"Tende a distruggerti, a me invece piacerebbe poterti creare. Ma hai scelto di amare lei"
SAMANTHA
Scuoto la testa, sentendo le dita, strette intorno alla lattina di birra ghiacciata, gelarsi quasi a volermi punire per essere venuta a questa festa nonostante non sia in gran forma, per aver continuato a giocare a basket nonostante i miei rischi e per non aver ascoltato mia madre tutte le volte che mi ha ripetuto di mollare lo sport per anni.
I fianchi cominciano a far male seriamente e un'altra fitta alla schiena mi porta ad arricciare il naso per il dolore quando scuoto nuovamente la testa, rifiutando l'ennesimo invito di Rebecca che insiste a raggiungerla nella pista da ballo improvvisata da Clark nella sua enorme casa.
Ignoro gli sguardi preoccupati di Dawson quando faccio una smorfia di dolore mentre mi sistemo al meglio sul divano su cui sono seduta da ormai due ore.
Emetto un sospiro di sollievo nell'istante stesso in cui la mia schiena si poggia contro un cuscino
"Sam, se ti fa così male possiamo andare." mormora Taylor al mio orecchio.
"No, va tutto bene, Tay. Sul serio" le dico sorridendo per rassicurarla.
Sospira, ma si volta non appena viene chiamata da Claire che le mostra qualcosa sul telefono con un sorrisetto divertito.
"Sam, ti prego andiamo. Ti vedo soffrire e questa cosa mi sta facendo diventare pazzo"
Mi volto incontrando lo sguardo pieno di preoccupazione di Dawson.
Sbuffo "Sto bene, okay? Mi passerà"
Lui aggrotta le sopracciglia, i lineamenti del suo viso si induriscono, i suoi occhi si fanno più scuri, le sue labbra si stringono formando una linea sottile e nascondendo tutta la loro carne e morbidezza: si sta arrabbiando.
"Cosa faresti se mi vedessi sofferente su un cazzo di divano?" mi domanda, alzando un sopracciglio e le iridi piene di aspettativa.
"Beh, ti trascinerei al college, nella tua camera, imponendoti di star fermo"
"Dammi un buon motivo per non fare lo stesso" ringhia.
Sospiro pesantemente "I nostri amici si stanno divertendo e lo voglio fare anche io"
"Come puoi farlo? Stai male!" mi ricorda.
Non sarà una semplice serata.
***
"Sei contento adesso?" gli domando quando smette di sistemarmi le coperte e si siede al mio fianco.
"Adesso sì"
Siamo tornati nella mia stanza del campus. L'ho lasciata vinta a Dawson vedendolo imbronciato e arrabbiato.
Non ho nessuna intenzione di passare la serata con lui in questo stato, così lo tiro dal braccio.
Dawson alza gli occhi al cielo, ma sorride avvicinandosi ed infilandosi sotto le coperte del mio letto.
Il suo calore mi investe ed io chiudo gli occhi, sentendo improvvisamente la stanchezza della giornata e dell'allenamento avuto oggi pomeriggio.
Poggio la testa sulla spalla del mio ragazzo e mi addormento.
***
"Cosa intende, dottore?" chiede mio padre preoccupato e non sicuro di voler sentire la risposta.
"Se la ragazza continuerà a sforzare la schiena in questo modo rischierà..."
No. Sam, no. Non rischierai assolutamente nulla.
Tu starai bene, come sempre. Devi stare bene.
Mi ripeto questo mentre afferro il cellulare, rispondendo alla chiamata di mia madre, ricordando com'era andata a finire l'ultima volta e sperando che non sia così anche oggi.
"Sì?"
"Josephine"
"Mamma"
La sento sbuffare "come va al college?"
"È tutto okay" mento non volendo prendere l'argomento sulla mia salute.
"Devo dirti una cosa" confessa.
