Dedicato a tutti coloro che volevano solo il meglio per Theodore.
"Ti manca Phobos?"
"Sì. Tutti i giorni. Non so se la incontrerò o meno quando passerò ma... spero di sì."
La morte non era mai stata così serena.
Il suo corpo si sentiva senza peso, statico, quasi informe. Come la rugiada che cade da un petalo di fiore. Tranne che non c'era atterraggio. Solo una continua caduta senza meta. Tranquillo, pensò Theo, almeno non c'è più quel mostro disgustoso che vuole uccidermi...niente più leader isterici e psicotici...più niente...di niente?
Theo si sforzò di aprire gli occhi, le palpebre pesanti come blocchi di cemento, gli occhi concentrati sulle acque torbide che lo avevano risucchiato sotto. Non c'era luce intorno a lui, solo un infinito senso di oscurità. Stava cadendo verso il basso? Verso l'alto? Di lato? Poteva ricordare vagamente il dolore in cui era stato ma, come un rompighiaccio conficcato nel suo cervello, ricordava chiaramente lo sguardo di angoscia negli occhi di Aurora e il modo in cui le sue lacrime cadevano per lui. Le sue labbra si contrassero in un sorriso, i suoi occhi si chiusero ancora una volta, troppo esausti per combattere la pesantezza. Che stupida, bellissima Xaela.
"Chi chiami bella?"
Gli occhi di Theo si spalancarono, grugnendo non appena il suo corpo cadde pesantemente contro pietra e acqua. Si alzò in piedi, guardandosi intorno nello spazio vuoto prima di guardare il punto in cui era atterrato. L'aria era stagnante, una brezza gelida aleggiava negli inferi. Si alzò lentamente, le goccioline d'acqua gocciolavano dai polsini e dalle estremità della camicia fradici. "Ciao?" un'eco ripetuto della sua voce gli gridò di rimando "Immagino che questo sia l'inferno.." Theo mormorò, cominciando a camminare attraverso l'acqua che gli solleticava le caviglie.
In breve trovò di nuovo il terreno e non appena il suo piede calpestò le pietre rosse, un brillante bagliore di luce illuminò lo spazio sopra di lui. Cieli rosso scuro con piccole stelle color porpora brillavano sopra di lui. Strizzò gli occhi alla luminosità che lo circondava. Era normale che l'inferno fosse così ben illuminato? Camminò su per la collina, il terreno sotto di lui stranamente freddo contro i suoi piedi nudi. In cima alla collina, diversi grandi cristalli levitavano dal suolo in una formazione semicircolare.
E nel cristallo centrale, un ricordo flashback della propria morte risuonava in riproduzione.
"Bentornato Theodore."
Theo si voltò, spalancando gli occhi alla realizzazione di chi stava davanti a lui. Aether rimase lì stoicamente, un piccolo sorriso sulle labbra pallide. I suoi capelli bianchi erano raccolti in una crocchia alta, trecce le circondavano l'attaccatura dei capelli e tutto il suo corpo era avvolto in una veste di ossidiana scura. Si avvicinò a lui, accarezzandogli delicatamente la guancia con il palmo della mano. "Aether..." sussurrò Theo. Lei sorrise al suo nome, abbassando la mano che scomparve nelle sue vesti.
"Hai fatto un nobile sacrificio." la donna fece un cenno verso il cristallo "Pensavo che non fossi capace di un gesto simile."
Theo rise, incrociando le braccia "Sono più del ragazzo che conoscevi una volta." le labbra di Aether si allargarono lentamente in un altro sorriso, lui invece si guardò intorno, sperando di vedere apparire qualcun altro.
"Phobos ti sta aspettando in fondo alla collina." il cuore di Theo sussultò per una frazione di secondo alla menzione del nome della donna. Aether lo guidò con la mano verso l'altro lato del terreno "Penso che tu l'abbia fatta aspettare abbastanza a lungo."
"Lo penso anch'io..." sussurrò, allontanandosi immediatamente verso la direzione in cui Aether aveva fatto cenno. Il cuore gli batteva forte nel petto. Non aveva mai provato così tanta emozione per una sola persona, oltretutto per una donna. La sua paura che non avrebbe mai più visto Phobos lo perseguitava da quando era tornato in vita, ma ora, la paura si era dissipata alla vista dei suoi capelli bianchi.
I suoi passi rallentarono mentre si avvicinava a lei, ingoiando i nervi. Lei era in piedi nelle acque, sprofondava fino alle caviglie, fissando il vuoto con un'espressione vacua. "Phobos?" lei si voltò, gli occhi sorpresi alla vista di lui. Le sue labbra erano socchiuse per lo shock, i suoi capelli bianchi le ondeggiavano intorno mentre si girava completamente per affrontarlo.
"Theodore-?" lui si lanciò verso di lei, avvolgendola tra le sue braccia. La donna sussultò, il suo corpo rigido come una statua contro di lui, ma a lui non importava. Finalmente la sentì di nuovo. "Cosa stai facendo qui?" Phobos espirò finalmente mentre lui metteva una debita distanza, le mani che si stringevano saldamente alle spalle della donna.
"Beh, sono morto. E pensavo di andare all'inferno ma poi sono finito qui e-" Phobos gli posò un dito sulle labbra, fermandolo. I suoi occhi erano ancora spalancati, ma la realizzazione si era formata nelle profondità dei suoi colori vuoti.
"Ti ha guidato qui..." Phobos si rilassò nella sua presa, un piccolo sorriso sulle sue labbra mentre emetteva una risata rigida. "Aurora ti ha guidato qui."
"Aurora?" quindi era sua, la voce che lo aveva svegliato. Theo emise una risatina. Anche nella morte, lo stava ancora cercando. Phobos sorrise dolcemente, posando entrambe le mani sulle sue guance e premendo la sua fronte contro la sua. Lui chiuse gli occhi, sospirando di sollievo per il calore che irradiava da lei.
"Ti sei preso il tuo tempo." Theo rise, abbracciando Phobos contro il suo petto. Le sue parole conservavano ancora quel morso rigido, come prima, ma lui lo accolse volentieri. Gli era mancato.
"Sai come sono. Mi piace prendermi il mio tempo." Phobos alzò gli occhi al cielo, colpendolo giocosamente al petto mentre appoggiava la fronte contro il suo cuore pulsante. "Ma ora sono qui. Lo sarò sempre."
Phobos alzò la testa verso di lui, aggrappandosi al tessuto della sua camicia. "Posso rimandarti indietro-"
"No. Voglio restare qui. Con te." la interruppe, fissandola "Per favore." Phobos rimase in silenzio per un po', fissando il suo viso persa nei suoi pensieri. Stava soppesando le opzioni che le erano state poste. E dopo diversi atroci minuti, finalmente fece una risata.
"Immagino che tu possa restare."
Le labbra di Theo si allargarono in un sorriso genuino, mentre lei inclinava la testa verso di lui e lui premeva le labbra contro le sue. Entrambi sospirarono, riprendo finalmente ciò che avevano perso.
Si erano persi l'uno l'altra, ma ora erano finalmente insieme.
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A/N: Ciao a tutti!!! Pensavate che avevo dimenticato gli altri capitoli bonus eh? ;) Ne ho ancora uno in serbo per tutti voi quindi tenetelo d'occhio. Mi mancano tanto Aurora, Draco e Theo... ma volevo far sapere a voi adorabili cos'altro ho in serbo per i libri futuri!
-Safe Words: fiction di Draco Malfoy, relazione sub/dom. Draco diventa un sub di uno dei suoi ex compagni di classe che disprezza, ma presto scopre che non può trattarla allo stesso modo una volta che ha indosso un collare. Probabilmente il libro più sporco che scriverò mai LOL. (e che io tradurrò ahah)
-The Dark Between Our Stars: fiction di Draco Malfoy, ambientato nel tempo/mondo attuale. Amore innocente, gli opposti si attraggono. Draco è un triste mietitore, un Ascian, e deve raccogliere un'anima pura per il sacrificio. Ma una volta che la trova, diventa completamente rapito da lei. Anastasia però non ha bisogno di un angelo custode perché si ritroverà accanto un triste guardiano mietitore. (fatemi sapere se vi interesserebbe leggerla)
Spero che darai un'occhiata ai miei altri lavori, come hai fatto per Euphoria e io lo apprezzerai tanto! Pubblico aggiornamenti regolari sul mio Instagram (/haruhiifowl) quindi assicuratevi di seguirmi se non l'avete già fatto.
Adoro e apprezzo ognuno di voi e spero che stiate tutti al sicuro!! Sappi che sei amato qui, qualunque cosa accada e sono sempre così orgoglioso di te.
Tanto amore,
Haru. (e Ale)
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Euphoria//TRADUZIONE//Draco Malfoy, 18+
Fanfiction"Cosa è una Xaela?" le parole le sembravano estranee mentre la madre si accucciava, occupandosi dei bottoni del cappotto della bambina. Le sue parole furono messe a tacere, i suoi occhi fissarono la coppia imminente. "Le Xaela sono donne che rinunci...