Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+

Otto - Lezioni di storia

"Non prenderla! È solo una bambina, per favore!"

"Mamma! Mamma, salvami!"

Mani fredde si avvolsero intorno alle braccia della giovane trascinandola contro la ghiaia ruvida sotto di lei. Le sue gambe scalciavano per le strade fradice, guardando la madre catturata che le urlava dietro. Una figura incappucciata aleggiava sopra sua madre, con la mano tesa e allargata sopra la sua testa. Un debole bagliore rosso emanava dal palmo. Il tuono rimbombò sopra di loro, la pioggia gradualmente divenne più forte, il viso e le urla di sua madre svanirono.

"Aurora!"

I suoi occhi si aprirono lentamente, sbattendo le palpebre per allontanare il bagliore che le offuscava la vista, gli echi dell'urlo di sua madre che svanivano nella parte posteriore. Odore di eucalipto e miele aleggiavano nell'aria, il crepitio della legna da ardere che si spezzava piano in sottofondo. Le prove del sole mattutino spuntavano attraverso le tende dorate, mostrando bellissime ombre che danzavano lungo le pareti e il pavimento. Fissò meravigliata le scintillanti macchie solari, lasciando che il suo sguardo si spostasse sul soffitto.

"Grazie agli dei del cielo, sei sveglia"

La sua testa si inclinò di lato incontrando i toni preoccupati di Harry. Le sue sopracciglia erano corrugate insieme creando piccole rughe sopra di loro mentre si avvicinava lentamente a lei, tenendo in mano una tazza di liquido fumante. Lei lo fissò senza espressione, la confusione che le turbinava nel cervello.

"Perché-"

Ma poi si è ricordata. Nella sua mente affiorarono dolorosi flashback di ciò che le era successo. Il suo corpo si irrigidì, ricordando ogni singola cosa che le avevano fatto. Poteva quasi sentire le loro mani e le loro labbra sulla sua pelle e persino come si sentiva quando erano dentro di lei. Ma soprattutto, la lussuria che l'avevano costretta a provare.

"Aurora? Stai bene-?" Harry si allungò lentamente.

"Stai lontano da me! Io-" si ritrasse dal suo tocco, la paura le paralizzava le vene mentre sentiva un'improvvisa pressione e dolore contro la gamba. Il respiro le si mozzò in gola quando sentì la mano di Harry contro la sua fronte.

"Aurora, calmati. Le tue ossa non sono ancora guarite del tutto. Shh..." un calore si irradiò dalle dita di Harry mentre si sentiva calmarsi sotto il suo tocco. Il suo corpo si rilassò, una sensazione di intorpidimento opprimeva il dolore intorno alla gamba. Tolse la mano, sorridendole leggermente mentre la aiutava a sedersi. Fece una smorfia per il dolore che le pungeva il corpo mentre si guardava il petto, notando che una grossa maglietta la copriva.

"Scusa, è stato un po' sorprendente vederti nello stato in cui eri. E avevo solo i miei vestiti, quindi spero che non ti dispiaccia" disse imbarazzato, un rossore che gli saliva sulle guance e gli occhi che saettavano tra la tazza e il viso di lei. Anche lei arrossì, guardando le mani fasciate.

"Io..no, non mi dispiace..." sussurrò. "Come sapevi che ero qui?" alzò lo sguardo su Harry che si passò le dita tra i capelli.

"Ah, beh. Qualcosa sul nostro incontro mi ha fatto pensare, quindi sono andato a cercarti. Ma non sono riuscito a trovarti finché non ho visto alcuni gentiluomini lasciare questa stanza e beh.." si interruppe, mantenendo i dettagli inquietanti per lui stesso "Ma! Ti ho guarito la gamba meglio che potevo. E le tue costole e i tagli... sto divagando, vero?"

Aurora sentì le sue labbra allargarsi in un piccolo sorriso per l'imbarazzo del maschio. Lo restituì offrendole la tazza fumante che lei prese graziosamente. Le riscaldava i palmi feriti. Come cioccolata calda in una fredda vigilia d'inverno.

"È tè alla lavanda con miele e ibisco. Dovrebbe mantenere le tue ossa forti"

"E se non lo fa?" sorseggiò il tè caldo, sussultando per il liquido bollente mentre sbirciava oltre il bordo verso di lui. Aveva un sapore assolutamente delizioso ed era piacevole contro il suo stomaco che brontolava. Harry le fece un sorriso, facendole l'occhiolino.