"Non è il viso che colpisce, ma le espressioni. Non è il corpo che ci piace, ma il modo in cui si muove. Non è spesso l'aspetto fisico che ci attrae, ma sono i modi di fare di una persona"
- Marilyn Monroe.SAMANTHA
Quando entro la prima cosa, o meglio persona, che vedo è Taylor con le manette che la tengono attaccata alla sedia.
"Ehi, grazie di essere venuta" commenta sarcastica.
Faccio spallucce sorridendo divertita.
Taylor sbuffa " ti ho chiamato un'ora fa, Williams" constata volendo farmi un gestaccio con la mano legata alla sedia, ma subito fa una smorfia di dolore quando la manetta la rimette al suo posto.
"Ero con Dawson" rispondo con nonchalance.
"Questa me la paghi"
"Ricordati che sto per salvarti il culo per l'ennesima volta sopratutto grazie alla mia fantastica sorella" urlo le ultime parole per farmi sentire da lei che sicuramente si trova nel suo ufficio poco distante dall'entrata.
Travis, uno degli agenti più bravi di qua dentro e migliore amico/ amante di mia sorella, scuote la testa ridendo.
Mi avvicino a lui dandogli una pacca sulla spalla.
"Ehi, Sam" mi saluta lui.
"Ehilà! Sono ancora qui io!" dice canzona Taylor scuotendo le manette emettendo un rumore metallico.
"Come sempre, Brown"
Scoppio a ridere sentendo le parole di Travis.
"Avanti, Travis. Sai che è innocua"
Taylor, come se volesse realmente fargli credere ciò nonostante le scarse quasi sicuramente nulle possibilità che questo accada, sbatte le palpebre sporgendo il labbro inferiore assumendo un'espressione da cucciolo. Sì, bastonato.
"Certo come quando ha minacciato un'anziana con la sua stessa borsa, ha rubato un carrello del supermarket qui accanto o era tanto ubriaca da aver preso una multa per disturbo della quiete pubblica perchè urlava nel bel mezzo della strada: 'per Narnia!' "
Guardo Taylor, facendo nuovamente spallucce.
"Ci ho provato, amica. Mi dispiace"
Lei stava per ribattere, ma una porta viene spalancata e Jane esce dal suo ufficio seguita da una donna con occhi gonfi e colmi di lacrime.
"Faremo tutto il possibile, signora Larsen, glielo prometto"
La donna annuisce, singhiozzando per poi lasciare la centrale dopo aver biascicato dei ringraziameni a malapena udibili.
Jane, non appena ci vede, sbuffa ed alza gli occhi al cielo.
"Cosa avete fatto 'sta volta?"
Nel frattempo ha già fatto cenno a Travis di levare le manette a Taylor.
"E' stata lei", affermo indicando la ragazza che si massaggia il polso e guarda male il migliore amico di mia sorella.
"Cosa è successo?" chiede a Travis.
"Ha rotto il setto nasale ad un ragazzo"
Scoppio a ridere, ma smetto subito dopo essere stata trafitta da un'occhiataccia della mia amica.
"Perchè, Brown?"
"Mi ha toccato il sedere"
"Puoi andare"
Travis alza un sopracciglio guardando perlpesso Jane.
"Gliela fai passare sempre liscia"
"Stiamo parlando di mia sorella e di un'amica di famiglia, cosa ti aspetti che faccia?" chiede mia sorella scoccandogli un'occhiata infastidita.
Sì certo e dopo te lo scopi.
"Ma.." riprende Travis, tuttavia viene interrotto da Taylor.
"Senti, spermatozoo uscito male, Jane ha detto che possiamo andare e quindi noi andremo mentre tu ti farai i cazzi tuoi senza commentare, chiaro?" chiede minacciosa.
L'afferro per un gomito, sentendo la voglia di Travis di ammenettarla nuovamente dal mio posto e le intimo di tacere, facendole capire che ha già fatto abbastanza.
"Dovrai risarcire i danni a quel ragazzino, Brown e spero che non ricapiti..."
Mia sorella non finisce la frase perchè scoppia a ridere.
"Chi voglio prendere in giro? Probabilmente domani stesso vi ritroverò qui"
Sbuffo, ma faccio cenno alla mia amica di andare.
Dopo aver ringraziato controvoglia mia sorella, usciamo dalla centrale.
Quando, arrivate davanti la mia macchina, mi giro verso Tay noto che è intenta a guardare lo schermo del cellulare corrucciata.
"Cosa c'è?" le chiedo.
Lei scuote la testa, sorridendomi forzatamente.
"Nulla"
Stavo per dirle che non ci credo data la sua espressione, ma subito riprende a parlare.
"Ma... Jane non era un agente dell' FBI? Cosa fa di nuovo a Madison City?"
"Non so cosa sia successo esattamente, ma si è ritirata dal Field Office di San Diego e ha deciso di ritornare in carica qui a Madison City come una semplice poliziotta"
La mia amica pare perplessa, ma poco dopo lascia perdere.
Non sa quanto io mi sia chiesta cosa sia successo a mia sorella, ma non abbiamo più i rapporti di prima e non me lo dirà mai.
***
"Quindi hai intenzione di mollare la squadra?" mi chiede spalancando le iridi grigi, molto simili a quelli della figlia.
Sospiro pesantemente, non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi.
Annuisco con fatica.
Sento un peso sul collo mentre lo faccio, come se un mattone fosse posato proprio su esso.
"Sam.."
Il coach Brown, che conosce la mia situazione avvenuta a causa di una delle compagne di squadra della figlia quando andava al liceo, mi poggia una mano sulla spalla comprensivo.
"Mi conosci, Adam. Non lo avrei mai fatto se non fosse stato per necessità. La mia schiena non può più affrontare... tutto questo" dico indicando la palestra e sfuggendo allo sguardo dell'uomo.
Sono quasi dieci anni che mi conosce e sa il mio eterno amore per il basket, molte delle mie grandiosi tecniche sono tali proprio grazie a lui... gli devo tutto.
"Avresti dovuto farlo prima"
Eccole lì, le parole che più mi fanno male e che la gente continua a sbattermi in faccia ripetutamente come se non fosse mai abbastanza.
Perchè sì, avrei dovuto farlo prima. Sì, avrei dovuto mollare tutto tanto tempo fa dandomi una possibilità di allontanare sempre di più il mio ipotetico futuro da invalida, ma che ormai vedo sempre più vicino.
E i sensi di colpa mischiati alla vergogna mi portano a stare in silenzio, incapace di emettere alcun suono, incapace di respirare regolarmente.
Sto male, così tanto che non so come io mi stia reggendo in piedi.
Il dolore fisico si mescola violentemente a quello emotivo.
Una fitta al ventre per la consapevolezza sempre più nitida nella mia testa che non ritornerò più a giocare mi porta a chiudere gli occhi e strizzarli.
"Sta tranquilla, lo capisco"
Annuisco e mi volto, senza nemmeno salutarlo.
Esco dall'enorme palestra e dico addio al campo di basket che non mi accoglierà più.
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The imperfect couple
RomanceCOMPLETA. SEQUEL DI THE DANGEROUS COUPLE Sam, dopo aver conosciuto Dawson, ha riscoperto la felicità e se la sta godendo a pieno. Tuttavia, la coppia pericolosa, ha iniziato il college ed anche lì i nemici si ripresentano come pesci che abboccano a...