Il suo tono sembra addolcirsi, così tanto che mi porta a chiedere se la persona che si trovi aldilà della linea telefonica sia realmente mia madre, ricordandola per i suoi modi bruschi e allo stesso tempo da donna vissuta.
"Cosa?" domando titubante.
"Voglio che tu sappia che è una scelta più che voluta da me e John. Spero tu sia felice per questo"
Sto perdendo la pazienza "Parla".
"Sono incinta"
E' un attimo. Tutto sembra ridursi ad un misero attimo. Un attimo in cui non capisco nulla, e non sono sicura di voler capire realmente le parole pronunciate da Amelia con tanta dolcezza.
Così le mie mani si muovono da sole ed il mio dito preme poco delicatamente sul tasto rosso, terminando la chiamata.
"Tutto bene, Sam?"
Zoey spunta al mio fianco. Alza la mano per accarezzarmi il braccio, tentando di capire cosa mi prende, ma io mi scanso subito. Lei mi guarda perplessa e preoccupata.
"Ehy, che succede?"
Fa un altro passo verso di me con l'intento di toccarmi nuovamente, ma io non le do il tempo di farlo che esco subito dalla nostra stanza.
Corro fino ad arrivare al dormitorio maschile, nell'ala opposta a quella mia del campus, e guardo attentamento ogni porta, poi ricordo che quella di Dawson si trova nel corridoio successivo a quello in cui mi trovo e aumento il passo, ignorando i fischi insistenti dei ragazzi non appena mi vedono e i commenti poco ... carini.
Quando i miei occhi si posano sulla porta C80, faccio un respiro a pieni polmoni e cerco di calmare il battito furioso del mio cuore.
Le mie nocche sbattono un paio di volte sul legno, ma non ricevo risposta. Provo di nuovo, ma niente. Poi come una stupida mi ricordo che Dawson ha gli allenamenti e, sempre come un'idiota, mi rammento che i miei inizieranno tra un'ora e devo comincare a prepararmi.
Faccio dietro front, ma sbatto contro qualcuno. Alzo la testa pronto ad insultarlo, ma uno sguardo divertito mi impedisce di farlo, mi blocca improvvisamente.
"Scusa, non ti avevo visto" dico il contrario di quello che avevo previsto inizialmente.
"Già, lo avevo notato" commenta il ragazzo con ironia.
"Beh, io devo andare" mormoro, superandolo e con l'intento di ritornare in camera mia. Taylor a momenti sarà lì, insieme a Claire e Rebecca.
"Williams, giusto?"
Mi volto."Sì, sono io"
"Sei la ragazza di Wellson, dico bene?"
Aggrotto la fronte, ma confermo un'altra volta.
Lui, in tutta risposta, allunga una mano aprendo per bene il palmo e porgendomelo.
"Sono Carter Carrington, capitano della squadra di basket della JMU"
E con questo? Avrei voluto tanto dire, ma mi limito ad annuire e voltarmi una seconda volta, fregandomene di essere risultata maleducata.
Lui questa volta non mi ferma, ma lo sento ridacchiare alle mie spalle.
Lo ignoro, dicendomi mentalmente che se mi darà fastidio non esiterò a tirargli un bel calcio nelle palle e fargli vedere di cosa è capace Samantha Williams.
Come già immaginavo, trovo davanti camera mia Taylor, Claire e Rebecca.
"Perchè quella faccia, Williams?" mi chiede Tay.
Scuoto la testa, ma mi blocco improvvisamente colta alla sprovvista dal nome del tizio che mi rimbomba in testa.
Carter.
Carter.
Carter.
Carter Carrington.
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The imperfect couple
RomanceCOMPLETA. SEQUEL DI THE DANGEROUS COUPLE Sam, dopo aver conosciuto Dawson, ha riscoperto la felicità e se la sta godendo a pieno. Tuttavia, la coppia pericolosa, ha iniziato il college ed anche lì i nemici si ripresentano come pesci che abboccano a...