Prologo

930 34 4
                                    

Ormai si era fatto buio e Zenitsu era esausto. Era stato mandato in una missione in solitaria e finalmente stava facendo ritorno alla Casa delle Farfalle, dalla sua Nezuko.
Pian pianino si stava facendo leggermente più coraggioso, gli bastava pensare alla sua amata e a come sarebbe stata triste se lui non avesse fatto ritorno.
Era quasi arrivato a casa quando la vide.
Davanti al cancello, rivolta all'abitazione, vi era una splendida ragazza. La sua pelle diafana sembrava brillare sotto i raggi della luna, facendola sembrare una dea, ed era vestita di nastri neri e rossi. I suoi lunghi capelli corvini erano legati in una coda alta e le arrivavano poco più giù del sedere.
Zenitsu, a quella visione, si blocco', diventando paonazzo e boccheggiando come al suo solito. Chi era quella ragazza? Forse era una kunoishi.
La giovane si voltò verso di lui, lasciando Zenitsu ancora più a bocca aperta.
Aveva un viso bellissimo e molto dolce. I suoi occhi sembravano due ametiste, contornati da lunghe e folte ciglia e il suo sorriso era mozzafiato.
" Calma, Zenitsu " pensò il ragazzo " pensa a Nezuko "
- Ciao - lo saluto' lei con voce cristallina - per caso sei diretto in questa abitazione? - indicò la Casa delle Farfalle.
- Si, perché? - domandò il ragazzo cercando di sorriderle.
- È vero che è piena di farfalle? - gli chiese la ragazza con entusiasmo.
- S... si -
- E che le ragazze al suo interno hanno tutte un fermaglio che rappresenta una farfalla colorata? -
- Si -
- Waaaaaah!! Che meraviglia - esclamò lei gioiosamente - quanto ne vorrei una, sono troppo invidiosa! -
- Aspetta - le disse Zenitsu, frugandosi le tasche quando la trovò. Prima di partire, le piccole Naho, Kiyo e Sumi gliene avevano data una come portafortuna.
Quando la tiro' fuori, gli occhi della ragazza si sgranarono.
- Woooow! Che bella! -
- Tieni, prendila pure - le disse Zenitsu sorridendole - sta molto meglio a te che a me -
- Aaaaah, grazie - disse entusiasta lei prendendo il fermaglio.
Zenitsu la guardò sorridendo; quella ragazza era veramente molto carina e, a giudicare dal suono che emetteva, doveva essere molto gentile.
- Sai, è da tanto che non vedo una farfalla - mormorò lei guardando con tristezza il suo fermaglio - la luce del sole mi è nociva e non posso più vedere quelle creature che tanto adoro... -
A quelle parole, Zenitsu si fece serio - co... come? -
La ragazza si fisso' la farfalla alla coda - e poi è passato così tanto tempo da quando qualcuno è stato così gentile con me. Solitamente i cacciatori di demoni sono molto ostili - sorrise - tu invece sei molto gentile -
Zenitsu iniziò a spaventarsi, sbiancando di colpo. No, non poteva essere... quella ragazza era troppo innocente e dolce per essere davvero...
- Come ti chiami, ragazzo? - gli domandò la ragazza.
- Ze... Ze...- cercò di dire lui ma aveva la gola asciutta. Cercò di respirare - Ze... nitsu... -
- Zenitsu eh - ridacchiò lei - beh, allora grazie per la tua gentilezza. Se ci rivedremo, ti prometto che non ti ucciderò né ti mangerò. Sei stato molto gentile con me - e scomparì di colpo, lasciando il ragazzo attonito e tremante.

La giovane corse per la strada, felice per quell' incontro. Ormai era una demone da qualche anno e gli unici "rapporti umani" che aveva erano con gli altri demoni o con i cacciatori, in entrambi i casi molto ostili. L'unico che non era ostile con lei era il suo compagno, il motivo per il quale era divenuta un demone.
Giunse alla fine della città, solitamente brulicante di cacciatori, e alzò lo sguardo al cielo, ripensando a come tutto ebbe inizio.

Portami con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora