The imperfect couple

CAPITOLO 38

"Vendicarsi di un nemico è ricominciare un'altra vita"
-Publilio Siro.

SAMANTHA

"Tutto è pronto" afferma Dawson, guardandomi come se cercasse in me un segno di protesta o che indichi che sto per gettare la spugna.

La mia espressione, tuttavia, rimane impassibile e a quel punto lui sospira. Si siede al mio fianco ed io seguo ogni suo movimento con lo sguardo. 

"Andrà tutto bene, te l'ho detto"

Già, e questa probabilmente è la centesima volta che sento questo parole nell'arco di un'ora, ma non mi sarei mai stacata di sentirglielo dire.

Annuisco convinta anche io di ciò. Dopo tanto tempo sento di aver ritrovato quella grinta e quella sicurezza che credevo di aver perso.

Dopo ieri, Taylor mi ha perdonato e abbiamo concordato insieme che avremmo ricominciato. Forse è stato proprio questo fattore ad avermi restituito la determinazione che mi apparteneva. Ci saremmo lasciate Rebecca alle spalle e avremmo gettato il lucchetto che teneva incatenata Bridget in una gabbia, non l'avremmo più aperta. Ed era anche ora!

Sono giorni che Nelson, nonostante il suo dolore, continua a far credere a Rebecca di stare dalla sua parte, comunicandole il piano sbagliato.

Stiamo attendendo nella sua stanza che faccia ritorno. La prima fase del piano è stata avviata e spetta a lui compierla.

Oliver cammina per la stanza da ormai dieci minuti buoni. Zoey tenta di sfuggire dalla grinfie di mia sorella la quale non perde occasione per sussurrarle qualcosa all'orecchio che la fa avvampare. Taylor si muove nervosamente sul letto di Nelson con la gamba ingessata distesa. Di tanto in tanto Devon le parla e pare che il nervosimo scemi ogni qualvolta il mio fratellastro le dica qualosa. Claire fissa il vuoto pensando a chissà cosa e soffiando qualche volta sulla sua frangetta per scostarla dagli occhi.

Dopo quelli che sembrano minuti infiniti la porta della camera si apre, rivelando un Nelson che alza i pollici.

"Ho lasciato la pen-drive sulla scrivania del rettore, dovrebbe rientrare tra un'ora dalla riunione"

Carter accusato del pestaggio di Devon e di aver fatto uso di stupefacenti in passato. Melissa denunciata per stalking. Rebecca che brucia la macchina di Joseph Burke e ruba alcolici in un paio di bar. Mia sorella Jane ha fatto in modo che nei video di quest'ultima non comparissimo nè io nè mia sorella Katherine.

Tutto questo si trova in quella fottuta pen-drive. Il rettore non potrà rimanere indifferente di fronte a questi comportamenti e l'espulsione, a quel punto, sarà inevitabile per loro.

Nelson ci racconta di aver perso tempo in quanto il rettore non si decideva ad andarsene, ma che tutto è andato a buon fine e che dovremo solo attendere che veda il contenuto della pen-drive.

Stringo la mano di Dawson, intrecciando forte le mie dita alle sue.

"La prima fase è fatta, quando saranno espulsi provvederemo ad avviare la seconda ed ultima fase" afferma Oliver.

"La mazzata finale" afferma Devon con un sorrisetto crudele in volto.

Rimaniamo un paio d'ore a discutere delle possibili reazioni dei Carrington e di Rebecca a ciò che abbiamo fatto e quando bussano alla porta, sobbalziamo.

Nelson fa cenno a tutti di rimanere in silenzio e si avvicina all'uscio aprendolo lentamente, lasciando un paio di centimetri giusto per sbiriciare chi si trovi dall'altra parte. Dopo qualche secondo spalanca la porta titubante lasciando entrare Abby.