Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+

Sette - All'inferno e ritorno

Questo capitolo contiene contenuti sessuali, stupro, violenza, uso di droghe, sangue, abusi e tortura. PER FAVORE, non leggere se questi avvertimenti ti provocano facilmente. Se salti questo capitolo non ti perdi nessuna trama.

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La sua gola era rauca. Sforzata e dolorante per qualsiasi liquido che potesse lenire i suoi muscoli in fiamme. Sbattendo le palpebre attraverso le ultime lacrime, le strinse per chiudere gli occhi e sperare nient'altro che svegliarsi sapendo che era tutto un incubo. Ma il dolore era troppo immenso, un urlo gutturale che le sfuggiva dalle labbra mentre tirava le cinghie che aveva intorno ai polsi. La legarono strettamente agli angoli superiori del letto senza darle spazio per muoversi e tenendo le braccia completamente aperte.

Ma a lei non importava. Non le importava di non poter più sentire le sue braccia o le sue mani, tutto ciò a cui riusciva a sentire e a pensare era la cera gocciolante e infuocata che Fred le stava versando sul petto.

Era a cavalcioni su di lei dall'alto, la maglietta completamente tolta che metteva in mostra la sua corporatura grande, i pantaloni neri che pendevano bassi sui fianchi larghi. Un sorriso timido era sulle sue labbra mentre inclinava la candela accesa, la cera rossa che gocciolava dal bordo dei suoi seni nudi. Le scese sulla pelle, nuotando intorno ai capezzoli mentre un lamento le sfuggiva dalle labbra secche. Lo faceva da ore, versando la cera agonizzante sempre più a lungo ogni volta. Il suo corpo rabbrividì, sentendo il liquido caldo bruciarle la pelle. Poteva sentirlo affondare nello stomaco, il dolore che le si gonfiava alla testa. La faceva sentire stordita e nauseata.

"Ehi. Ehi. Non svenire ancora con me tesoro" Fred le strinse forte le guance con la mano, scuotendola per svegliarla. I suoi occhi si spalancarono sentendolo ridacchiare in risposta. La scosse ancora una volta prima di lasciarla andare "Forse hai solo bisogno di qualcosa per svegliarti.."

Aurora sentì il letto spostarsi leggermente, la testa che si cullava da un lato, vedendo a malapena Fred infilare due dita nella cera. Posò la candela da un lato prima di strisciare a metà sul letto. I suoi capelli proiettavano ombre profonde sul suo viso, ma il camino acceso illuminò il sorriso pericoloso sulle sue labbra.

"Sveglia-"

Le sussurrò all'orecchio prima di serrarle immediatamente una grande mano sulla bocca e infilarle le dita ricoperte di cera nella figa. I suoi fianchi si sollevarono, un urlo soffocato squarciò la stanza. Chiuse gli occhi, inarcando la schiena per il dolore lancinante che le pulsava nella metà inferiore. Le sue mani si strinsero a pugno, tirando le cinture il più possibile per allontanarsi dalla sua presa.

"Guardami" egli ordinò. Lei spalancò gli occhi, i suoi toni catturarono quelli di lui. La stava fissando intensamente, la lingua che si leccava lentamente le labbra inferiori. Le lacrime scorrevano lungo le sue guance sentendolo muovere lentamente le dita dentro di lei, premendo la cera calda contro le sue pareti interne. Un calore intenso si era diffuso nel suo corpo prima che i brividi si increspassero subito dopo. Un ciclo torcente che non si è mai concluso.

"Attento, Freddie. Potresti mandarla in shock"

"Da quando ti importa?" Fred tirò fuori le dita da lei, strofinando il pollice contro le sue dita che ora avevano una miscela di cera e sangue su di loro. Aurora strinse forte le ginocchia, la sensazione pulsante che continuava a diventare più intensa di minuto in minuto. Non importa dove si muovesse per alleviare il dolore, la seguiva come un'ombra oscura. Accarezzandole le viscere con un calore elettrizzante.

"No. Ma a Diggory importerà" George rispose al suo gemello, in modo piatto. Fred sospirò, asciugandosi le dita sui copripiumini. Il suono di passi che si avvicinavano fece voltare ad Aurora la testa di lato, vedendo George accanto a lei. Le sue sfumature di zaffiro brillavano alla luce del fuoco, alzando un sopracciglio verso di lei, i suoi occhi si posavano sulla cera indurita sul suo corpo "Rompila, Fred. Non bruciarla"