Ventiquattro - Vere intenzioni

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Questo capitolo contiene comportamenti manipolativi, sangue e violenza. Si prega di leggere a propria discrezione!

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Harry sospirò pesantemente, lasciando cadere la mano sul fianco mentre le rivolgeva un sorriso sbilenco. Un sorriso sadico e sbilenco. Aurora stava tremando dappertutto e per quanto cercasse di calmarsi, non ci riusciva. L'indole di Harry la terrorizzava più di Draco e questo lato di lui le era assolutamente sconosciuto. Rimase immobile sul posto mentre Harry alzava una mano verso di lei, slacciandole delicatamente i bottoni della camicia.

"Speravo di fare almeno un'altra scopata prima che tu lo scoprissi" lui ridacchiò, l'indice che sfiorò la sua clavicola e giù verso le sue bende. Il suo tocco le bruciò la pelle, lasciando dietro di sé una scia infuocata che filtrava nel profondo della sua carne. La sua mente le stava urlando di muoversi, gridare aiuto, qualsiasi cosa piuttosto che restare con le labbra che non si sarebbero mosse. Il dito si fermò proprio sopra la sua ferita, spingendo lentamente il dito nella carne tenera. Il dolore le uscì dal petto, elettrizzando i suoi sensi mentre lei immediatamente schiaffeggiava la sua mano. Si allontanò di un passo da lui, coprendosi il petto con le pieghe della camicia aperte.

"N-non toccarmi" sussurrò a malapena. Harry sorrise, prendendole dolcemente la mano nella sua e stringendola forte. La sollevò di lato e chiuse lo spazio tra loro.

"O cosa?" ha minacciato. Ingoiò il groppo in gola mentre lui la costringeva a indietreggiare nell'ombra delle piattaforme. La sua schiena premette duramente contro le pareti fredde, il ginocchio di lui che si piantava saldamente tra le sue gambe per tenerla bloccata. Le strinse forte la mano, sbattendola sopra la sua testa mentre abbassava il viso per essere all'altezza degli occhi di lei. Le sue labbra si arcarono in un sorrisetto furbo, i suoi colori scuri scintillarono di divertimento per la sua indole spaventata "Vuoi chiedere aiuto? Combattermi? Cercare di uccidermi come hai fatto con Cedric?" le sue parole erano come un'oscura nuvola insidiosa che pendeva sul suo corpo, gettandola nella più buia delle tempeste senza fine in vista.

"P-per favore smettila.." le lacrime stavano iniziando a formarsi nell'angolo dei suoi occhi mentre tentava di spingersi contro di lui, ma la sua presa era più forte.

"Sembri così bella quando implori Aurora" disse, abbassando la voce facendole vibrare il petto. La sua fronte si posò contro quella di lei mentre lei si voltava immediatamente da lui, chiudendo gli occhi.

"B-basta.." le labbra scivolarono sulla sua tempia, la sua mano libera si alzò per afferrargli la spalla in un debole tentativo di spingerlo via.

"Uno dei suoni più inebrianti di sempre"

"Harry per favore..!" urlò, proprio mentre le sue labbra stavano per premere contro il suo collo. Il suo corpo tremava incontrollabilmente sotto la sua presa mentre emetteva un breve respiro. Le lacrime le rigarono le guance mentre si mordeva forte il labbro inferiore "Perché...?" Harry si tirò indietro leggermente per affrontarla di nuovo, il sopracciglio alzato.

"Perché Cedric ha detto così." le sue parole le colpirono il petto più forte di qualsiasi incantesimo. Girò la testa per guardarlo, realizzando che lentamente iniziavano a penetrare in lei.

"Sono il suo generale, dopotutto."

Harry era il Theo di Draco. La mano destra di Cedric, quella di cui Cedric si fidava di più insieme a George e Fred. Quella che l'aveva completamente invasa nel cuore e l'aveva manipolato dalla prima volta che aveva posato gli occhi su di lui.

E lei era caduta in profondità nei suoi trucchi.

Harry ridacchiò alla sua risposta scioccata, intrecciando strettamente le loro mani e togliendole un ricciolo dal viso.

Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora