CAPITOLO 9

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"E la mia anima non è forse nata
 già macchiata di chiazze nere come quelle che costellano la pelle delle pantere?"

SAMANTHA

Picchietto le dita sul tavolo, infastidendo Devon che mi guarda male ormai da venti minuti buoni.

Non so perchè il mio ragazzo l'abbia con me da ieri sera ed è propio quello che ho intenzione di scoprire. Beh, se solo lui me ne desse la possibilità.

Mi mordo il labbro inferiore guardandolo ansiosa di sapere se ho sbagliato in qualcosa, principalmente perchè non so di cosa si tratti.

"Si può sapere cos'hai?" mi domanda Devon all'orecchio.

Gli faccio cenno di seguirmi fuori il bar, ignorando le occhiate curiose degli altri. Dawson, dal suo canto, non alza lo sguardo dal suo piatto continuando a gustarsi il bacon e le uova strapazzate.

Una volta fuori, mi volto verso Devon.

"Cosa ho fatto? Tuo fratello non mi parla da ieri sera" constato.

Devon esita e finge di scacciare ciottoli che nemmeno ci sono.

"Sai che Amelia è incinta, no?"

"Cosa c'entra questo? Voglio sapere perchè ..."

Il mio fratellastro mi interrompe con un gesto della mano.

"Non l'hai detto a Dawson, Sam"

Apro la bocca, pronta a difendermi, ma la richiudo subito dopo rendendomi conto che non ho giustificazioni.

"Oh" mi esce dalla bocca. Niente di più.

"Già" dice Devon guardandomi storto.

Impreco, facendogli cenno di rientrare.

A quanto pare mi dovrò scusare.

***

Abbraccio forte Devon, sussurrandogli che già mi manca.

Lui, dopo aver salutato tutti, va verso la sua macchina.

Dawson si volta, allontanandosi.

Nelson stava per raggiungerlo, ma io lo fermo in tempo.

"No, devo parlare con lui"

Annuisce, dirigendosi nuovamente da Rebecca.

"Dawson"

Lui non mi ascolta e continua a camminare imperterrito senza voltarsi.

Aumento il passo e lo raggiungo fino a pararmi di fronte a lui, arrestando la sua camminata e costringendolo a guardarmi seppur con malavoglia.

"Cosa vuoi?"

Incrocia le braccia al petto alzando un sopracciglio.

"Te lo avrei dovuto dire, mi dispiace" ammetto guardandolo pentita del mio errore.

"Sì, avresti dovuto" commenta scontrosamente e indurendo lo sguardo, facendomi senitre dannatamente piccola sotto esso.

"Perdonami" sussurro, tentando di intenerirlo.

"Perchè non me lo hai detto? Pensavo non ci fossero segreti tra di noi"

"Ed è così! Dopo che mia madre mi ha dato la notizia ero corsa al tuo dormitorio, ma non c'eri così me ne sono andata. E' stato lì che ho conosicuto Carter Carrington"

L'espressione di Dawson si fa più cupa e le sue spalle si irrigidiscono come il resto del corpo.

"Cosa ti ha detto?" mi chiede freddamente.

The imperfect couple Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora