CAPITOLO 16

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DAWSON

Non saprei come definire Taylor Brown.

E' un ottima compagnia? Non credo.

E' una brava ragazza? Stando al fatto che l'altra volta Sam l'ha dovuto tirare fuori dalla centrale della polizia, direi di no.

Ma è una puntatina alla centrale di polizia che fa di una persona cattiva? Chi sono io per giudicarla?

Ah sì, sono quel ragazzo che rubava alcolici con il mio migliore amico e che sfotteva i poliziotti, facendosi tirare fuori dai guai dal padre vergognosamente ricco.

Non mi importa di chi sia realmente Taylor Brown, ma non sono stupido: è chiaro che si sente con mio fratello dato che quest'ultimo, da quando è venuto a farmi visita, non fa altro che dirmi che si sente con una ragazza.

Tutto è collegato: Devon messaggia con una ragazza e Taylor Brown ha strane reazioni quando parliamo di lui.

Ho cercato di chiedere spiegazioni a Sam, credendo che lei sapesse qualcosa di più, ma a quanto pare anche la mia fidanzata è all'oscuro di tutto.

Nelson anche sembra aver notato qualcosa.

"Quei due, se si metteranno insieme, faranno faville"

Non fa che ripeterlo in spogliatoio ed io non so cosa pensare.

Taylor Brown è quella giusta per mio fratello?  Non saprei.

Probabilmente dovrei lasciare che se la veda lui, non immischiandomi nella sua vita sentimentale. Ed è proprio per questo che ho passato tutta la mattinata a ricordarmi di quanto maturo sia Devon e di quanto sia consapevole di quello che fa.

Penserò alla mia di vita sentimentale, lasciando quella di mio fratello proprio nella mani di quest'ultimo , com'è giusto che sia.

"Stasera usciamo?" chiede Nelson avvicinandosi a me ed Oliver.

Sento il mio coinquilino dare una risposta affermativa quasi subito mentre mi allaccio la scarpa destra per poi passare all'altra.

"Dawson?"

Sospiro alzandomi dalla panca e mettendomi il borsone in spalla.

"Non credo di voler uscire"

La verità è che vorrei stare un po' con Sam. È da tanto ormai che non abbiamo un po' di tempo per noi due;  tra i suoi appuntamenti di fisioterapia, i miei allenamenti di football e lo studio di entrambi non c'è stata occasione.

Il mio migliore amico, pur serbandomi un'occhiata curiosa forse aspettandosi una spiegazione, non fa domande e riprende a parlare con Oliver per organizzarsi per la serata.

Saluto i miei compagni di squadra ed esco dallo spogliatoio, issandomi varie volte il borsone che continua a scivolarmi dalla spalla.

La stanchezza dell'allenamento si fa sentire, ma decido di metterla da parte e di andare direttamente da Sam.

Spero soltanto che stia bene e che ci sia una notizia positiva per quanto riguarda il suo problema alla schiena.

Il dottor Moretz continua a dirle che sta facendo enormi progressi e che se solo avesse cominciato la fisioterapia prima non ci sarebbe stato bisogno di nessuna operazione.

Questo è il rimorso più grande di Sam.

Un pomeriggio aveva urlato con rabbia di essere una stupida che non aveva ascoltato i medici e che adesso c'è il 50% di possibilità che finisca in sedia a rotelle.

The imperfect couple Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora