Venticinque - Appassire

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Questo capitolo contiene sangue. Si prega di leggere a propria discrezione!

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"Draco!" gridò Aurora, scuotendo le spalle dell'uomo. Era privo di sensi, il respiro affannoso e rauco. Il sangue stava colando dal suo braccio attraverso la camicia bianca che indossava mentre lei armeggiava velocemente con la manica, strappandola. Aurora ansimò, passandosi una mano sulla bocca per contenere lo shock e la paura che avevano iniziato a sopraffarla.

La mano e l'avambraccio destro di Draco erano neri come la pece. Cicatrici frastagliate e rosso sangue pulsavano su e giù dalla punta delle dita fino al gomito mentre piccoli rivoli di vapore sembravano uscire dalle cicatrici aperte. Digrignò i denti, strappando l'orlo della camicia e legandola velocemente al gomito di lui per formare un laccio emostatico. Stava perdendo troppo sangue, rapidamente. Le lacrime le pungevano gli occhi, una folata di vento che soffiava attraverso la finestra di vetro in frantumi sfiorando le sue lacrime sulla guancia di Draco.

"Idiota..." la sua presa si strinse sul tessuto attorno al suo gomito, serrando i denti. Se non fosse stata così sciocca da pensare che le intenzioni di Harry fossero pure, Draco non si sarebbe mai fatto male. Se fosse stata più forte, avrebbe potuto impedire a Harry di fare del male a Draco o Theo.

"Mi stai facendo intorpidire il braccio" gli occhi di Aurora si spalancarono, fissando spalancati un Draco cosciente che si era messo a sedere. I suoi occhi erano oscurati dal dolore, le sopracciglia aggrottate insieme. La stava guardando con un cipiglio sul volto, strappando il braccio ferito dalla sua presa "Stai facendo più male che bene."

"Stavi sanguinando, io avevo-"

"Non ho chiesto il tuo aiuto." sbottò Draco, spingendola via da sé mentre si spingeva tremante in piedi per alzarsi ma cadendo di nuovo a terra su un ginocchio. Grugnì, tenendosi il braccio ferito lungo il fianco mentre emetteva un basso sibilo di disapprovazione.

"Per l'amor del cielo, metti da parte il tuo orgoglio e lascia che ti aiuti!" urlò, ignorando la dura risposta di Draco e avvolgendogli il braccio sano intorno alle spalle. Lentamente, Draco si sollevò in piedi. Gli afferrò il polso e gli mise l'altro braccio intorno alla vita per tenerlo a sé. Era molto più largo e muscoloso di quanto si fosse aspettata, serrando i denti per raccogliere la forza che aveva per reggere il suo peso. Guardò verso il letto, le gambe della struttura che lo sostenevano a malapena distrutte dal colpo di Harry a Theo "Dovremo portarti nella tua stanza. C'è la fai camminare?"

"Fanculo camminare" mormorò, schioccando debolmente le dita. Immediatamente, sentì uno strattone al centro del petto e dello stomaco mentre entrambi si smaterializzavano istantaneamente nella sua stanza. Un'ondata di nausea la colpì direttamente allo stomaco mentre lasciava andare il suo polso, tenendosi la mano sulla bocca. Chiuse gli occhi, contando tra sé e sé nella speranza che la nausea svanisse. Sentì Draco girarsi leggermente verso di lei, sentendolo schioccare la lingua infastidito "Non vomitare su di me. Ti giuro che se lo fai..."

Fece un gesto con la mano verso di lui, mettendo a tacere la sua minaccia. Più lui insisteva, più lei avrebbe potuto farlo. Dopo alcuni secondi, emise lentamente un respiro sentendo che l'onda nauseante finalmente passava mentre lo guardava.

"La prossima volta che ci troviamo in una situazione difficile, avvisami quando stai per farlo"

"Non ci sarà una prossima volta se- mi hai...mi hai appena dato un ordine?" la sua testa si girò verso di lei, lo shock era scritto sul suo viso. Ci volle ogni grammo di moderazione per non ridere della sua indole scioccata mentre si mordicchiava l'angolo del labbro.

Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora