarmela da sola"

Un deja-vu si fa strada nella mia mente.

"Grazie per avermi difesa, ma sai che non ne ho bisogno"

"E questi li chiami ringraziamenti?"

"Voglio solo farti capire che so badare a me stessa"

Quella sera non l'ho ringraziato come meritava, non volevo mostrarmi debole e questo mi ha portato ad assumere un atteggiamento infantile. Mi aveva difesa da quello stronzo di Joseph Burke ed io mi ero semplicemente preoccupata di fargli presente che sono capace di farlo anche da sola.

"Devi dirmelo, Samantha"

La sua voce mi riporta con i piedi per terra bruscamente. Il suo tono è talmente freddo da far comparire sul mio corpo la pelle d'oca.

"Non mi ha detto nulla..."

Oh, avanti, Sam! Sai fare meglio di così.

"Mi prendi per il culo?"

Sbuffo odiando profondamente il distacco che c'è tra noi, specie dopo quello che è successo stanotte.

Non rispondo alla sua domanda e tento di superarlo per poter andare in quella maledetta biblioteca così da affogare le mie delusioni tra le pagine dei libri.

"Non andartene"

"Credimi, è meglio che io lo faccia" rispondo, scostandomi dal tocco della sua mano sul mio braccio non volendo avere altro contatto con lui per almeno le prossime ventiquattro ore.

"Dimmi cosa ti ha detto quel coglione, Sam, così chiudiamo questa conversazione in fretta e a quel punto possiamo riprendere ad ignorarci"

Gli è bastata una semplice e banale frase per descrivere la situazione in cui ci aveva buttati lui stesso.

Non lo farò, non gli dirò proprio niente. Che a lui piaccia o meno, poco m'importa.

"No, Dawson" esclamo più sicura di prima.

Gli lancio un'occhiata delusa e giro i tacchi, allontanandomi da lui.

Che si fotta!

#SpazioAutrice
Sì, lo so: il capitolo è troppo corto. E so anche che è un enorme bastardata dopo tanto tempo di attesa. Mi scuso per questo.
Da questo capitolo in poi le cose cominciano a farsi davvero serie. Come abbiamo visto nel capitolo precedente, Sam sa tutto il piano che Dawson ha archiettato con Devon e Taylor, ma quest'ultima è fuori dai giochi e inoltre ha deciso di vuotare il sacco. Sam di certo, come avrete potuto capire già dal primo libro, non è una ragazza che sa stare al proprio posto e adesso che sa che intenzioni hanno i Wellson, di certo non se ne starà a girarsi i pollici.
Mi auguro che, nonostante la scarsa lunghezza di cui è caratterizzato, il capitolo vi sia piaciuto.
A presto!
-Allyson.



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