Questo capitolo contiene sangue, violenza, morte e pensieri suicidi. Si prega di leggere a propria discrezione!
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Tutto stava andando in frantumi dentro di lei, i suoi pensieri, le sue emozioni, il suo stesso essere.
Gli occhi vuoti di Hermione erano bruciati nel suo cervello mentre una sensazione calda e intorpidita la copriva come una coperta, partendo dai suoi piedi e salendo fino alle sue spalle. Le sue dita si strinsero a pugno, il suono di Cedric e delle risate dei suoi cittadini le riempiva i sensi. Il cuore le era salito in gola rendendo difficile emettere un respiro regolare, il battito del cuore le rimbombava nelle orecchie come un tamburo. Abbassò la testa, i suoi riccioli le oscurarono il viso da Cedric. Il leader fece una smorfia, scavalcando il corpo e avvicinandosi lentamente a lei.
"Capisci, vero? Ho dovuto farlo! Lei-" Cedric indicò il corpo di Hermione "aveva bisogno di espiare i tuoi peccati. Se non mi avessi mentito, sarebbe potuta essere ancora viva"
Risate sommesse attraversarono la cappella mentre Cedric rideva leggermente prima di emettere un sospiro.
"Chi sto prendendo in giro. L'avrei comunque uccisa"
I suoi passi si fermarono davanti ai suoi palmi, il sangue di Hermione macchiava le parti delle sue scarpe di cuoio. Le sue parole sembravano confuse, come se lei stesse ascoltando a sei metri sotto l'acqua. Sempre più forte, il battito del suo cuore crebbe mentre Cedric si chinava, sollevandole il mento con la punta della sua lama. Gli occhi di lei incontrarono i suoi, un pizzico di confusione gli percorse il viso. Le sue sopracciglia si aggrottarono insieme mentre lei continuava a fissarlo, senza sbattere le palpebre. Le sue labbra si curvarono in un profondo cipiglio.
"Fai la sorda, eh? Non prendermi per scemo, tesoro" lui sogghignò ma lei non poteva sentirlo. Non riusciva nemmeno a sentire la punta della sua lama conficcarsi nel collo. Ma poteva sentire il calore del suo sangue scorrere languidamente lungo il suo collo. Il suo viso si contorse ancora di più per la rabbia, un basso ringhio che vibrava nel suo petto "Rispondimi!"
Con movimenti rapidi, tirò via la lama prima di farla oscillare di nuovo verso il suo viso in un lampo. Si fermò a pochi centimetri dal suo occhio sinistro, ma lei non si mosse. Le sue labbra si aprirono leggermente, l'odore del sangue fresco e il profumo sbiadito di Hermione alla deriva sul palato.
"Je ne crains aucun enfer de toi..." mormorò, i suoi occhi che ammiccarono lentamente verso Cedric. I suoi occhi si strinsero a fessura, piegandole la testa all'indietro mentre sentiva le gocce del suo sangue cadere contro il suo vestito di seta. I suoi occhi si addolcirono, una risatina uscì dalle sue labbra.
"Sei impazzita Aurora. Parlando in lingue-"
"Non temo l'inferno da te"
Le sue parole misero a tacere il ruggito delle voci dei cittadini mentre osservava gli occhi di Cedric allargarsi lentamente e il sorriso svanire dalle sue labbra. La sua catena si spostò leggermente sui suoi seni, sentendo l'estremità stringersi attorno al bastone di Draco. Si stava avvicinando a lei, i passi di Theo lo seguivano da vicino. Emise un respiro lento, una singola lacrima le scese lungo la guancia, restando aggrappata con l'ultimo tocco persistente prima di cadere.
Poi cadde.
Non appena la lacrima si congiunse ai pavimenti di marmo, un cupo rombo squarciò il cielo. Vibrava pesantemente contro la cupola di vetro facendola vibrare in segno di protesta. Sussulti e grida di sorpresa provenivano dai cittadini mentre tutti si alzavano in piedi confusi. Poteva vedere il suo riflesso negli occhi scuri di Cedric mentre un'altra goccia di sangue cadeva sul pavimento. Il suo braccio destro si contrasse leggermente, un formicolio che le saliva tra le dita.
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Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfic"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...