EPILOGO

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"Il tempo è un grande autore. Trova sempre il perfetto finale"

DAWSON

OTTO ANNI DOPO

Apro la porta di casa dopo tanto tempo. Non vedo la mia famiglia da mesi a causa del lavoro che mi ha tenuto lontano per un pò.

Dopo tanto studio e tanta fatica, ogni giorno faccio il lavoro dei miei sogni che però mi costringe ad andare al Field Office di San Diego più e più volte. Fare l'agente non è per niente facile, inoltre i rischi sono dannatamente alti.

In ogni caso, sono ritornato. Ma questo le mie due ragazze non lo sanno.

Mi schiarisco la gola, ma sento la televisione del salotto ad alto volume e subito capisco che si tratta di uno dei cartoni Disney che ama mia figlia.

Mi avvicino alla grande stanza e apro l'uscio lentamente.

La scena che mi si ripresenta davanti mi fa sorridere: Sam che aiuta a colorare Skylar e quest'ultima che ogni tanto si incanta di fronte una delle sue scene preferite della 'Principessa e il ranocchio'.

"Nessuno mi da il bentornato qui?"

Le mie donne si girano di scatto nella mia direzione.

Mia figlia strilla e mi corre incontro. Io prontamente la prendo in braccio e mi godo il suo profumo.

Mi è mancata come l'aria.

Sam viene verso di me con un enorme sorriso che io ricambio dolcemente.

"Ciao, piccola" sussurro baciandola mentre Skylar tiene il capo poggiato sulla mia spalla.

Mi sono mancate le labbra della mia fidanzata.

Stare senza di lei è terribile.

***

Poggio un bacio delicato sulla spalla nuda di Sam. Lei mi dedica un sorrisetto pigro ed assonnato.

Sentire di nuovo il suo corpo contro il mio mi fa ritornare ai primi mesi della nostra relazione quando non appena respiravamo l'uno accanto all'altra subito l'aria era gremita di desiderio sessuale.

Abbiamo fatto l'amore due volte, ma sento che la terza si avvicina quando Sam prende a spingere il suo sedere contro di me.

Gemo silenziosamente nel suo orecchio che prendo poco dopo a succhiare. Il suo lobo si ritrova incastrato tra le mie labbra e la mia lingua lo lambisce.

"Dawson..." sussurra sospirando estasiata.

"Cosa vuoi, piccola?"

Lei ridacchia.

"Lo sai perfettamente"

"Voglio sentirtelo dire" sentenzio girandola e posizionandomi in mezzo alle sue gambe.

"Te"

"Dove?"

Le bacio il collo per poi soffiargli sopra per farla impazzire.

I suoi sospiri... potrei nutrirmi in eterno solo con loro. E starei bene.

Le afferro i polsi e li intrappolo sopra la sua testa sul cuscino.

I miei fianchi prendono a sfregare contro i suoi.

"Ovunque" risponde ansimando e seguendo il ritmo del mio bacino.

"Ovunque?" chiedo retorico per farle perdere di più la testa.

"Sì, Dawson" risponde con un lamento.

The imperfect couple Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora